lunedì 14 marzo 2016
La CGIL scrive al Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo
Gent.mo Sindaco,
la Penisola Sorrentina è universalmente classificata come attrattore turistico non solo a livello italiano, ma internazionale. I premi, che vengono attribuiti e riconosciuti al territorio, dimostrano che vincere la sfida del turismo è possibile. Ma non bisogna crogiolarsi sugli allori: senza una programmazione efficace non si riuscirà a fare del brand Sorrento un autentico punto di forza in campo turistico. Come forza sindacale, ci sentiamo di dare un contributo concreto alla crescita ed allo sviluppo del territorio. E’ un impegno che abbiamo assunto da tempo, facendo proposte serie ed innovative, come l’istituzione di un Osservatorio comprensoriale per il monitoraggio del lavoro precario ed il contrasto e l’emersione del lavoro non regolare; un organo da noi fortemente voluto, un organo variegato ma non eterogeneo, un organo di supporto alle Amministrazioni locali che intende rilanciare le prospettive di crescita della Penisola Sorrentina, emancipando il lavoro ed introducendo temi come lo sviluppo eco-compatibile del territorio, la lotta serrata all’illegalità ed agli sprechi, il dialogo coi commercianti e con chi lavora nel terzo settore, il miglioramento della qualità di vita per giovani, anziani e diversamente abili.
Da quest’analisi bisogna ripartire se si intende determinare realmente una svolta in favore dello sviluppo di una comunità. Partire dalla qualità del lavoro e dalla legalità nel lavoro, certo. Ma non solo: l’intento di questo contributo di idee è quello di proporre un confronto serio e scevro da tatticismi di sorta su poche ma fondamentali tematiche. Turismo e destagionalizzazione Il comparto del turismo ricopre una particolare importanza nel quadro delle politiche di sviluppo economico e assume una valenza strategica nella costruzione di un sistema capace di rafforzare la competitività e la capacità attrattiva dell’economia locale. L’attivazione di forti sinergie tra il sistema delle autonomie locali e funzionali rappresenta una delle condizioni di successo delle politiche territoriali di sviluppo per la crescita del sistema delle imprese, in particolare piccole e medie, che costituiscono l’ossatura del sistema economico del territorio. Ciò premesso, appare prioritario procedere ad una graduale e progressiva destagionalizzazione del settore turistico. Allo stato, molte strutture somministrano ai lavoratori contratti di lavoro semestrali. Ma, anche in ragione della modifica degli ammortizzatori sociali, con l’introduzione della Naspi che riduce la durata della nuova misura di sostegno al reddito, è auspicabile una modifica della contrattazione. Sui contratti occorre, però, una precisazione: Cgil e Filcams condannano il proliferare di contratti di stage nonché l’utilizzo smoderato dei voucher ed auspicano l’impiego di formule contrattuali più stabili. In tal senso, appare credibile la proposta di un contratto che riequilibri le prestazioni lavorative nei periodi di alta e bassa stagione, un istituto tipo la banca delle ore, che favorirebbe l’allungamento dei contratti. In pratica, ogni singolo lavoratore potrebbe contare sul recupero delle ore di lavoro straordinario, accantonate nei periodi di alta stagione, ed utilizzarle durante i periodi di bassa stagione. Questo consentirebbe un recupero minimo di 5,5 settimane di lavoro. Ancora, si può pensare ad un contratto di 8 mesi con bonus occupazionali per le aziende negli ultimi due. In pratica, durante il settimo ed ottavo mese le Istituzioni superiori (Regione, Stato centrale, Europa) dovrebbero alleggerire la pressione fiscale e contributiva ai datori di lavoro virtuosi o offrire loro dei bonus occupazionali. Un esempio potrebbe essere che la deduzione Irap, prevista dalle attuali norme, venga riconosciuta anche ai contratti di lavoro stagionali, per i quali la legge e/o la contrattazione collettiva riconoscono il diritto di precedenza nella riassunzione. O ancora, il ricorso all’utilizzo di fondi europei previsti per la destagionalizzazione dei flussi turistici. Parliamo di qualcosa di concreto ed attuabile che potrebbe far sperimentare in Penisola Sorrentina un turismo di qualità, quello strutturato da una forte connotazione di carattere culturale o quello dedito alla valorizzazione delle produzioni tipiche e naturali locali. Non parliamo di cose campate in aria, bensì di interventi precisi tipo la promozione di festival o eventi a sfondo culturale; lo sviluppo di reti tra i siti culturali, naturali ed etno antropologici; la sottoscrizione di accordi tra soggetti diversi (locali, nazionali ed internazionali) volti a favorire gli scambi tra vari paesi e differenti realtà. Inoltre, un sistema virtuoso come questo potrebbe rapidamente generare nuova occupazione, con la realizzazione ad esempio di Cooperative (auspicabilmente gestite da giovani) che si occupino di valorizzazione e vendita dei prodotti tipici locali. Il sistema appena descritto, oltre alla rivalutazione del territorio, consentirebbe al lavoratore la completa copertura economica dei periodi non lavorati durante l’anno (8 mesi di lavoro, 4 di Naspi). La valorizzazione del patrimonio culturale, artistico e paesaggistico dell’intera area, quindi, attraverso il miglioramento della qualità e dell’organizzazione delle strutture e dei servizi di informazione e accoglienza dei flussi turistici, rappresenta un obiettivo prioritario. Intanto, nell’immediato, appare sostenibile l’ipotesi che l’Ente bilaterale turismo garantisca un’integrazione di sostegno al reddito (l’accesso alle integrazioni sarebbe riservato alle aziende iscritte e regolarmente contribuenti all’Ente) a quei lavoratori che, cessata la Naspi, non riprendano a lavorare o non possano accedere a prestazioni aggiuntive tipo l’Asdi. Sarebbe una soluzione temporanea ed una tantum, finalizzata ad aiutare le famiglie dei lavoratori stagionali ad uscire dal disagio economico dovuto alla eventuale mancanza di reddito. Ma trasformazione di un territorio è anche: Sviluppo urbano che sia eco-compatibile. Per cui, bisogna costruire una sinergia tra il bisogno di case dei cittadini e le esigenze di tutela verso l’ambiente. Mediterraneo: Nel bacino del Mediterraneo passa circa il 20% del traffico marittimo mondiale. Il posizionamento geografico della Penisola Sorrentina, per la centralità della posizione all’interno del contesto mediterraneo, deve essere un’opportunità da sfruttare. Bisogna, quindi, puntare decisamente anche a questo segmento di mercato, potenziando in termini di qualità ed efficienza le infrastrutture portuali. Occorre mettere a punto una nuova strategia marittima integrata, perché efficienza nel settore non significa solamente potenziare i porti ma anche i territori circostanti nonché avviare relazioni costruttive coi paesi del Mediterraneo. In definitiva, vista la presenza di mete turistico culturali di importanza mondiale, occorre potenziare le strutture portuali di Napoli e Salerno al fine di incentivare lo sviluppo crocieristico. Il sistema mare è non solo una sfida, ma un’opportunità per la crescita della Penisola Sorrentina e dell’intera Regione Campania. Mare: monitoraggio costante ed analitico della qualità delle acque, da effettuarsi in sinergia con l’Arpac. Oggi questa risorsa, pur essendo nel novero di quelle disponibili, manca alla Penisola Sorrentina, tra divieti di balneazione a mesi alterni ed assenza di controlli sui livelli d’inquinamento; Politiche attive del lavoro: rafforzamento di politiche del lavoro attive, attraverso un’omogeneizzazione delle attività col Centro per l’impiego di Sorrento ed implementazione delle attività atte a favorire il contatto tra la richiesta e l’offerta lavorativa; Sportello Impresa: incentivi per agevolare l’accesso al credito per l’apertura di una nuova impresa. Lo sportello dovrà, altresì, fornire le giuste informazioni relative a bandi ed opportunità che riguardano il mondo dell’imprenditoria e delle professioni; Formazione: investire nella formazione e nell’orientamento, attivando una partnership pubblico-privato per formare studenti e lavoratori momentaneamente espulsi dal mercato, al fine di un reinserimento rapido e qualificato nel mondo del lavoro; Trasporti: rafforzare il trasporto pubblico ed aprire un confronto serio con le compagnie di trasporto su gomma, ferro e marittimo. I mezzi pubblici sono l’unica possibilità di spostamento soprattutto per studenti, giovani e fasce sociali meno abbienti ed assicurano una semplicità nella mobilità interna con basso impatto sul traffico e sull’ambiente. In più, occorre attivare un dialogo con l’aeroporto di Napoli Capodichino ed, offrendo adeguate soluzioni turistiche, provare a destagionalizzare il trasporto aereo, garantendo voli anche nei periodi di bassa stagione. Nell’immediato, ci si potrebbe far carico dei costi di trasporto dagli Aeroporti di Roma verso la penisola Sorrentina per le aziende che organizzino Congressi, convegni e fiere nei mesi Novembre/Marzo-Aprile (periodo Pasquale), incentivando sui territori la destagionalizzazione. Questo provvedimento è già stato adottato con successo dal Comune di Sorrento. Infine, pensare ad una nuova idea di mobilità integrata, con sistemi di bike e car sharing; Giovani: creazione di uno Spazio sociale per i giovani in cui promuovere attività culturali, musicali, artistiche. Pensare, ad esempio, ad attività di cineforum, a corsi di pittura, fotografia, computer, musica, cucina e ristorazione. Costruire un’interazione continua col mondo giovanile; Patto per il commercio: sostenere il commercio di vicinato e dare risposte concrete alle esigenze dei commercianti in cerca di nuovi segmenti di mercato; Questi sono solo alcuni spunti di riflessione che intendiamo sottoporre alla Sua attenzione. Punti che auspichiamo possano trovare il Suo interesse e su cui vorremmo aprire un confronto per l’emancipazione e lo sviluppo del nostro territorio. Certi di un rapido riscontro, porgiamo distinti saluti
Cgil Penisola Sorrentina
Filcams-Cgil Penisola Sorrentina
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