domenica 6 febbraio 2011

Tonino Scala ospite della trasmissione radiofonica “Tellus”

Sul cratere più famoso del mondo si potrà costruire. Non è l'affermazione del famoso politico, protagonista del grande schermo, che in questi giorni sta sbancando il botteghino, Cetto La Qualunque promettendo "chiù pilu e chiù cemento". È l'amara, incredula constatazione, del geologo Mario Tozzi che ha provato con drammatica ironia a capire ciò che potrebbe accadere nella terra vesuviana intervistando un ex consigliere regionale. "Si potrà costruire finanche nel cratere del Vesuvio: tutto questo grazie al nuovo piano casa". È quanto ha affermato Tonino Scala ospite della trasmissione radiofonica "Tellus" andata in onda sabato pomeriggio su Radio 2. La trasmissione condotta da Mario Tozzi e Federica Cifola in onda ogni sabato dalle 15.00 alle 16.00, visibile anche sul digitale terrestre e sulla piattaforma Sky è il giusto connubio tra un ricercatore - geologo e un' attrice comica. Uno scenario per solleticare la fantasia, attraverso argomenti stimolanti, arguti, descrittivi, divulgativi, scientifici , sorprendenti e divertenti. Un silenzio assordante su una legge ignobile che di fatto rischia di favorire il proliferare di costruzioni nell'area a rischio - Ha affermato in trasmissione il dirigente regionale di Sel - Avevamo provato a segnalare queste anomalie in sede di discussione in aula del provvedimento ma non siamo stati ascoltati. Prima di questa porcata esisteva l'articolo 5 della L.R. 10 dicembre 2003 n. 21, al comma 1 sanciva il divieto di "rilascio di titoli edilizi" che consentano "la realizzazione di interventi finalizzati all'incremento dell'edilizia residenziale" in zona rossa. Il divieto era coerente con le enormi preoccupazioni che riguardano l'area in questione. Un'area densamente popolata per la quale esiste anche un piano d'emergenza nazionale che prevede il trasferimento in aree sicure di tutti gli abitanti (più di 550mila persone) dei 18 comuni interessati dal rischio. Sulla questione Vesuvio e sulla sua pericolosità si spendono, da anni, interventi e parole. Nel corso degli ultimi anni si è tentato di convincere gli abitanti della zona a trasferirsi altrove, con un "bonus" di 30mila euro per le famiglie che avessero abbandonato la zona rossa. Bisogna dire che questi interventi non hanno avuto il successo sperato, a onor del vero. Per portare un po' di buon senso c'erano voluti otto mesi di battaglie in consiglio a suon di emendamenti ed ostruzionismo per raggiungere ciò che nelle altre regioni avviene con la semplice dialettica. Mi meraviglio che le associazioni gli intellettuali che avevano sostenuto la ns battaglia in consiglio, affermando che il lavoro prodotto era cmq da migliorare, siano stati assenti al dibattito di questi mesi. Per non parlare dell'assenza dei mass media sull'argomento. Nessuno si è accorto di quello che stava accadendo in questo paese quando fa comodo si fa finta di non vedere. Con la Legge regionale n.1 del il 5 gennaio 2011, grazie ad un emendamento si cancellano anni di conquiste gettando nel baratro interi territori sottoponendoli all'ennesimo sacco. In barba al rischio sismico e vulcanico, ma soprattutto in spregio alla lotta all'abusivismo, il Popolo della libertà campano ha votato un emendamento alla legge del 2003 che vietava nuove costruzioni sulle pendici del vulcano.La prima firmataria è il consigliere regionale Paola Raia (PdL), di Somma Vesuviana. Con l'emendamento si modifica il comma 2 art. 5 della legge del 2003. Quello che stabilisce le eccezioni ai divieti: in zona rossa era possibile effettuare interventi "di adeguamenti funzionali o di natura igienico-sanitaria relativi a immobili esistenti". Adesso, sono concessi "gli interventi di ristrutturazione edilizia, anche mediante demolizione e ricostruzione in altro sito, in coerenza con le previsioni urbanistiche vigenti, a condizione che almeno il cinquanta per cento della volumetria originaria dell'immobile sia destinata ad uso diverso dalla residenza". Semplificando, questo vuol dire che in zona rossa si può demolire e riedificare. Il centro destra campano ha mostrato il suo vero volto, la sua miopia , la sua irresponsabilità e soprattutto la pericolosità. La cosa che più mi rattrista è il ruolo dell'opposizione di centrosinistra in consiglio determinante per l' approvazione del provvedimento, 26 voti a favore su una maggioranza di 38. È vero non hanno votato il provvedimento ma le opposizioni potevano abbandonare l'aula facendo mancare il numero legale e non l'hanno fatto non so se per altrettanta miopia, perché condividevano o per interesse, politico intendo. Resta il fatto che quello che non erano riusciti a fare nella scorsa legislatura l'hanno fatto ora, il partito del mattone ha vinto è riuscito a mettere le mani non sulla città ma sulla regione. Un Grazie a coloro i quali hanno consentito questo scempio l'ultima colata di cemento che dopo la lava del Vesuvio distruggerà la Regione. Mi auguro che il governo nazione, se ha ancora un po' di dignità e amore per questa terra, impugni questa norma innanzi alla corte costituzionale. Tra lo stupore del famoso conduttore di numerose trasmissioni televisive, il geologo Mario Tozzi, l'esponente di Sel ha sottolineato anche lo sconcio della discarica edificate sul Vesuvio nella ex cava Sari "Per parafrasare Cetto La Qualunque - conclude - da noi oltre al pilu e al cemento c'è anche la munnezza e non è un annuncio ma una constatazione di fatto".

Nessun commento: