Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Vico Equense - Una battaglia legale scoppiata
all’improvviso e che
rischia di mettere sul serio
nei guai il Comune di Vico
Equense su cui ora pende
una richiesta di risarcimento
danni di almeno 3
milioni di euro. E’ quella
giunta a inizio mese direttamente
dalla società GPV
srl che, d’accordo con
l’amministrazione comunale,
realizzò il parcheggio
pubblico interrato a piazza
Mercato, nel cuore del centro
della città. Un’operazione
di project financing
andata in porto per quel
che riguarda la costruzione
dell’opera, non invece sotto
il profilo economico su cui
ora è scoppiato il caos. Sì,
il caos. Perché la ditta guidata
dall’amministratore
unico Giuseppe Passarelli
non ha mandato giù la decisione
del Comune di Vico
Equense che, rifacendosi
alla convenzione stipulata
fra le parti, ha deciso di riprendersi
la gestione della
struttura di cui se n’era occupata
in precedenza proprio
la GPV così come era
stato sancito negli accordi.
Il motivo? Secondo l’ente
municipale, nella fase di
collaudo del parcheggio
pubblico, emersero condizioni
necessarie a una sorta
di riequilibrio finanziario
dell’intervento complessivo
e a sfavore proprio della ditta. E per una somma pari
a 3 milioni 223mila euro.
Si tratta di un passaggio
previsto dalle normative -
nell’ambito di una procedura
di project financing - che
è attuabile per ribilanciare i
costi dell’opera qualora ci
fosse un cambiamento della
concessione. Nello specifico,
l’amministrazione
guidata dal sindaco Gennaro
Cinque ha deciso di
recuperare la gestione del
parcheggio proprio entro
la fine dell’anno scorso, il
2013. In più rifilando ancora
all’impresa privata - per
altri cinque anni, fino al
2018 - l’onere della manutenzione
ordinaria, straordinaria
e dei servizi.
Il
Comune, insomma, intenzionato
a recuperare la gestione
del parcheggio, vista
- a suo avviso - di compensare
le presunte necessità di
pareggiare i costi, ha scelto
una strada: quella di anticipare
i tempi previsti sulla
tabella di marcia per tornare
in possesso dell’intero
manufatto.
Un aspetto ovviamente
contestato fin da subito
dall’impresa dell’ingegnere
Passarelli che - così come
viene previsto dai patti
messi a punto con il Comune
di Vico Equense - ha
fatto un’istanza di arbitrato
con la quale vengono contestate
all’ente municipale
la legittimità dell’operato dell’organismo tecnico
di verifica della struttura,
le risultanze delle attività
di verifica effettuata dallo
stesso Otv, ritenendo in più
irregolari la riduzione della
durata della concessione e
l’imposizione delle attività
di manutenzione ordinaria
e straordinaria fino al 31 dicembre
del 2018. Nel mirino
della GPV vanno a finire
tanti aspetti legati allo schema
di accordo
stipulato con
il Comune di
Vico Equense.
Da qui la decisione
di mettere
all’angolo
l’ente. Nell’atto
prodotto
dall’impresa
privata, vengono
chiesti
danni di un
importo non
inferiore a 3
milioni di euro
«e comunque
per il diverso
importo che
sarà accertato
in sede di causa
». Una cifra imponente,
insomma, legata alla cessazione
anticipata della concessione
messa a punto dal
Comune di Vico Equense.
In tal senso, la giunta municipale
del sindaco Cinque
ha preso provvedimenti. E
così ha approvato una delibera
per «resistere» nel
giudizio promosso dalla
ditta di Passarelli. Un atto
importante, in cui l’esecutivo
municipale ha provveduto
a nominare l’arbitro
di elezione del Comune -
l’avvocato Ciro Amato - e
il legale difensore dell’ente,
Marcello Giuseppe Feola.
La delibera di giunta è stata
inviata, per conoscenza,
anche al responsabile unico
del procedimento dell’opera
- il geometra Francesco
Saverio Iovine - e ai tecnici
di parte.
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