Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino
Vico Equense - Il Comune assegna i «voucher sociali». Pubblicata, infatti, la graduatoria dei beneficiari dei servizi sociali. Gli assegnatari usufruiranno di tale sostegno a partire da sabato prossimo per la durata di un anno. Tra le attività previste, l’assistenza domiciliare agli anziani, alle persone disabili e ai minori, il telesoccorso, il trasporto dei diversamente abili ai centri di riabilitazione. Saranno le cooperative sociali del territorio ad occuparsi dell’erogazione dei servizi sociali. Nella determina di pochi giorni fa, infatti, è indicato l’affidamento degli incarichi alle cooperative «Il delfino» e «La locanda», alle associazioni «Movimento famiglie» e «Help», alla società «Beghelli» (per il telesoccorso). I beneficiari dei voucher sono persone che vivono in condizioni di disagio socio economico, che necessitano delle cure e dell’assistenza ad opera di personale qualificato e che hanno presentato la domanda all’ente comunale entro lo scorso 20 novembre. «L’elemento innovativo – ha spiegato Marinella Cioffi, assessore alle politiche sociali - è la possibilità fornita all’utente di scegliere il centro cui rivolgersi per avere l’assistenza. Abbiamo precedentemente fatto un bando per individuare le associazioni e le cooperative del territorio che avrebbero potuto occuparsi dei servizi sociali indicati e ne sono state selezionate cinque. Qualora il beneficiario del voucher dovesse trovarsi male presso la struttura scelta ha la libertà di cambiare centro di assistenza». Chiuse anche le graduatorie per usufruire dei pacchi alimentari e dei contributi economici in occasione delle festività. «Entro la fine di febbraio prenderà il via anche il servizio dei pacchi alimentari – ha continuato l’assessore – mentre per ciò che concerne il contributo in vista delle feste di Pasqua ci sono dei cambiamenti. Quest’anno non erogheremo soldi ma ticket che gli utenti potranno utilizzare presso negozi e attività che si occupano di generi di prima necessità come, ad esempio, supermercati e farmacie. E’ questo un modo per avere la certezza che l’aiuto fornito vada a buon fine e non venga usato male».
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