Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Una mossa a
sorpresa. Che non cambia molto
gli scenari perché l’amministrazione
comunale è ancora in
crisi e il rischio scioglimento
è sempre più vicino. Il colpo
di scena arriva poco prima di
ora di pranzo quando Gennaro
Cinque «richiama» la sua
giunta. Gli assessori avevano
rassegnato le dimissioni soltanto
un paio di settimane fa
su espresso invito del sindaco.
Richiesta esplicita, quella di
Cinque, dopo l’elezione del
nuovo presidente del consiglio
comunale, Maurizio Cinque,
epurato dalla maggioranza
direttamente dal primo
cittadino a dicembre dopo
contrasti e polemiche ed alla
fine promosso in aula con i
voti di opposizione e «dissidenti
» dell’esecutivo (ovvero
quei consiglieri andati via dal
plotone del sindaco).
La squadra di Cinque è sempre
la stessa: Benedetto Migliaccio
vicesindaco con delega all’urbanistica,
Giuseppe Ferraro
ai lavori pubblici, Antonio Di
Martino delegato a turismo e
bilancio, Marinella Cioffi alle
politiche sociali e Giuseppe
Russo assessore che si occuperà
di polizia municipale.
La nomina della giunta arriva
dopo la strigliata del prefetto
di Napoli, Francesco Antonio
Musolino, che nel weekend
aveva inviato una lettera di
diffida al consiglio comunale
di Vico Equense che non ha
ancora approvato il bilancio
consuntivo 2012 e resta
a rischio scioglimento. Ma
chi pensa che la decisione di
Cinque possa aprire qualche
spiraglio per cambiare le sorti
dell’amministrazione rischia
di sbagliarsi.
Il sindaco ha nominato
la giunta consapevole
del rischio concreto di affondare,
chiudendo dunque le porte
a qualche ipotesi di accordo
con il gruppo dei «dissidenti»
che avrebbe potuto chiedere
una propria rappresentanza
nell’esecutivo in cambio di
un sostegno alla coalizione di
centrodestra.
Insomma, il crac è imminente.
Cinque potrebbe «cadere»
entro fine mese quando il
consiglio comunale sarà riconvocato
per l’approvazione del
bilancio consuntivo del 2012.
Appuntamento fondamentale
dove sarà importante capire
cosa vorrà fare l’opposizione.
L’ultima volta, con la maggioranza
che disertò in massa
l’aula consiliare, alcuni consiglieri
lasciarono la discussione
facendo venire meno il numero
legale. Da qui il rinvio del
dibattimento sul punto cruciale
di un anno intero di gestione
della macchina comunale di
Vico Equense.
Intanto, il gruppo di minoranza
«In Movimento per
Vico», non intende concedere
al sindaco Cinque la chance
di ricandidarsi per la terza
volta consecutiva alla guida
della città. Lo ha d’altronde
già evidenziato il capogruppo
Aldo Starace che, in una lettera
aperta, aveva aspramente
contestato le manovre del
primo cittadino in carica che si
scagliò contro i suoi avversari
in una nota ufficiale: «Non vogliono
andare alle urne perché
sanno che li batto di nuovo».
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