venerdì 10 novembre 2023

Sant'Antonio Abate. Multe, spuntano i falsi verbali

di Carlo Cafiero - Metropolis

Sant’Antonio Abate - False contravvenzioni per infrazioni stradale per ottenere veri pagamenti sul proprio conto corrente. E’ l’ultima della truffa, sbarcata nei giorni scorsi anche a Sant’Antonio Abate. Dove sono spuntati, su molte autovetture parcheggiate per le strade cittadine, dei bollettini per questo tipo di pagamento, il cui conto corrente non è riferibile al Comune. A lanciare l’allarme è stata la stessa sindaca Ilaria Abagnale, attraverso il suo profilo social istituzionale: «Attenzione a questi bollettini (vedi foto ndr) ritrovati sulle vostre auto: è stato un tentativo di truffa! C’è stato uno spiacevole evento perpetrato a danno della nostra comunità. Abbiamo rilevato la presenza diffusa di bollettini di pagamento sulle auto in sosta in via Stabia e via Santa Maria La Carità, che a prima vista sembrano essere stati emessi dal Comune di Sant’Antonio Abate e riguardanti presunte multe stradali. Tali bollettini contengono un numero di conto corrente postale che non è riconducibile al nostro Ente Comunale! Le autorità competenti sono state tempestivamente allertate e stanno attualmente indagando sull’accaduto, con l’obiettivo di identificare i responsabili di questa azione fraudolenta. Nel frattempo, vi invitiamo a non effettuare alcun tipo di pagamento sul falso conto corrente indicato su questi bollettini FINTI, ovvero: C/C n. 000039831252. La gravità di questo episodio è innegabile, e comprendiamo la preoccupazione che possa suscitare. Tuttavia, desideriamo rassicurare la comunità che stiamo adottando tutte le misure necessarie per affrontare questa situazione in modo serio e risoluto». Come accennato, quello delle “false multe” è l’ultimo espediente utilizzato dai truffatori nel tentativo di ottenere soldi facili, che, nel caso in cui il raggiro vada a buon fine, arrivano infatti direttamente sul proprio conto corrente.


L’unica «fatica» che i truffatori devono fare è produrre le false contravvenzioni e i bollettini precompilati da lasciare sulle autovetture, nella speranza che gli automobilisti abbocchino. Per difendersi da questo tipo di raggiro, è importante verificare attentamente sui «documenti- esca» se ci sono dei dati sospetti, ad esempio scritti a penna, oppure controllare sul web che il conto corrente dell’ente pubblico preposto alla riscossione corrisponda realmente a quello inserito sul bollettino da pagare. In ogni caso sospetto, è fondamentale prima di effettuare qualsiasi pagamento contattare le autorità di polizia, per ottenere conferma dell’autenticità della contravvenzione. E in caso contrario, segnalare l’accaduto.

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