domenica 13 luglio 2025

Estate in spiaggia così Castellammare ritrova il suo mare

di Pasquale Raicaldo - La Repubblica Napoli

Castellammare di Stabia - Nella città che s'è ripresa il suo mare c'è, soprattutto nel fine settimana, un frenetico via vai di bagnanti. Eppure fino a poco più di un anno fa, qui, nessuno avrebbe potuto osare tuffarsi: divieto di balneazione in vigore dal 1969, reso permanente dal 1973, in concomitanza con l'ultima grande epidemia di colera. Oggi Castellammare di Stabia si gode invece la sua seconda estate da ritrovata stazione balneare: basta osservare il lungomare di 4 chilometri per 50 mila metri quadrati di spiaggia, tutta libera. Attrezzata, quest'anno, con docce, bagni, spogliatoi e passerelle, dal 18 luglio ci saranno anche le sedie speciali per i disabili: il Comune ci crede, insomma. E dire che quest'area, dalla cosiddetta banchina di "Zio Catiello" fino all'hotel Miramare, era diventata, prima della rinascita, quasi uno sfondo di cartapesta, un vorrei ma non posso. Oggi invece ci si tuffa e si porta il pranzo al sacco, combattendo l'afa della lunga estate. Sorride il sindaco, Luigi Vicinanza, che il 5 agosto 2024 parlò di data storica, prima di tuffarsi, lui per primo. «Prima non avevo mai fatto il bagno a Castellammare - confessa - Ed è come se il mare, qui, fosse rimasto solo nel nome. Oggi invece ci sono tante famiglie che ci dicono di essere tornate a fare il bagno, mentre prima non avrebbero potuto: questa è soprattutto una grande operazione sociale, i lidi privati a ridosso della Penisola costano troppo. Vivevamo il paradosso di una città di mare in cui il mare era però precluso a tutti».

 

Perché tutto questo si realizzasse è servita una lunga azione sinergica. Del resto, Castellammare di Stabia negli anni '50 era un centro turistico rinomato: terme e mare, cosa volere di più? Poi, le acque hanno iniziato a intorbidirsi: la prossimità della foce del Sarno («Il fiume più inquinato d'Italia», ricorda Vicinanza) e i tre canali cittadini - il San Pietro, il San Marco e il Cannetiello - usati per riversare illegalmente in mare liquami e acque di scarico resero il mare off-limits. E c'è così voluta una bonifica lunga 7 anni: ripuliti i canali di scolo e sanificati gli arenili dove, nel frattempo, la sabbia era stata mescolata alla terra, per le gare di motocross. «Decisiva la determinazione della Regione Campania, con Ente Idrico Campano e Gori», ricorda Vicinanza. Che un anno fa ha così revocato l'ordinanza con il divieto di balneazione. Oggi - dice il sindaco - il vero risultato è che «la città si è davvero riappropriata del suo mare, che è e resta pulito e balneabile. In spiaggia ci sono tanti turisti stranieri, i B&b offrono con il pernottamento sdraio e ombrelloni. È cambiata la narrazione stessa della città: lavorano i bar, i parcheggi, le rosticcerie, ora c'è anche una spettacolare arena per il beach soccer. C'è anche chi si è industriato a noleggiare ombrelloni e sdraio, in regola». Certo, non manca chi occupa abusivamente tratti di spiaggia: le forze dell'ordine hanno denunciato un 62enne che aveva piazzato 32 lettini prendisole e 24 sedie, e un piccolo "bar", anch'esso abusivo. Ma anche i fuori programma testimoniano il boom della spiaggia, che - garantisce Vicinanza - «resterà tutta libera perché questa è soprattutto un'operazione sociale, restituire la possibilità di fare il bagno a generazioni di stabiesi che, come me, pur vivendo a poche centinaia di metri dal mare non potevano tuffarsi». Un anno fa il via libera alla balneazione. Oggi con docce, bagni e spogliatoi il lungomare è rinato Vicinanza: "Una grande operazione sociale"

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