giovedì 24 gennaio 2008

Pd e Alimuri

Vico Equense - Sulla vicenda Alimuri, ed i suoi prossimi sviluppi si pronuncia, attraverso un documento, inviato ai vertici Regionali e Provinciali del costituendo partito, il Coordinamento cittadino del Pd. ”Riteniamo che sia indispensabile l’abbattimento dell’Ecomostro di Alimuri, ma non pensiamo che l’interesse del privato sia superiore all’interesse della popolazione di Vico Equense a mantenere intatte le caratteristiche del proprio territorio. Chiediamo che la dirigenza del Partito Democratico si opponga a tale ipotesi, indicando comunque per l’eventuale (e comunque di legittimità dubbia) ricostruzione del volume dell’albergo un’area lontana dal mare e senza rilevanza paesaggistica”. Il Pd prospetta l’abbattimento, e la ricostruzione in superficie diversa da quella della Marina d’Equa. Nel frattempo, qualche interrogazione parlamentare e un po' di polemiche hanno fatto sì che l'abbattimento subisse uno stop. Dunque si attende, visto che la demolizione era prevista per ottobre. Il nuovo hotel, secondo indiscrezioni, potrebbe sorgere alla Marina di Aequa, in zona 4 del piano urbanistico territoriale. In tanti si sono pronunciati sull’argomento, riportiamo ad esempio Donato Ceglie, il magistrato di S. Maria Capua Vetere che indaga sui crimini ambientali: “Si sarebbe perfino potuto demolire in danno dei proprietari, essendo pericolosa la struttura. Di qui a regalargli un altro albergo e uno stabilimento balneare ce ne corre”. Invece, se l’operazione andrà in porto, per la prima volta coloro che hanno commesso un abuso saranno premiati dallo Stato. Governo e Regione Campania si accolleranno oltre metà del costo preventivato più gli oneri straordinari per l’abbattimento. Il Fuenti, il padre di tutti gli «ecomostri» sulla costiera amalfitana, è stato demolito a spese dei proprietari. I tre edifici di Punta Perotti, sul lungomare di Bari, idem. In aggiunta, i possessori potranno rottamare la struttura costruendo un nuovo hotel grande uguale (18mila metri cubi, un centinaio di camere) a poca distanza. Tanta generosità verso i titolari di un obbrobrio nato 43 anni fa, ed oggi appartenente alla famiglia della moglie di Andrea Cozzolino, assessore regionale alle Attività produttive, e leader campano del Partito democratico.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

non tutti hanno condiviso questo documento. Nel comitato esistono contrasti...

Anonimo ha detto...

Il partito si chiamerà pure democratico, ma chi lo invia non lo è proprio anzi non è neanche legittimato saluti

Anonimo ha detto...

Potrebbe ache essere vero ciò che è detto nel primo intervento circa la condivisione, ma la democrazia si applica anche a maggioranza e tenendo all'esterno una linea comune. All'interno è possibile ed è doveroso esprimere le perplessità e le idee diverse.
Secondo me è questo che differenzia la politica vera dalle beguccie e dalla politica piccola piccola alla quale siamo da sempre abituati a partire dai DS.

Spero in un cambiamento vero.

Ciao