domenica 4 settembre 2022

Turismo, Sandro Ruotolo “La Penisola sorrentina è la grande bellezza, ma la bellezza va coltivata”

Penisola sorrentina - “La Penisola sorrentina è la grande bellezza, ma la bellezza va coltivata perché possa splendere al massimo delle sue potenzialità”. È questa la sintesi emersa dall’incontro organizzato dai circoli del Pd della penisola sorrentina a Sant’Agnello, al quale ha partecipato Sandro Ruotolo, insieme a Nora Di Nocera e Marco Sarracino. “Abbiamo illustrato le nostre proposte, - continua Ruotolo, candidato nel collegio uninominale (1–U07) di Torre del Greco alla Camera dei deputati il prossimo 25 settembre - raccogliendo suggerimenti e segnalazioni su una serie di questioni che vanno dal caro bollette alle criticità del lavoro stagionale”. La Penisola sorrentina ha un’economia basata sul turismo, che va però sostenuta da una visione strategica. “Parlare di turismo – continua Sandro Ruotolo - vuol dire metterlo a sistema tanto per i turisti che per la popolazione residente, attraverso un approccio complessivo in cui a partire dalla risorsa mare e dalle straordinarie bellezze naturali, le imprese, le lavoratrici e i lavoratori non sufficientemente tutelati, il trasporto pubblico su ferro e le vie del mare, la sanità di prossimità, l’artigianato, l’enogastronomia, diventino tasselli organici di un mosaico che li componga in quadro organico virtuoso. Questo territorio ha bisogno di una rigorosa politica di amministrazione del benessere che è in grado di produrre al suo massimo livello di potenzialità. Da questa prospettiva, la Penisola sorrentina può essere assunta come territorio simbolicamente rappresentativo dell’intero meridione, di quel Mezzogiorno la cui ripartenza è la condizione perché riparta l’Italia. Alle cittadine e ai cittadini del Sud vanno perciò assicurati gli stessi diritti di quelli del centro nord. Altro che autonomia differenziata, l’ennesima foglia di fico dietro la quale si cela l’egoismo della parte peggiore del paese. Quella che vogliamo sconfiggere qui e altrove. Dappertutto” conclude Sandro Ruotolo.

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