giovedì 27 gennaio 2022
Letta: "Il centrodestra ha detto no a Casini". Salvini: "Draghi resti premier"
Il quarto scrutinio è spesso stato decisivo nelle elezioni del presidente della Repubblica. Ben 4 sono stati eletti in questa votazione: Luigi Einaudi nel 1948, Giovanni Gronchi nel 1955, Giorgio Napolitano nel 2006 e Sergio Mattarella nel 2015. Ma in altre occasioni è divenuto il momento che ha innescato l'impasse. La nostra Costituzione (art. 83) prevede da questo voto un abbassamento del quorum necessario ad eleggere il presidente della Repubblica: dai 2/3 dei primi tre scrutini alla maggioranza assoluta, 505 voti. Tra i partiti regna ancora il caos, senza un nome sul quale convergere. Il centrodestra si riunisce per trovare l'intesa prima della votazione. Restano ancora Pierferdinando Casini e Mario Draghi i nomi più quotati. Salvini: "No a nomi di centrosinistra, Casini è stato eletto con il Pd". Dal canto suo Letta assicura che "non ci sarà un presidente di destra". Renzi: "Domani si chiude la partita. Credo che il Centrodestra lascerà passare ancora un giro, e poi domani andranno a più miti consigli. Oggi sarà un'altra giornata di tempo perso.”
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