giovedì 16 luglio 2009
Si sapeva già…
Tesseramenti gonfiati: è caos nel PD. «Un tesseramento drogato». Il senatore del Pd Enrico Morando – l'Unità - lo dice esplicitamente che non vuole passare «come quello che difende come buona cosa politica il tesseramento di Napoli». Però il commissario inviato da Veltroni a gennaio nel capoluogo campano difende «la regolarità formale delle iscrizioni, il rispetto delle norme».È una storia di fazioni, di figli di e signor nessuno, di tessere e congressi. Di cazzotti, denunce e interrogazioni parlamentari, nel caso di Salerno. Di ricorsi al tribunale, nel caso di Caserta. È la storia, travagliata, che ci racconta Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno, dei giovani democratici campani, sullo sfondo antichi odi tra padri naturali e politici. Ma mentre i padri fanno finta di litigare e poi di far la pace, tra gli under 30 non c’è mediazione, l’idea è un dogma irrinunciabile. E le verità tante, quante sono le testoline che le governano. Invece Repubblica fa un’inchiesta, “Napoli, da Fuorigrotta al Vomero viaggio tra i baroni delle tessere” (a parte che forse è un po’ tardi per fare inchieste). In un circolo boom del 366%. In città 80mila iscritti, quattro volte quelli di Roma.
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4 commenti:
Pero' bella scoperta quella di Morando. A quando l'acqua calda???
A Vico che succede nel PD? qualcuno sa qualcosa o sono in vacanza?
A Vico l'encefalogramma è piatto da parecchio.
Stanno ancora decidendo come organizzarsi.
I negoziati di pace alla fine della Seconda Guerra Mondiale durarono assai meno.
Semplicemente ridicoli e nulla più.
Quelli del PD sono ridicoli perchè non accocchiano niente.
Quelli della destra vicaiola sono ridicoli perchè stanno distruggendo questo paese: un po' come spararsi sui piedi.
Che pena...
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