venerdì 8 novembre 2024

Vico Equense. Maurizio Cinque “Bisogna dare seguito all’articolo 8 del Puad. Perché non è stato fatto?”

Il PAD è uno strumento che si costruisce con processi di democrazia partecipata 

Vico Equense - Martedì scorso in consiglio comunale si è parlato del PAD, il Piano di attuazione per l’utilizzazione delle aree del Demanio Marittimo, a seguito di una domanda di attualità presentata dai consiglieri di minoranza Maurizio Cinque, Giuseppe Alvino, Antonio Breglia, Giuseppe Ferraro e Luigi Vanacore. Diversamente non se ne sarebbe mai neppure parlato. La minoranza ha semplicemente chiesto che venisse applicato l’articolo 8 del PUAD, il Piano di Utilizzazione delle Aree Demaniali marittime, adottato dalla Giunta regionale che al primo comma testualmente dice: “I Comuni, in conformità alle disposizioni contenute nel PUAD, attraverso un processo partecipativo che vede coinvolte le associazioni di categoria, associazioni ambientaliste, associazioni professionali, terzo settore e cittadini, redigono o adeguano i rispettivi PAD, entro 240 giorni dall’ entrata in vigore della presente disciplina d'intesa con gli Enti Gestori delle Aree Marine Protette, ove queste ricadano nel loro territorio, in conformità con la Conferenza Unificata Accordo 14 luglio 2005. Le fasi preordinate all'adozione e all'approvazione del piano sono accompagnate da idonee forme di pubblicità, di consultazione e di partecipazione dei cittadini, anche in forma associata, in ordine ai contenuti delle scelte di pianificazione ai sensi dell’art. 5 della Legge Regionale 16/2004.” I consiglieri di minoranza hanno quindi ribadito al Sindaco che il PAD è uno strumento che si costruisce con processi di democrazia partecipata sottolineando la necessità di applicare l’articolo 8 del Puad. “Il PAD si costruisce di concerto con le associazioni – puntualizza Maurizio Cinque –. Bisogna dare seguito all’articolo 8 del Puad. La richiesta al Sindaco è stata quella di attivarsi, vista l’imminente scadenza dei termini di legge.”

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