lunedì 8 dicembre 2025

Vico Equense. Il turismo non è un hobby

Vico Equense - L'entusiasmo per le bellezze naturali e gastronomiche di Vico Equense si scontra, sui social network, con una crescente frustrazione dei cittadini e degli operatori del settore. L'accusa che emerge con maggiore insistenza è che la gestione del turismo, pilastro economico della città, venga affrontata dalla classe politica locale in modo superficiale e frammentario. La polemica non riguarda la buona volontà dei singoli, ma un modello gestionale che, secondo i residenti, non garantisce la dedizione e la professionalità necessarie a un'industria così complessa e cruciale. La discussione è nata dopo un post del presidente della Pro Loco Vico Equense Donato Aiello. Gli utenti sui social sottolineano che il turismo moderno richiede una gestione fatta di analisi dei dati, pianificazione strategica, relazioni internazionali e monitoraggio costante delle tendenze di mercato. Un approccio marginale non è più sufficiente per competere in un mercato globale e sempre più esigente. Secondo i critici, l'approccio non sufficientemente professionale si manifesta in diverse inefficienze che danneggiano l'immagine e l'economia della città. La frammentazione delle deleghe genera una mancanza di coordinamento tra i vari aspetti dell'accoglienza (es. trasporti, spiagge, eventi, pulizia), spesso lamentata da turisti e residenti. Nonostante gli sforzi digitali, la promozione del territorio a volte appare disorganizzata o poco incisiva rispetto al potenziale reale della località. I cittadini chiedono alla classe politica di Vico Equense di fare un salto di qualità.


Dare maggiore peso al turismo, magari creando una delega dedicata a tempo pieno o affidandola a una figura con un background professionale specifico nel settore. Collaborare in modo strutturato con le associazioni di categoria e gli imprenditori locali, che sono sul campo ogni giorno e conoscono le dinamiche del mercato. Valutare l'operato politico non solo in base agli eventi organizzati, ma sui risultati concreti in termini di qualità dell'accoglienza, allungamento della stagione turistica e impatto economico sul territorio. In conclusione, il messaggio che arriva dai social media è un chiaro invito a considerare il turismo non un hobby o una delega secondaria, ma l'industria principale della città, che richiede risorse, tempo e, soprattutto, una competenza politica e gestionale di alto profilo.

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