venerdì 19 giugno 2015

Il ristorante pizzeria “La Taverna del Leone” di Positano festeggia il mezzo secolo di vita

Positano - Festeggia i 50 anni di attività il ristorante pizzeria “La Taverna del Leone” di Positano. Il mezzo secolo è passato tutto intero nelle mani della stessa famiglia. Giuseppe Guida nel 1965 apre la Taverna, dove si trova ora sulla strada che porta a Praiano, con lo spirito di offrire un locale agli abitanti dei due paesi confinanti. Cucina a vista, personale di sala giovane e l’aria di un locale che ha poco a che fare con i numerosi ristoranti turistici che assediano Positano. Ma, soprattutto, un menù che racconta di pasta fatta a mano, di tartare di pesce, di tempura, di stracotti all’aglianico, di una pizza all’altezza dei tempi, di cotture a bassa temperatura e di abbinamenti creativi. La costanza nella scelta di materie prima di qualità, ad iniziare dalla freschezza del pesce, ha premiato i Guida che, da taverna di paese, sono passati a ristorante di successo. Intanto il testimone è passato al figlio Antonio che ha imparato ad accogliere gli ospiti in modo eccellente e che, sposando Fortunata Cilento, ha amplificato la fortuna del ristorante. Oggi qui si mangia una delle migliori pizze di tutta la costiera amalfitana. Ad infornarla è Ulisse Capriglione, pizzaiolo da una vita, che impasta un’ottima farina che condisce con ingredienti di qualità. E per celebrare i 50anni, ha pensato a un ripieno con ricotta dei Monti Lattari, scorzetta di limone di Amalfi e alici di Cetara.
 
Ripieno che si può chiedere sia fritto che al forno. Lo chef Giuseppe D’Urso, aiutato da Carmine Di Martino con la supervisione di Fortunata Cilento, oltre al menù stagionale propone il menù storico fatto con i migliori piatti dei 50anni di attività ad iniziare dal Risotto alla pescatora. Una delle pietanze più gettonate resta la frittura all’italiana, fatta con arancini, crocchette, polpette di melanzane, patatine, julienne di verdura e altre fritturine preparate giornalmente e cotte in modo leggero. Una frittura che ha il suo alter ego in quella di pesce che vede gamberi in tempura, polpette di baccalà e frittelle di pesce vario. I dolci sono il regno di Filomena Cilento, sorella di Fortunata, con all’attivo numerosi corsi presso prestigiosi pasticceri e la creazione di alcuni dolci riuscitissimi come la Cheesecake o la Pastiera. Insomma, c’è da festeggiare in questo locale che ha saputo rinnovarsi, avere l’intelligenza di adeguarsi ai tempi e di non adagiarsi sugli allori. Tanto che è diventato uno dei punti di riferimento dello Slow Food della costiera e tra i propri fornitori figurano prestigiosi artigiani di prodotti tipici. Tra poco spetterà alla terza generazione, che dovrà traghettare la Taverna verso i 100 anni di vita.

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