Oggi inaugurazione del ristorante in un bene confiscato ai clan e dedicato a Giancarlo Siani
di Anna Paola Merone – Il Corriere del Mezzogiorno
Sarà lo chef Gennaro Esposito a inaugurare questa mattina la cucina professionale di «Casa Mehari». Uno spazio ospitato e perfettamente allestito in un bene confiscato alla criminalità organizzata dove a preparare i pasti saranno i ragazzi affetti da sindrome di Down, e da altri ritardi cognitivi, che fanno capo all'associazione di volontariato «La Bottega dei Semplici Pensieri». La cucina è completa di tutte le attrezzature e di tutte le certificazioni, si trova nel comune di Quarto e l'obiettivo a lungo termine è decisamente ambizioso: aprire un bistrot che consentirà a «Casa Mehari» di diventare una struttura in grado di ospitare eventi che saranno direttamente gestiti e organizzati dai ragazzi della Bottega in collaborazione con i giovani dell'impresa sociale la Scheggia. La realizzazione della cucina è stata possibile grazie al progetto «Cooking a Revolution» finanziato con la manifestazione «Festa a Vico», la tre giorni dedicata alla grande cucina con chef affermati e giovani promesse della cucina che non solo promuove i sapori del territorio ma punta a raccogliere fondi per iniziative solidali.
Un progetto ideato ventuno anni fa da un giovanissimo Gennaro Esposito, una kermesse enogastronomica che è cresciuta nel tempo, che si svolge a Vico Equense e che nel 2023 ha finanziato sei diversi progetti tra cui quello presentato dell'associazione «La Bottega dei Semplici Pensieri». Il patron della manifestazione (e chef due stelle Michelin) stamattina taglierà il nastro all'inaugurazione della cucina di «Casa Mehari» e darà così ufficialmente il via al lavoro ai fornelli dei giovani cuochi e alle attività dello spazio dove troverà posto il bistrot. «Una cucina professionale per i nostri ragazzi è sempre stato uno dei nostri sogni più importanti ricorda Maria Trapanese, presidente dell'associazione . Finalmente dopo oltre dodici anni di attività e a distanza di due anni dalla consegna del bene confiscato, abbiamo realizzato questo obiettivo così rilevante. Per noi è un traguardo importante, che dobbiamo alla grande rete di solidarietà che ci è vicina e grazie alla grande sensibilità dello chef Gennaro Esposito. La cucina è un'occasione di lavoro importante per i nostri ragazzi. In questo modo li renderemo più autonomi e avremo modo di ospitare eventi grazie alla presenza del nostro chef Michele Pelliccia. La cucina è inoltre un luogo prezioso di apprendimento. E per questo motivo che facciamo un appello agli chef del territorio, affinché possano dedicare alcune ore di formazione a Casa Mehari. Insegnamenti che consentano ai nostri ragazzi di migliorarsi e di diventare sempre più esperti per confrontarsi in modo sicuro con i fornelli e con il proprio lavoro». Lo spazio è un bene confiscato alla criminalità organizzata che il comune di Quarto ha voluto 37 Riproduzione autorizzata Licenza Promopress ad uso esclusivo del destinatario Vietato qualsiasi altro uso dedicare a Giancarlo Siani, il giornalista dell Mattino che ha pagato con la vita la sua ricerca della verità. Mehari è il nome del modello dell'auto Citroën su cui il giovane venne ucciso dalla camorra il 23 settembre del 1985 proprio sotto la sua casa. L'associazione temporanea di scopo che gestisce l'immobile è composta dall'associazione di volontariato «La Bottega dei Semplici Pensieri» (capofila dell'ats), la cooperativa «La Quercia Rossa», l'associazione culturale «Artemide» e l'associazione di promozione sociale «Dialogos»
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