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Maurizio Cinque e Benedetto Migliaccio |
Vico Equense - Il Sindaco
Benedetto Migliaccio, nel corso dell’ultima assise cittadina, ha informato i consiglieri comunali che il rapporto di fiducia con il Presidente del Consiglio comunale
Maurizio Cinque, si è incrinato. Gli abbiamo chiesto di spiegarci meglio cosa accade.
Lei ha detto che è venuta meno la fiducia. State pensando ad una mozione per revocare il Presidente del Consiglio comunale? “La mia comunicazione – spiega il Sindaco Migliaccio - era un messaggio istituzionale; sembra caduto nel vuoto. Ora a mente fredda si valuterà il da farsi. Maurizio, è bene chiarirlo, venne eletto dall’ opposizione rastrellando occasionali voti di protesta (poi rientrata); è rimasto loro espressione specifica ed è legato embrionalmente a quella parte ed a quei movimenti che hanno trasformato il procedimento di acquisizione sanante Lauro in contestazione all’ Amministrazione. In occasione del Consiglio Comunale è venuto meno ai doveri, consentendo che l’aula del Consiglio si trasformasse in un’arena, che in sua presenza venissero posti sui banchi dei consiglieri documenti anonimi e legulei che minacciavano pesantemente e pesanti conseguenze a carico di chi avesse votato gli atti. Non si è attivato per garantire la serenità del voto, nè ha disposto il ritiro dei fogli nonostante fossero più che evidenti le intenzioni dei presenti. Personalmente, non appena entrato in aula ho avuto un gesto di distacco da tale documento, e sono stato affrontato apertamente e per molti minuti da una platea scatenata e gonfia di odio senza che egli agisse. I Vigili li ha chiamati il Consigliere Andrea Balestrieri. Il clima di trambusto, mentre eravamo in attesa dell’ Ambasciatore Piazzi, non è in linea con il decoro del Consiglio Comunale e del Paese. Non so se Maurizio sia stato parte di un complotto e se fosse informato da prima delle intenzioni degli astanti, ma di certo non ha fatto quanto doveva per tutelare la dignità e la serenità dell’Aula, della figura del Sindaco, che era entrato per le funzioni istituzionali, e dei consiglieri che dovevano esprimere un voto.
La valenza strumentale e politica degli atti di contestazione al Sindaco ed alla maggioranza è confermata non solo da quanto accaduto, ma anche dal messaggio esultante comparso immediatamente sulla pagina del Movimento di opposizione, che non a caso ora lo difende. E non a caso dal successivo voto contrario espresso su quello specifico argomento, quando è andato in discussione alla successiva seduta, e dall’ ennesima strumentalizzazioni dei consiglieri di minoranza che, pur di mettere in difficoltà la maggioranza, volevano porre in discussione emendamenti di rinuncia all’ escussione delle somme, quindi di contenuto contabile, senza acquisire gli indispensabili visti e pareri”, conclude il Primo cittadino.
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