lunedì 31 gennaio 2022

SorrentoOrangeWeek spremute e confetture con gli agrumi raccolti da tutti gli alberi pubblici

Nella città del Tasso come a Montecarlo: esempio di economia circolare che smaltisce la frutta in eccesso 

di Rosaria Castaldo da Il Corriere del Mezzogiorno 

Nelle scorse settimana è stato il turno di rue Grimaldi nel quartiere Condamine. Poi i giardinieri hanno bussato alle porte di boulevard de Suisse e boulevard d'Italie per consegnare les oranges amères. La raccolta degli agrumi degli alberi pubblici è ormai una tradizione a Montecarlo. Solo per questa specie particolare, il Principato conta più di 500 alberi per un totale di quasi undici tonnellate di frutti raccolti ogni anno. Nel 2021 è stata messa a disposizione della popolazione una tonnellata di arance, consegnate gratuitamente, direttamente a casa. È l'occasione giusta per i monegaschi di dilettarsi in cucina con un ibrido tra il pompelmo Citrus maxima e il mandarino Citrus reticulata, amarissimo al palato ma perfetto per tante preparazioni come marmellate, canditi, vin d'Orange e grappa di arance amare. Sorrento come Montecarlo. A circa mille chilometri di distanza, la città del Tasso, elegantemente affacciata sul mare come il Principato, da quest'anno raccoglierà le arance delle alberature pubbliche per trasformarle in marmellate aromatizzate a vari gusti, succo e olio essenziale.

 

Il progetto "SorrentoOrangeWeek" si svilupperà nel mese di febbraio attraverso numerose attività ludiche, didattiche e gastronomiche, tra cui lo Spremuta day, organizzato in collaborazione con Slow Food, in programma per il 16 febbraio a Sorrento presso Villa Fiorentino e il 18 a Piano di Sorrento. Agli appuntamenti si aggiunge un contest di pasticceria, rivolto a tutti gli appassionati dell'arte bianca, per il quale si richiede di realizzare un dolce originale che preveda l'utilizzo di una o di entrambe le varietà di arance locali. «In realtà, oltre a Montecarlo, altre città come Siviglia o La Spezia, in Italia, iniziano a portare avanti questa iniziativa - spiega Luigi Cuomo, direttore generale di Penisolaverde SpA, società promotrice dell'iniziativa, specializzata nella gestione dei rifiuti urbani - da quando ci è stata affidata anche la direzione del verde pubblico, abbiamo constatato il problema degli agrumi da smaltire perchè, cadendo ormai marci su strada e marciapiedi, diventavano pericolosi. I costi erano alti ma soprattutto c'era un enorme spreco alimentare che riguardava un totale stimato, sull'attuale raccolta, di circa 80 quintali di agrumi. Le arance amare non possono essere mangiate ma sono ottime per le marmellate, le spremute e, perfino le bucce, producono oli preziosi per la pasticceria. Con questa operazione abbiamo centrato l'obiettivo costi-benefici, sia dal punto di vista ambientale che economico e, grazie ai laboratori durante lo Spremuta day, sensibilizziamo anche i più giovani». Un esempio perfetto di economia circolare che riduce quasi a zero gli scarti. Ma questa è anche un'operazione di marketing territoriale. Al momento, stando alle dichiarazioni di Cuomo, la direzione sta lavorando ad una convenzione con gli alberghi locali per distribuire le marmellate ai turisti durante la colazione. Le confetture rappresenteranno al 100% il brand Sorrento. Non mancherà la ricaduta sul verde pubblico: il ricavato delle vendite, infatti, verrà destinato all'acquisto di nuove piante di arancio da mettere a dimora in aree pubbliche già individuate. Gli agrumi raccolti verranno trasformati, grazie alla collaborazione di Solagri, cooperativa locale formata da oltre 300 aziende agricole e dell'azienda agricola Fattoria Terranova. Intanto è già stato presentato il primo dolce ideato dallo chef Pasquale di Meglio, del ristorante Belvedere dell'Imperial Hotel Tramontano, preparato con le arance del primo raccolto pubblico.

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