Penisola sorrentina - È una corsa contro il tempo per la penisola sorrentina. Inserita in un ambito omogeneo di 25 comuni, da San Giorgio a Cremano fino a Massa Lubrense, ha deciso di non rinunciare, perché un’occasione del genere non ricapita tanto spesso, ai fondi del Pnrr messi a disposizione da Città Metropolitana di Napoli: 350 milioni, 50 milioni per ogni area omogenea. Quindi tutti in trincea, per accaparrarsi questa fetta consistente di soldi. Ma su quali progetti investire? Lo spazio di manovra è strettissimo: poche settimane per individuare, programmare, partecipare e tenere le dita incrociate in attesa del responso finale. Il prossimo appuntamento è per lunedì, dopo un primo incontro che si è tenuto a Sant’Agnello nei giorni scorsi. “Si tratta di una grande occasione per tutti i Comuni. – spiega il Sindaco Piergiorgio Sagristani - Abbiamo riunito nella sala consiliare, a Sant’ Agnello, i Comuni del nostro ambito per definire un progetto unitario da presentare con l'obiettivo di portare benefici a tutti i territori. Ringrazio tutti i partecipanti, a partire dai Comuni della Penisola Sorrentina a Castellammare di Stabia, Torre Annunziata, Trecase e Lettere, i dirigenti della Città Metropolitana e il consigliere metropolitano Giuseppe Tito. E' stato un momento importante – continua Sagristani - per condividere una visione comprensoriale delle soluzioni da offrire ai nostri territori.” I dirigenti della città metropolitana sono stati chiari: maggiori sono i Comuni aderenti, più i progetti sono unitari e collegati tra loro, migliori sono le possibilità di acquisire punti e quindi fondi. L’importo da assegnare è unitario e poi viene suddiviso tra i Comuni. Su cosa intendono puntare i sindaci?
La proposta che ha riscosso maggiori adesioni riguarda l'ammodernamento del parco auto delle polizie municipali e l'installazione di lampioni tecnologici. Di cosa si tratta? I fondi potrebbero essere utilizzati per rinnovare il parco auto dei vigili urbani con l'acquisto di macchine elettriche per ridurre le emissioni di inquinamento urbano. Sulla stessa lunghezza d’onda è stato proposto l’acquisto di pali della luce smart in grado di erogare dei servizi, come connettersi alla rete in modalità wi-fi. La proposta è in pole position perché si tratta di fare acquisti. Sul piano amministrativo l’iter risulta semplificato è l’obiettivo si può raggiungere.
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