venerdì 20 marzo 2015
Il messaggio di Flora Beneduce in occasione della visita di Papa Francesco
Vico Equense - “Nella terra baciata dal sole, lavorata dall’umanità, nasce il grano ed un pezzo di pane, che Gesù sull’altare si fa”. Sono le parole di un canto liturgico a cui sono molto affezionata e che ritornano, insistentemente, come melodia, ma anche come monito, alla vigilia della visita di Papa Francesco a Napoli. Credo che il suo arrivo sia provvidenziale, in una fase in cui i cittadini, tra tante difficoltà, stanno lottando per risollevarsi e per offrire a Dio il loro impegno nel lavoro, nella società civile, nelle istituzioni.
La nostra Terra è stata violentata dagli interessi beceri di chi, in nome del denaro, ha distrutto, inquinato, seppellito non solo i prodotti tipici, ma l’intera economia del comparto. E così, la nostra Terra baciata dal sole e lavorata da tanti agricoltori in difficoltà economica, cerca un riscatto. La Regione ha stanziato fondi consistenti per la bonifica della “Terra dei Fuochi” e per il rilancio dell’immagine di quest’area. Il processo non è immediato e la tentazione di mollare pervade molte storie.
Sono convinta che l’arrivo del Pontefice porterà il dono della speranza e la determinazione forte a credere che le nostre coltivazioni possono ritrovare spazio nelle cucine di tanti italiani, e non solo.
Attendiamo fiduciosi la benedizione del Papa e ci affidiamo al suo abbraccio misericordioso. In fondo, siamo noi stessi i frutti della nostra terra. Ciò che operiamo sia sempre al servizio della Chiesa e dell’intera comunità.
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