giovedì 1 marzo 2018

Sant'Agnello. Una comunità in cammino...

di Anna Guarracino

Sant’Agnello - Fiera del suo nuovo aspetto, risalta sulla cima del nostro colle e richiama i fedeli al loro dovere di figli devoti... parlo, ovviamente, della nostra Chiesa della Natività di Maria Vergine dei Colli di Fontanelle che, ora, dopo i primi lavori di rifacimento, si mostra notevolmente migliorata sia all’interno che all’esterno: all’interno, i nuovi infissi permettono una permanenza più confortevole, dato che non c’è più il freddo di un tempo, dovuto agli spifferi delle finestre e delle porte che consentivano l’entrata dei venti gelidi, soprattutto d’inverno, quando abbassavano notevolmente la temperatura; all’esterno i nuovi colori, il restauro della facciata e la riparazione dell’orologio hanno conferito più dignità all’edificio riportandolo al suo antico splendore. Caratteristiche ora appaiono anche le sfere in metallo poste in sommità dei campanili: ripulite e restaurate, luccicano, più che mai, attirando l’attenzione anche di chi le intravede da lontano. Curioso è stata la scoperta, nell’atto del loro restauro, di due diverse date stampate sulla loro superficie, quasi ad attestare che esse non furono collocate nello stesso tempo, ma, probabilmente, a distanza di molti anni l’una dall’altra. Ancora non si conosce bene il motivo di tale collocazione, ma qualcuno suppone che esse servissero a facilitare la vista della chiesa ai naviganti della zona allorquando si trovavano a solcare le acque dei due golfi, quello di Salerno e quello di Napoli. Purtroppo la storia dell’edificio è avara di notizie e non asseconda queste dicerie con riscontri documentati. Comunque pure i marmi, posti sulla facciata, ripuliti, hanno ripreso lucentezza e laddove erano state incise scritte che mal si vedevano, ora le lettere sono perfettamente leggibili pur se il testo rimane incomprensibile a chi non conosce il latino. Prossimamente sarà la volta del sagrato: saranno eliminati gli scalini laterali che impediscono l’entrata ai​ diversamente abili nonché i muri che circondano lo spazio antistante l’entrata e al loro posto sarà collocata una ringhiera che renderà più sicura l’intera area. Manca dunque ancora qualche mesetto prima che il paese possa godere della completa ristrutturazione della propria chiesa resa, comunque, possibile solo dall’incessante impegno del nostro parroco, don Tonino De Maio, che, in mille modi si è, e si sta attivando, per fronteggiare ostacoli e spese. Parte anche da qui il profondo cambiamento della Chiesa locale, intesa sia come edificio sia come comunità in cammino, che i fedeli stanno sperimentando, di giorno in giorno, attraverso il continuo rinnovamento della prassi religiosa e delle consuetudini di vita comunitaria. Un grazie particolare va a chi sostiene anche con il contributo economico, questi progetti permettendone la piena realizzazione.

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