martedì 3 novembre 2009

In Campania contagi tre volte superiori alla media nazionale

Serafina Buonocore, 42 anni della frazione di Patierno è deceduta, ieri, perché risultata positiva al virus H1N1. A complicare il suo quadro clinico, secondo i sanitari, potrebbe essere stata la sua stazza fisica. La donna era ai limiti dell´obesità, originaria di Vico Equense, lascia un bambino. In Campania contagi tre volte superiori alla media nazionale. L’anomalia è stata rilevata anche dall’infettivologo dell’Istituto Superiore di Sanità Gianni Rezza, che ha sottolineato che in Campania c’è un «un tasso di incidenza del virus tre volte superiore rispetto alle media nazionale: 12 per mille, contro il 4 registrato in Italia, il che in parte giustifica l’aumento dei casi gravi ». L’esperto ribadisce, però, che «la letalità è molto bassa, lo 0,1 per mille. Certo, se i casi sono molti, purtroppo qualche vittima rientra nelle statistiche». Di fronte alla domanda sul perché si assista, in un’unica regione, a un simile boom di contagi, l’infettivologo alza le mani: «Di preciso non lo sappiamo — ammette Rezza — probabilmente è una fase diversa dell’epidemia, che in Campania si è diffusa prima che altrove per fattori climatici o di altro tipo». Il senatore del Gruppo Misto, Riccardo Villari, ha chiesto che il sottosegretario alla sanità Ferruccio Fazio venga subito in Parlamento a rispondere della situazione determinata a Napoli, a seguito delle morti causate dall’influenza A. «Attualmente delle 14 persone decedute, 8 sono napoletane - osserva Villari che sottolinea come «in Campania l’incidenza dell’influenza sia 3 volte superiore alla media nazionale». «Presso l’ospedale Cotugno di Napoli sono ricoverate ad oggi 43 persone, di cui 5 in terapia intensiva in gravissime condizioni. Ce n’è abbastanza - prosegue il parlamentare del Gruppo Misto - perchè il governo risponda con urgenza in aula alle preoccupazioni che riguardano l’influenza A in Italia e il territorio napoletano, in particolare, in questi giorni».

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