Regione Campania - Approvata la proposta di legge, a firma del gruppo del Pdl, dalla I Commissione del Consiglio regionale della Campania che regolamenta le nomine in Campania: è stata ridotta del 10 per cento l'indennità dei nominati dal Consiglio. Si è registrato il voto negativo dei rappresentanti dell’opposizione, Gennaro Oliviero (Pse), Nicola Caputo (Pd) e Anita Sala (Idv). Pur condividendo la ratio della normativa volta alla riduzione dei costi regionali, i rappresentanti dell’opposizione hanno spiegato i motivi del loro voto contrario: “Con un colpo di mano, il Pdl ha sostituito il testo originario con un emendamento, impedendo la presentazione dei nostri emendamenti che erano volti alla effettiva qualità e legalità nella indicazione delle nomine, attraverso il richiamo della norma statutaria che le disciplina e che prevede anche il rispetto delle pari opportunità", ha sottolineato il capogruppo del Pse Oliviero. "A mio avviso – ha aggiunto la consigliere di Idv Anita Sala - la manovra messa in atto per far decadere i nostri emendamenti, denota l’interesse della maggioranza di stringere i tempi per arrivare a nomine ‘politiche’ attraverso un iter che sia, a proprio vantaggio, celere e privo di ogni tipo di confronto. Ancora più grave è aver fatto cadere un emendamento che garantiva pari opportunità”. Nei commi 1 e 3, la proposta di legge approvata oggi dalla I Commissione abroga i commi 70, 71 e 72 dell’art. 1 della legge finanziaria 2010 (che disciplinano, rispettivamente, la durata delle cariche di Garante dell’Infanzia e dell’adolescenza - tre anni - , di Garante dei Detenuti - tre anni - e del Comitato Regionale per le Comunicazioni - cinque anni dalla loro elezione): a partire dalla legislatura corrente, tutte le nomine, le proposte o le designazioni a pubblici incarichi di competenza del Consiglio regionale decadono decorsi novanta giorni dalla data della proclamazione degli eletti (28 aprile 2010). (Il Velino Campania)
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