Vico Equense – L’estate, si sa, non è stagione adatta, tuttavia, se coloro che s’interessano di politica locale, ascoltassero di più le voci della gente comune registrerebbero, ne sono certo, un grande sconcerto e tanta delusione. All’interno del centrosinistra si sono accumulate una tale quantità di tensioni e di contraddizioni, che oggi è complicato scioglierle. Manca un punto di riferimento politico, non c’è un’opposizione consiliare, e neanche un gruppo dirigente che abbia la volontà di proporsi come scelta di governo credibile e affidabile. Una sorta d’incapacità relazionale, impedisce una sintesi operativa, e si resta impantanati in sterili discussioni che fanno incancrenire le questioni senza risolverle. La mancanza di prospettiva, a dieci mesi dalle elezioni, accresce lo smarrimento, si sparano già i primi nomi, “il centrosinistra dovrebbe affidarsi a tizio o caio per riprendersi...”. Ridurre il dibattito, a questo o quello, senza ricercare una soluzione ai problemi significa dichiarare la fine, non solo il fallimento, della politica.
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