Vico Equense - L’apertura del pronto soccorso dell'ospedale “De Luca e Rossano” di Vico Equense diventa finalmente un caso politicamente rilevante ed arriva in consiglio regionale. La quinta Commissione permanente del consiglio regionale della Campania, quella che ha competenza sulla sanità, è chiamata ad occuparsene. Motivo? Il consigliere Luigi Cirillo, ex 5 Stelle, oggi Impegno Civico, ha portato in commissione regionale la petizione promossa dal consigliere comunale di minoranza Antonio Breglia, che ha raccolto 1800 firme. "Credo che a breve avremo anche una audizione con i vertici Asl cui sono stato chiamato a partecipare - ha detto il consigliere Breglia - di certo si tratta di un passo in avanti per mantenere alta l'attenzione su un tema che sta a cuore all’intera comunità". Ma il pressing della minoranza non si ferma al consiglio regionale e chiama in causa lo stesso consiglio comunale con una richiesta di convocazione dell'assemblea cittadina per discutere proprio del pronto soccorso. L'hanno sottoscritta Maurizio Cinque, Luigi Vanacore, Raffaele Giannico, Antonio Breglia, Giuseppe Alvino, Giuseppe Ferraro. L’obiettivo è ottenere la riapertura del pronto soccorso, a cui i sei consiglieri di minoranza abbinano anche la richiesta di “rafforzamento del presidio del 118 con nuove unità mobili e personale”. Sono trascorsi quasi due anni da quando la Regione Campania scelse di chiudere le porte del pronto soccorso, destinando gli operatori sanitari verso i Covid Center per fronteggiare la fase emergenziale della pandemia Covid-19. Una decisione temporanea, assicurarono all'epoca. Ma ad oggi non si intravedono ancora sbocchi per l'ospedale vicano, al punto che nelle ultime settimane si sono mobilitati comitati civici e organizzazioni sindacali per provare a mettere pressione su Palazzo Santa Lucia, rimarcando le difficoltà connesse all'assenza di adeguati livelli di assistenza sanitaria sul territorio.
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