Fonte: Salvatore Dare da Metropolis
Sorrento - Si stanno vedendo notificare multe a raffica, molto salate. Perché sono emerse numerose irregolarità - sia edilizie che fiscali - sulle vetrine che, stando agli accertamenti del Comune di Sorrento (partiti dopo un dettagliato esposto del circolo locale dell'associazione antimafia Antonino Caponnetto), sono in parte abusive. Motivo? Sconfinano sul profilato dei fabbricato in cui sono situati i negozi e, quindi, occupano abusivamente una porzione di suolo pubblico. Ma ora i commercianti di Sorrento puntano alla sospensione delle sanzioni attraverso una "trattativa" serrata portata avanti a colpi di incontri e lettere con i1 sindaco Giuseppe Cuomo e i funzionari dei Comune. Sul tavolo, se dovesse essere confermato il clamoroso stop ai verbali Tosap (tassa per l'occupazione di suolo pubblico), la necessità da parte dei negozianti di far partire al più presto gli Interventi "riparatori" sulle aree esterne delle attività cosi da ripristinare una situazione di legalità. E con tanto di progetti che passerebbero al vaglio dell'amministrazione municipale di piazza Sant'Antonino. Tempo previsto: almeno un anno. In tutto questo caos, spunta una missiva di Confcommercio a firma del presidente Francesco Parisi in cui si parla apertamente della possibilità di giungere a una moratoria condivisa.
La proposta fa riferimento a un caso analogo scoppiato a Napoli alcuni anni fa. E passa da 3 punti chiave. Primo: verbali da congelare al più presto. Secondo: determinazione di un termine medio-lungo «entro cui gli esercenti devono regolarizzare la propria posizione presentando domanda di autorizzazione allegando un proprio progetto conforme alla normativa vigente». Terzo: la predisposizione di un vademécum operativo e «l'avvio di una campagna informativa da realizzare anche con il supporto delle associazioni di categoria». Stando ai rumors, ci sono spiragli. Si va verso una sospensione del pagamento delle sanzioni per scongiurare il salasso per le attività finite nel mirino di vigili urbani e tecnici di Andreani tributi, 1a società titolare del servizio di riscossione a Sorrento. Sia chiaro: la tensione è alle stelle e si tenta la strada della mediazione. Ciò che è certo, in ogni caso, è 1a violazione delle normative per i locali, palese e accertata. Secondo la ricostruzione dell'ente - sostenuto nell'attività di "verifica" dal corpo di polizia locale - numerosi negozi del centro storico, con le proprie vetrine, sconfinano - di pochi centimetri - il fabbricato in cui sono situati i locali. Un "profilo" esterno che, in teoria, rappresenta un'occupazione di suolo pubblico che va a superare la soglia dei permessi rilasciati anni fa proprio dal Comune di Sorrento. Complice la denuncia dell'associazione Caponnetto, sostenuta in questa battaglia anche dal movimento civico Conta anche tu presieduta da Francesco Gargiu1o, l'amministrazione ha chiuso i1 cerchio rilevando decine di casi in cui gli esercenti sono stati stanati e, quindi, costretti a essere destinatari di sanzioni. Sulla querelle, in ogni caso, pende un dettagliato esposto per la Procura della Repubblica di Torre Annunziata che, manco a dirlo, segue con interesse l'evolversi della situazione. Dal loro canto, i commercianti si mostrano sereni e nonostante l'incubo degli effetti dei verbali - al di là della possibile apertura di un'indagine da parte dell'autorità giudiziaria - fanno leva sul fatto che, a loro avviso, numerose vetrine fuorilegge (fuorilegge almeno per i1 Comune) «sono state realizzate anni addietro e che, come tali, fanno parte da lungo tempo del contesto urbano circostante e non occupano lo spazio pubblico ma insistono nell'area del fabbricato». Una tesi rilanciata già alcuni mesi fa ma che non ha trovato i responsi adeguati. Manco a dirlo, dietro l'angolo c'è la bagarre politica. Visto che l'eventuale moratoria potrebbe essere concessa soltanto su input dei massimi livelli dell'ente.
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