di Anna Guarracino
Sant’Agnello - Fiera del suo nuovo aspetto, risalta sulla
cima del nostro colle e richiama i fedeli al loro dovere di
figli devoti... parlo, ovviamente, della nostra Chiesa della
Natività di Maria Vergine dei Colli di Fontanelle che, ora,
dopo i primi lavori di rifacimento, si mostra notevolmente
migliorata sia all’interno che all’esterno: all’interno, i nuovi
infissi permettono una permanenza più confortevole, dato
che non c’è più il freddo di un tempo, dovuto agli spifferi
delle finestre e delle porte che consentivano l’entrata dei
venti gelidi, soprattutto d’inverno, quando abbassavano
notevolmente la temperatura; all’esterno i nuovi colori, il
restauro della facciata e la riparazione dell’orologio hanno
conferito più dignità all’edificio riportandolo al suo antico
splendore. Caratteristiche ora appaiono anche le sfere in
metallo poste in sommità dei campanili: ripulite e
restaurate, luccicano, più che mai, attirando l’attenzione
anche di chi le intravede da lontano. Curioso è stata la
scoperta, nell’atto del loro restauro, di due diverse date
stampate sulla loro superficie, quasi ad attestare che esse
non furono collocate nello stesso tempo, ma,
probabilmente, a distanza di molti anni l’una dall’altra.
Ancora non si conosce bene il motivo di tale collocazione,
ma qualcuno suppone che esse servissero a facilitare la
vista della chiesa ai naviganti della zona allorquando si
trovavano a solcare le acque dei due golfi, quello di Salerno
e quello di Napoli.
Purtroppo la storia dell’edificio è avara di notizie e non
asseconda queste dicerie con riscontri documentati.
Comunque pure i marmi, posti sulla facciata, ripuliti, hanno
ripreso lucentezza e laddove erano state incise scritte che
mal si vedevano, ora le lettere sono perfettamente leggibili
pur se il testo rimane incomprensibile a chi non conosce il
latino.
Prossimamente sarà la volta del sagrato: saranno eliminati
gli scalini laterali che impediscono l’entrata ai
diversamente abili nonché i muri che circondano lo spazio
antistante l’entrata e al loro posto sarà collocata una
ringhiera che renderà più sicura l’intera area.
Manca dunque ancora qualche mesetto prima che il paese
possa godere della completa ristrutturazione della propria
chiesa resa, comunque, possibile solo dall’incessante
impegno del nostro parroco, don Tonino De Maio, che, in
mille modi si è, e si sta attivando, per fronteggiare ostacoli
e spese. Parte anche da qui il profondo cambiamento della
Chiesa locale, intesa sia come edificio sia come comunità in
cammino, che i fedeli stanno sperimentando, di giorno in
giorno, attraverso il continuo rinnovamento della prassi
religiosa e delle consuetudini di vita comunitaria.
Un grazie particolare va a chi sostiene anche con il
contributo economico, questi progetti permettendone la
piena realizzazione.
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