di Partito Democratico Sorrento
Sorrento - L’ormai celebre ordinanza “anti-accattonaggio” del sindaco Cuomo si dimostra, sia dal punto di vista della legittimità sia sul piano politico, carente e fallace. Schematicamente, cercheremo di raccogliere tutte le considerazioni che ci portano ad affermare la sua sostanziale erroneità e inapplicabilità.
1. La nostra città, per la sua notorietà e attrattività, è luogo di convergenza di tanta umanità, talvolta anche disagiata e, in alcuni casi, legata a pratiche illegali. Tale questione, dunque, non va negata, ma affrontata. Il metodo con cui la si tratta, tuttavia, risulta centrale, specie per una città votata all'accoglienza. Alimentando il sospetto verso la condizione dei mendicanti, invece, questa ordinanza va in direzione opposta alla nostra tradizione.
2. Don Carmine Giudici ha ragione quando sospetta che questo provvedimento possa avere un retrogusto elettorale. E' un fatto che manchino pochi mesi alle elezioni ed è un fatto che la questione sia stata segnalata da molti cittadini da tempo. Dunque non si spiega, aldilà del contesto elettorale, il carattere urgente dell’ordinanza. Don Carmine Giudici ha ragione anche quando fa notare che, senza alcuna consultazione preventiva, la Caritas è stata inserita come destinataria finale dei proventi confiscati. In pratica: togliere ai poveri per dare ai poveri. Infine, non possiamo che esprimere la nostra solidarietà nei suoi confronti dopo la reazione di una certa stampa alle sue dichiarazioni.
3. L'ordinanza "anti-accattonaggio" probabilmente è illegittima e inapplicabile, il che significa che non può produrre gli effetti che si auspica chi l'ha emanata. Anche questo è un fatto perché proprio in questi giorni un'ordinanza simile del sindaco del Comune di Pontremoli è stata annullata dal prefetto. Inoltre, la fase istruttoria risulta carente e basata su luoghi comuni e supposizioni, nessun atto preventivo viene citato come punto di partenza per giustificare l’azione amministrativa.
4. A tutti dispiace vedere i bambini utilizzati nel chiedere l'elemosina. I bambini dovrebbero andare a scuola e giocare perché hanno il diritto ad essere felici. Su questo punto non è necessaria un'ordinanza perché la normativa nazionale è chiara e può essere applicata per chi utilizza i bambini per mendicare. A tal proposito, e senza vena polemica, sarebbe utile conoscere cosa ha fatto finora chi aveva la competenza in merito.
5. Associare il decoro della nostra città alla condizione delle persone è vile. Fatevi un giro nel centro storico facendo attenzione a ciò che vi circonda. Tanto per fare un esempio (se ne possono fare tantissimi) vi sembrano decorose le condizioni in cui si trova la fontana dello Schizzariello?
6. Fa piacere che l'Amministrazione Comunale ponga il tema del rispetto della legalità. Ma, al di là della probabile illegittimità dell'ordinanza, è utile far notare che già la stessa mozione con la quale si è sollecitato l'intervento del Sindaco era illegittima, in quanto presentata senza rispettare le condizioni minime previste dalla legge.
In sintesi: si combattono i poveri e non la povertà. Se poi si sostiene (e bisogna dimostrarlo) che i mendicanti facciano parte di un’organizzazione illegale, bisogna con urgenza avvisare il Prefetto e agire congiuntamente alle forze dell’ordine per risolvere definitivamente il problema, e non con un’ordinanza della durata di 10 mesi.
Se il problema è la salute pubblica, invece, l’ASL e il Piano Sociale di Zona sono in possesso degli strumenti adeguati per contrastare il fenomeno.
Per tutte queste ragioni chiediamo al Sindaco:
- di annullare l'ordinanza;
- di informare il Prefetto della questione sollecitando un suo intervento immediato per gli aspetti che riguardano la sicurezza dei cittadini e l'ordine pubblico;
- di chiedere alla Caritas Diocesana e alle associazioni di volontariato presenti sul territorio di collaborare, laddove se ne ravvisino le condizioni, coordinandosi con il Piano Sociale di Zona peninsulare.
Se il Sindaco accetterà i nostri suggerimenti non sarà certo un segno di debolezza. Anzi, dimostrerà di voler affrontare la questione per risolverla in maniera definitiva e non dandone semplicemente l'impressione per pochi mesi.
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