domenica 15 ottobre 2023

Marenostrum Dikē, la barca della legalità a tutela della risorsa mare

Arriva a Napoli la motovela della legalità. Era imbarcazione con la quale gli scafisti trasportavano i migranti. La Guardia di Finanza l’ha sequestrata, in Sicilia e la Procura della Repubblica di Ragusa l’ha assegnata in custodia ad Archeoclub D’Italia. “Trasportava 101 persone, - spiega Francesca Esposito (foto), referente settore sociale Marenostrum di Archeoclub D’Italia - tutte stipate senza dignità, trattate come oggetti, ognuna con il suo carico di sofferenza e di speranza, ognuna con la sua storia fatta di abusi e povertà. Oggi la Marenostrum Dìkē sarà utilizzata per i nostri progetti di legalità e di inclusione sociale.” A bordo questa mattina sono saliti i ragazzi del Centro Minorile dell’Area Penale di Napoli, che hanno pulito i fondali marini dello specchio antistante Castel dell’Ovo. “Era una barca usata dagli scafisti per trafficare vite umane nelle rotte verso la Sicilia - sottolinea Francesca Esposito -. Adesso, questa stessa barca sarà luogo di vita, non di sofferenza ma di speranza e di riscatto sociale. Credo che sia un segnale forte – continua -. Un bene tolto ai criminali, sarà luogo di legalità e di attività sociali, con azioni che serviranno a strappare ragazzi alla criminalità. E’ un segnale forte, un segnale che parte anche dal rispetto per il mare, non sito di morte ma di riscatto sociale." conclude Francesca Esposito.

  “Solcheremo gli 8300 Km di costa italiani contribuendo alla conoscenza del patrimonio archeologico e ambientale, marino dell’Italia. La prima tappa è stata oggi a Napoli, dove a bordo sono saliti i ragazzi dell’Area Penale di Napoli, con i quali abbiamo dato vita ad azioni di recupero ambientale dei fondali marini. Si tratta di ragazzi divenuti sub, mediante il progetto Bust Busters che abbiamo realizzato con il Centro di Giustizia Minorile di Napoli. I ragazzi, con il supporto dei palombari della Marina Militare, degli istruttori di Marenostrum, hanno portato in superfice tubi di fogne, trovati nello specchio del Golfo di Napoli, nei pressi di Castel Dell’Ovo. Noi vogliamo valorizzare il patrimonio dei ragazzi”. Lo ha affermato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale Archeoclub D’Italia, a margine dell’evento svoltosi oggi a Napoli.

 

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