Vico Equense - “Pendenze creditorie afferenti a servizi prestazionali presumibilmente non eseguiti a perfetta regola d’arte”. In un perfetto stile burocratese, che mira solo a confondere i cittadini che rischiano di non capirci più nulla, l’Amministrazione di Vico Equense decide di chiudere una transazione con la precedente società che gestiva la raccolta dei rifiuti nella nostra città, versandole 413 mila euro e rotti. “Tutti si aspettavano richieste di risarcimento per la chiusura dell’isola ecologica e per i disservizi più volte evidenziati nel corso degli anni – si legge in una nota del circolo Pd -. Ed invece incredibilmente a pagare sono come sempre i cittadini: oltre 20 euro a persona contando pure i neonati.” Come è possibile che la società abbia accumulato tanti crediti a danno del Comune? Si parla di adeguamento dei prezzi dal 2015. “Perché questi adeguamenti non sono scattati nel corso degli anni? Perché il Comune ha assecondato questa richiesta anche negli anni in cui l’appalto era in regime di proroga quando sarebbe stato prudente e soprattutto corretto per il contribuente (tutti noi) limitare i compensi dovuti alla Sarim solo per la copertura dei costi eliminando decurtando l’utile di impresa (come da ripetute sentenze della corte di cassazione)?” Questi sono gli interrogativi posti dal Partito democratico, che chissà se troveranno mai una risposta.
Nessun commento:
Posta un commento