martedì 27 aprile 2010

Crowne Plaza, crisi infinita licenziati altri 8 lavoratori

Castellammare di Stabia - Otto nuovi licenziamenti al Crowne Plaza scatenano le proteste dei lavoratori. Tra palazzo Farnese e l’albergo di lusso della statale Sorrentina, prosegue senza sosta il sit-in di protesta dei 48 dipendenti della struttura turistica realizzata in larga parte con i fondi pubblici della Tess allo scopo di incrementare i livelli occupazionali sul territorio stabiese – torrese. Ma in pochi anni, l’organico della struttura è calato drasticamente, da 120 dipendenti ai recenti 48 che, in queste ultime ore si stanno vedendo recapitare lettere di licenziamento. Ai 12 licenziati della scorsa settimana, ieri mattina altri 8 lavoratori con contratto a tempo indeterminato hanno ricevuto la comunicazione di allontanamento. Tagli radicali che, secondo l’azienda, sono dovuti allo stato di crisi, ma che per i lavoratori consiste in una strategia messa in atto per smembrare l’azienda in tre rami (ristorativo, alberghiero e termale), e aumentare i profitti. «In tale quadro – spiegano i manifestanti – secondo l’azienda i lavoratori costituiscono un peso. Una posizione che non accettiamo, andremo avanti con con la protesta». Una contestazione portata avanti tra gli uffici municipali di palazzo Farnese e l’ingresso dell’albergo di Pozzano. «Al termine dei colloqui in Comune e Regione – spiegano i sindacalisti – in queste ore siamo riusciti ad ottenere un incontro con il Prefetto Alessandro Pansa, affinché si prendano provvedimenti contro una simile strategia azienda che sta mandando in crisi decine di onesti lavoratori e le loro famiglie». Un incontro previsto per il 6 maggio ma, secondo i lavoratori, prima di allora la scure del licenziamento si sarà abbattuta su altri. (Catia Di Nardo Il Mattino)

SS. Trinità, la proposta del Prof. Enzo Esposito

Vico Equense - L´ispettore Vincenzo Esposito, presidente dell´Unitre Sorrentina, è intervenuto nella querelle sul SS.Trinità con una lettera ad Agorà nella quale propone che il Comune si dia da fare non per acquistare ma per avere in concessione la gestione di quell´ immobile storico per un lungo periodo (49 o 99 anni) a scopo di adibirlo a sede di cultura e di ricerca, con il vincolo di sanare il bilancio e di restaurarlo. Gli abbiamo chiesto di darci qualche chiarimento su questa sua proposta. Ed ecco la sua risposta. "Attualmente la situazione è questa: la gran parte dell´edificio, il giardino e la cappella sono a vario titolo nelle mani del Comune. Parte del piano terra il primo piano e parte del secondo sono locati alla Provincia per l´istituto alberghiero. Quando saranno completati i lavori di restauro e di adeguamento strutturale all´istituto di S.Maria del Toro (sede dell´istituto alberghiero) l´istituto potrà lasciare parte dei locali e se si troverà per esso una diversa sistemazione (essendo scaduto l´affitto), potrà andare via del tutto. Nella peggiore delle ipotesi potrà lasciare liberi i locali oggi occupati al piano terra che con i suoi oltre 30 vani più due cortili, corridoi e cappella sarà completamente disponibile al Comune. A quel punto il comune potrà pianificare a lungo termine un´attività di cultura, ricerca, spettacoli, ecc. oltre a un´attuazione dell´incubatore di imprese al secondo piano, per il quale ha già speso un capitale, a una condizione: una disponibilità piena e cioè la possibilità di spenderci dei soldi per un sicuro vantaggio alla collettività equense. La disponibilità non gli verrà dall´acquisto dell´immobile ma dalla concessione al suo uso. La concessione è un provvedimento amministrativo che conferisce poteri o facoltà inerenti a diritti della Pubblica Amministrazione. Nel nostro caso è il Ministero della P.I., il quale, avendo cessato l´Ente la sua attività scolastica, potrebbe affidare all´Amministrazione locale un´attività di promozione sociale e culturale, col vincolo di realizzare un progetto concordato e a condizione di restaurare e adeguare la struttura. Al Comune è vantaggiosa la concessione anche se dovrà accollarsi il risanamento del bilancio dell´ente e qualche mutuo, ripagabile con l´ammontare degli affitti che oggi paga. La legge regionale consente di accedere a finanziamenti per musei, biblioteche, ricerca, e quant´altro. E già oggi è possibile trasferire la scuola materna. Cosa si aspetta ? Sulle cose da realizzare, parleremo in altra occasione. Per adesso, accontentiamoci di sollevare l´interesse della comunità e il senso di responsabilità della politica" .

L´atletico Club jr di Piano di Sorrento conquista due qualificazioni nazionali

Piano di Sorrento - Buona prova delle ginnaste dell´Atletico Club jr di Luciangela Santoyanni che nei giorni scorsi, in due competizioni agonistiche di fase regionale, hanno portato in alto il nome della Penisola Sorrentina nella disciplina sportiva della ginnastica artistica. Le atlete di Piano di Sorrento si sono contraddistinte in due appuntamenti, riscuotendo un ottimo risultato e qualificandosi per la fase nazionale del "Trofeo GpT" di Luglio. Alle gare, fase di qualificazione al Campionato Nazionale di Pesaro, hanno partecipato moltissime ginnaste provenienti da tutta la regione ma soltanto le prime cinque classificate in ogni specialità accedevano alla fase finale del Trofeo. Il primo successo si è registrato presso la palestra "La Pegna" di Fuorigrotta, in cui l´atleta Perrella Chantal si classifica quinta nella specialità del volteggio. La giovane ginnasta ha eseguito una gara senza errori dimostrando tutto il suo valore promettendo molto bene per le gare future. La successiva competizione si è svolta presso il palazzetto dello sport di Pomigliano d´Arco. L´atleta Cimmino Sarah, grazie al suo talento, è salita sul podio classificandosi come terza nella specialità del corpo libero qualificandosi anch´ella per la fase nazionale del "Trofeo GpT" 1°livello (2°fascia). Grande soddisfazione per Luciangela Santoyanni, presidente dell´Atletico Club jr, che sicura di ottimi risultati ha affidato l´allenamento e la preparazione delle atlete alle istruttrici federali Rossana De martino e Ivana Di Leva che trasmettono giorno per giorno questa disciplina sportiva alle loro piccole promesse. Le giovani ginnaste allenandosi presso la palestra della scuola media "G. Amalfi" di Piano di Sorrento che il Comune di Piano di Sorrento in accordo con la dirigente scolastica Prof. M.R.Sagliocco assegna di anno in anno ad alcune società sportive, consente così a tanti ragazzi di coltivare la propria passione sportiva. (Salvatore Caputo)

Valiante: Pd alla catalana? Purché non sia all’iraniana

Regione Campania - Vincenzo De Luca sogna un Pd sul modello federale catalano? E subito la proposta genera uno scontro con l’anima bassoliniana. A lanciare strali contro l’ex candidato alle regionali è il bassoliniano doc Antonio Valiante: «Ben venga il partito federale catalano— ha spiegato il consigliere regionale— a patto che non sia attuato sul modello iraniano, dove chi non la pensa come l’autorità costituita dev’essere espulso. Voglio essere chiaro: mi fa piacere che De Luca si senta finalmente un militante del Pd», ha aggiunto Valiante. «Da parte sua, è un passo in avanti importante, dopo che per anni, finanche nella scorsa campagna elettorale, l’ha pensata in maniera totalmente diversa, fino ad usare lo slogan un uomo al di fuori dei partiti». Per il neoconsigliere del Pd, «il fatto poi che De Luca sposi concettualmente l’idea di un Pd federale mi fa ancora più piacere. Il partito federale è il modello per il quale, anche nell’ultimo congresso, abbiamo sempre lavorato qui in Campania. Proprio ripartendo da un’impostazione federale, qui da noi, a mio avviso, occorre ricostruire tutto il gruppo dirigente del Pd regionale». «Questo può avvenire— sostiene Valiante— soltanto attraverso un reale ed ampio coinvolgimento degli amministratori locali. Le tante esperienze di governo del territorio sono una ricchezza da valorizzare, anche perchè contribuiscono ad avvicinare il Pd al paese reale e ai suoi tanti problemi quotidiani. Un partito legato al territorio è, infatti, un partito che ascolta e interpreta la realtà, ma non impone scelte e decisioni». Un’altra scarica di fuoco amico a De Luca arriva anche dalla consigliera regionale Angela Cortese: «Mercoledì — spiega — ci sarà la proclamazione degli eletti al consiglio regionale. Subito dopo si terrà un incontro con i rappresentanti del nostro gruppo in consiglio regionale. In quella sede proporrò di affrontare subito la questione delle incompatibilità, a partire dalle cose di casa nostra». L’incompatibilità nel Pd ha un nome preciso, manco a dirlo quello di Vincenzo De Luca, che è sindaco di Salerno e neoconsigliere regionale. Cortese ha rivolto al suo compagno di partito un invito a «risolverlo», cioé a scegliere una delle due cariche. Oltretutto il rinvio della risoluzione dell’incompatibilità rischia, secondo la Cortese «di essere interpretato come il mantenimento del privilegio della doppia indennità» e ciò non può essere consentito in vista della crisi economica. De Luca, insomma, è avvertito: nel Pd niente sconti. (di re. po. da il Corriere del Mezzogiorno)

Cannavale vicesindaco di Luigi Bobbio

A metà settimana la proclamazione del consiglio comunale e della Giunta

Castellammare di Stabia - Si apre una settimana cruciale per la politica stabiese. A meno di improvvisi colpi di scena, tra mercoledì e giovedì sarà ufficialmente proclamato il nuovo consiglio comunale e - come aveva annunciato il sindaco Luigi Bobbio - subito sarà presentata alla città anche la Giunta che governerà a Palazzo Farnese. La giostra del toto-assessori non si ferma. È ormai dato per certo il vicesindaco della giunta-Bobbio. Si tratta dell’avvocato Giuseppe Cannavale (Pdl), fratello del magistrato alla Dda di Napoli, Luigi. Si rincorrono i nomi di Nello Cuomo, dell’architetto Pino Celotto (Pdl), dell’architetto Antonio Coppola (genero dell’imprenditore turistico Riccardo Scarselli, gestore del complesso balneare Bikini), del giornalista Michele Inserra, dell’architetto Pino Rubino, ex capo ufficio tecnico del Comune di Casola di Napoli, e dell’avvocato Giovanni De Angelis, fratello del farmacista Massimo, ex assessore della giunta-Vozza. Il sindaco Bobbio, che non ha escluso di tenere per sé una delega “pesante”, ha anche assicurato che in giunta non mancherà l’apporto femminile. Finora, tuttavia, sono solo due le candidature in rosa: Rosanna Angiò e Antonella Capasso. Entrambe insegnanti e attive nel campo del sociale. Pertanto, se Bobbio andrà a comporre una giunta di assessori con competenze specifiche, come ha dichiarato al Roma, la presenza dell’una escluderebbe l’altra. Questi nomi, in ogni caso (a parte quello di Nello Cuomo confermato direttamente dal Sindaco) circolano solo negli ambienti politici del centrodestra. Il primo cittadino è ermetico e non conferma né smentisce. Tuttavia, nel caso dell’avvocato Giuseppe Cannavale - per gli amici Peppe - pare che sabato sera, alle ore 19,30 abbia ricevuto una telefonata da Bobbio in cui gli è stata chiesta disponibilità per l’incarico di vicesindaco e che l’interessato abbia accettato. (Rosa Benigno il Giornale di Napoli)

Grecia a chi?

Antonio Bassolino attacca Stefano Caldoro

Regione Campania - “La campagna elettorale è finita il 26 marzo scorso, esattamente un mese fa. Ma Caldoro, che pure ha vinto le elezioni, sembra non accorgersene. È come se continuasse a fare opposizione. A chi? A se stesso, dato che ora governa?” Lo scrive Antonio Bassolino sul suo blog. “Paragonare la situazione finanziaria della Campania a quella della Grecia, come Caldoro fa in queste ore, non solo è semplicemente fuori da ogni realtà, ma denota anche uno scarso senso delle istituzioni. Nei conti della Regione Campania non c’è nessun buco. Il nostro bilancio è in ordine. Altra cosa è il patto di stabilità. Nei mesi scorsi abbiamo deciso un’accelerazione dei pagamenti nei confronti delle imprese che vantavano crediti nei confronti della Regione Campania. Si è trattato di una misura, peraltro ampiamente anticipata nelle relazioni di accompagnamento alla legge Finanziaria del 2010, necessaria a sostenere la nostra economia reale in un momento di grave crisi. Occorreva più liquidità per tante imprese nel momento in cui le banche avevano più difficoltà a concedere mutui. Il rischio era il fallimento di tante attività con la conseguente perdita di tanti altri posti di lavoro. Di questo ci siamo occupati nei mesi scorsi. Fare adesso allarmismo, diffondere paure e incertezze mentre si dovrebbero trasmettere segnali di altro tipo, contribuisce soltanto a creare sfiducia e incertezza. Chi ha avuto dai cittadini il mandato di governare deve assumersene fino in fondo la responsabilità, rimboccarsi le maniche e affrontare i problemi per quelli che sono, con la giusta consapevolezza. Quando siamo arrivati noi in Regione Campania, nel 2000, l’ultimo bilancio approvato nei tempi giusti risaliva a 5 anni prima. Avevamo consuntivi di quattro anni prima ancora da approvare… Eppure non ci siamo messi a recriminare con chi ci aveva preceduto, ma ci siamo messi subito al lavoro. Grazie all’impegno e alla tenacia di assessori come Anzalone, Valiante e, negli ultimi due anni, di un economista come D’Antonio, siamo riusciti ad allineare i consuntivi con i preventivi ed a raddrizzare i conti. Oggi abbiamo bilanci regionali trasparenti, in ordine e approvati nei tempi giusti. L’avessimo trovata noi una situazione così…” conclude l’ex Governatore della Campania.

Un raggio di sole per la “Trota”

Dopo l'aria di Napoli ecco il "raggio di sole di Napoli" ('na lenz' e sole) ideato da un'azienda partenopea produttrice di gadget che intrappola in un cofanetto "la straordinaria luce della capitale del Mezzogiorno". "È un'idea - spiegano Enrico Durazzo e Francesco Emilio Borrelli, dell'associazione Napolibuona - nata dopo le ultime esternazioni di Renzo Bossi, detto "la trota". Dovrebbe vivere per qualche mese nel Mezzogiorno prima di parlare e di dire stupidaggini come l'altro suo collega Matteo Salvini che ci ha insultati appena eletto europarlamentare". Nei giorni scorsi Bossi junior, figlio del leader della Lega, aveva annunciato che non avrebbe fatto il tifo per l'Italia nei mondiali di calcio e di non essere "mai sceso a sud di Roma". Nella scatola, oltre alla luce di Napoli realizzata con una particolare fibra ottica, c'è anche la riproduzione dell'intera città. "I primi 'raggì- dicono Durazzo e Borrelli - abbiamo deciso di regalarli a due personaggi milanesi. Uno è per il regista Gabriele Salvatores che da piccolo si trasferì con la famiglia da Napoli a Milano, l'altro proprio per il figlio del leader della Lega Nord per insegnargli un pò di geografia". "È un modo ironico - concludono i due - per rispondere da meridionali alle continue aggressioni leghiste di cui siamo veramente stanchi. Un 'prodotto napoletano' ideato per i barbari padani ed i nostri emigranti per 'scarfarsi' (scaldarsi) ogni momento il cuore e la mente". "Il nostro prodotto - riferiscono infine Durazzo e Borrelli - è stato realizzato nel Sud Italia a Napoli e non a Taiwan come le magliette della Lega Nord. Per la serie predicano bene e razzolano malissimo"."Non entro in queste polemiche. Quello che di sicuro tengo a dire è che sono orgoglioso di essere napoletano d'adozione. I miei piu' cari amici li ho proprio a Napoli''. Così Ottavio Bianchi, nato a Brescia, ma calciatore a Napoli e poi vincitore del primo storico scudetto azzurro, interpellato dall'Ansa, sulla vicenda del 'raggio di sole' imprigionato in un cofanetto in segno di polemica con le dichiarazioni di Bossi jr. (Il Roma)

lunedì 26 aprile 2010

Prorogato al 30 giugno l'approvazione dei bilanci di previsione

Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, ha annunciato che è stato predisposto il decreto che proroga al 30 giugno 2010 il termine per la deliberazione del bilancio di previsione degli enti locali per l'anno 2010. E' quanto si legge in un comunicato. Il decreto sarà esaminato nella seduta della Conferenza Stato-Città e autonomie locali, appositamente convocata al Viminale per giovedì 29 aprile. (Asca)

In diretta Web il primo consiglio comunale dell’amministrazione Cuomo

Sorrento - Il sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, ha convocato il consiglio comunale per il 5 maggio prossimo, alle ore 16, presso la sala consiliare del Municipio. All´ordine del giorno: saluto del sindaco, convalida degli eletti, surroga del consigliere Giuseppe Stinga, elezione del presidente del consiglio comunale, giuramento del sindaco, comunicazione dei nominativi della giunta municipale, definizione degli indirizzi per la nomina e designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, nomina della commissione elettorale e variazione di bilancio, con modifica del piano triennale delle opere pubbliche attraverso l´inserimento della ristrutturazione della scuola Vittorio Veneto. La seduta del consiglio comunale è la prima della nuova amministrazione, guidata dal sindaco Cuomo. Venti i consiglieri: Mario Gargiulo, Massimo Coppola, Emilio Moretti, Gianluigi De Martino e Lorenzo Fiorentino in rappresentanza del Pdl, Maria Teresa De Angelis, Mario Acampora e Antonino Terminiello della lista civica Sorrento Domani, Mariano Gargiulo, Emilio Stefano Marzuillo e Antonino Maresca dell´Udc, Federico Cuomo e Alessandro Acampora della lista Alleanza per Sorrento, Giovanni Aversa e Antonino Pane de Il Ponte, Steven Scarpato per Sorrento Casa della Libertà-Nuovo Psi, Luigi Mauro e Alessandro Schisano per il Pd, Rosario Fiorentino e Guglielmina Ciampa per Insieme per Sorrento. "Inizia ufficialmente il corso amministrativo 2010-2015 - ha dichiarato il primo cittadino -. Come preannunciato in campagna elettorale, il primo consiglio comunale sarà trasmesso via web sul sito del Comune, all´indirizzo www.comune.sorrento.na.it. Sarà una seduta tecnica, e con l´ultimo punto all´ordine del giorno si avvierà il percorso che ci porterà alla risoluzione della questione legata al plesso della Vittorio Veneto".
Pali di castagno per il limone di Sorrento igp: Cuomo raccoglie l´appello del ministro Galan

Sorrento - "Ci associamo all´appello del ministro Galan, a tutela del paesaggio tipico della costiera sorrentina, e siamo orgogliosi delle parole spese per descrivere la nostra terra". Questo il commento del sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, alle dichiarazioni rilasciate oggi dal ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, che ha invitato i produttori del limone di Sorrento igp a realizzare pergolati, dove possibile, solo con pali di castagno. "A sostegno - ha aggiunto Galan - di quella mediterranea magnificenza che fa della vostra terra uno tra i più immortali e divini paesaggi del mondo". L´appello del ministro è giunto a margine della pubblicazione, da parte della Commissione Europea, delle modifiche al disciplinare di produzione della Igp limone di Sorrento. Che riguardano, tra l´altro, i pergolati sotto i quali vengono coltivate le piante di limone di Sorrento: pur lasciando la preferenza per i pali di legno di castagno, è stato infatti previsto anche l´utilizzo di sostegni di altro tipo di legno o di leghe metalliche. (Ago Press)

Da “Sapori & Saperi” opportunità di business sul mercato agroalimentare greco

40mila presenze in tre giorni per la III edizione della kermesse dedicata ai prodotti tipici

Pompei - Circa 40mila persone in tre giorni, secondo le stime della Protezione civile, hanno visitato gli stand dei 100 espositori di prodotti tipici campani che anche stavolta hanno potuto crearsi opportunità di business non solo in Italia ma anche sul mercato greco, grazie alla presenza della Camera di Commercio Italo-Ellenica di Atene. Domenica si è chiusa con un bilancio più che positivo, dunque, la terza edizione di “Sapori & Saperi”, la kermesse enogastronomica ospitata nell’area espositiva del Santuario di Pompei. Anche quest’anno la Camera di Commercio Italo-Ellenica di Atene, dopo il successo ottenuto con la partecipazione del 2009, è stata presente a “Sapori & Saperi” per presentare alle aziende campane le opportunità offerte dal mercato greco. Un anno fa 14 aziende avevano manifestato interesse, 8 delle quali sono poi andate in Grecia per incontrare buyers e distributori locali ottenendo ottimi risultati (ben 7 lavorano regolarmente con aziende greche). A mostrarsi interessate furono soprattutto aziende provenienti operanti nel settore dei vini, della mozzarella di bufala, dei prodotti da forno e dei salumi. Risultati altrettanto importanti sono arrivati nel 2010. Sono infatti 2 produttori singoli e 2 gruppi composti da 5 e 7 aziende che hanno approfittato della convenzione stipulata con gli organizzatori che prevedeva uno sconto del 33% in occasione della fiera per i servizi della Camera. Le aziende che parteciperanno alle prossime missioni imprenditoriali in Grecia appartengono ai settori dei vini, della pasta, dei formaggi, dei dolciumi e dei surgelati. «Ringraziamo l’associazione Pompei Now per aver creduto nuovamente nella bontà dell’iniziativa – dichiara la Sabrina Brevetti, rappresentante della Camera -, siamo sicuri che anche quest’anno avremo ottimi risultati visto che nei prossimi mesi tante aziende che hanno partecipato alla fiera verranno ad Atene per dei workshop con operatori greci. L’ottima risposta fornita dalle aziende presenti sicuramente ci spingerà a rafforzare la partnership con Pompei Now anche per il prossimo anno». “Sapori & Saperi” è divenuto ormai un appuntamento fisso con il mondo dell’agroalimentare: pastifici, salumifici, caseifici, panifici, aziende vitivinicole, cioccolaterie, pasticcerie, allevatori e frantoi provenienti dalle 5 province campane, ma anche dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Puglia, dalla Basilicata e dal Molise, si sono dati appuntamento a Pompei per mostrare le ultime novità nel settore dei prodotti tipici e per incontrare appassionati, consumatori, ristoratori, sommelier, chef, gourmet e operatori del commercio nazionale e internazionale. «Siamo soddisfati del risultato raggiunto – dicono gli organizzatori dell’evento, Manlio Longobardi e Salvatore Cirillo dell’associazione Pompei Now – e soprattutto del gradimento mostrato da visitatori ed espositori, dai quali sono giunte tante richieste di proroga della fiera. Nella prossima edizione ci sarà più spazio dedicato agli incontri diretti e riservati tra gli operatori del settore, affinché l’evento cresca sempre più sotto il profilo qualitativo». «Un ringraziamento particolare – aggiunge Longobardi – va al Santuario e al Comune di Pompei, alle forze dell’ordine, alla Protezione civile e alla Croce del Sud». (Marco Pirollo)

Solidarietà a Marino: ecco l’anticlan

La manifestazione per il procuratore aggiunto minacciato dalla camorra

Torre Annunziata - «Liberi di volare, per la legalità, per la giustizia e per il futuro di Torre Annunziata». È lo slogan scelto per la manifestazione di solidarietà al magistrato Raffaele Marino destinatario di una busta con sette proiettili, e alla sua scorta. Un presidio della legalità, organizzato attaverso Facebook, e tenutosi ieri mattina all'esterno del tribunale di Torre Annunziata, che per l'occasione ha aperto le sue porte in un giorno festivo. Oltre cinquecento persone hanno gridato il loro no alla camorra, e manifestato la solidarietà al magistrato: cittadini, professionisti, sacerdoti, sindaci di Pompei, Boscoreale, San Sebastiano al Vesuvio, e Trecase, e tantissimi bambini. Durante la giornata, lettura di articoli della Costituzione, brani di libri sulla criminalità organizzata, tra cui Gomorra di Roberto Saviano. In cielo come simbolo della liberazione, e della voglia di volare, aquiloni colorati. Una mobilitazione senza precedenti che segue il successo del giorno prima della maratona no stop dei ragazzi di Radionuovevoci. Un lunghissimo applauso ha accolto il discorso del magistrato Raffaele Marino, che visibilmente commosso ha stretto le mani di tutti i presenti: «Dico grazie ai cittadini di Torre Annunziata - ha detto Marino - per questa manifestazione di solidarietà nei miei confronti. Se sono riuscito a vincere questo momento di difficoltà lo devo alla gente. Quando mi hanno riferito che c'erano tanti contatti su Facebook ho capito che la manifestazione «Liberi di volare» poteva rappresentare un momento di riscatto per questa terra che amo tanto. L'aspetto più tragico che noto in questa città - prosegue Marino - oltre a quello della presenza della criminalità organizzata, è il lassismo amministrativo, e il senso di abbandono. Una situazione che però possono risolvere i cittadini stessi. Se non lo fanno loro, temo che non lo faccia nessuno, perché intorno c'è tanta indifferenza. Se ognuno offre il proprio contributo, possiamo farcela. Le coscienze - conclude il magistrato - si sono mobilitate da subito, ed io dopo un giorno di comprensibile sbandamento, ho compreso che non bisogna arrendersi alle logiche criminali. I messaggi di solidarietà della gente e la presenza alla manifestazione, ne sono la più esplicita testimonianza». Soddisfatto anche l'ex assessore delle giunte Cucolo e Monaco, Pierpaolo Telese, promotore del gruppo di solidarietà su Facebook: «Tutto è nato - spiega Telese - quando guardando la rassegna stampa, ho appreso la notizia dei sette proiettili inviati al magistrato Marino. Ho provato un modo di sdegno che mi ha spinto ad avviare un meccanismo solidale su Facebook. Dopo dodici ore eravamo già in 500 così si è deciso di organizzare una manifestazione il 25 aprile per una sorta di nuova liberazione. Una festa dedicata al lavoro dei magistrati, delle forze dell'ordine e al coraggio degli imprenditori che denunciano. A loro diciamo che non sono soli». «Una grande mobilitazione - ha detto il sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita - che dimostra ancora una volta il ritrovato senso della legalità e della giustizia da parte della cittadinanza che è stanca della presenza della criminalità organizzata. Possiamo continuare su questa scia grazie all'impegno e al lavoro di tutti, in primis della forze dell'ordine e dei magistrati come Marino che lottano quotidianamente per affermare il senso della legalità in questa città. Politica? Il contrasto alla criminalità organizzata- ammonisce Starita- non deve e non può avere colore politico, qualora lo avesse, sarebbe davvero triste e non si andrebbe da nessuna parte». (Maurizio Sannino il Mattino)

Limone di Sorrento IGP. Galan ai produttori, usate castagno

''Desidero rivolgere una semplice preghiera ai produttori del Limone di Sorrento. Se potete, se non è diventata ormai un'impresa insostenibile, cercate di usare ancora pali di castagno a sostegno di quella mediterranea magnificenza che fa della vostra terra uno tra i più immortali e divini paesaggi del mondo. Solo se potete naturalmente, altrimenti potreste usare un altro genere di legno, tenendo per ultima la soluzione delle leghe di metallo'': così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha accolto la pubblicazione da parte della Commissione Europea delle modifiche al disciplinare di produzione della IGP ''Limone di Sorrento''. Da questo momento in poi bisogna attendere sei mesi, come da procedura comunitaria, prima di vedere definitivamente riconosciute le modifiche richieste. Le modifiche riguardano il metodo di ottenimento del prodotto (la descrizione relativa alle impalcature sotto le quali vengono coltivate le piante di Limone di Sorrento: pur lasciando la preferenza per i pali di legno di castagno, è stato previsto anche l'utilizzo di pali di altro tipo di legno e/o di leghe metalliche; la data di inizio raccolta dei limoni - 1* gennaio anzichè 1* febbraio - in considerazione dei cambiamenti climatici verificatisi negli ultimi anni che hanno comportato un cambiamento nei tempi di maturazione del prodotto; il valore della produzione massima di limoni per ettaro, elevandolo da 35 a 45 tonnellate; la resa in succo del limone abbassandola dal 30 al 25 per cento); il legame (l'inserimento di alcuni elementi attestanti l'antica presenza del Limone di Sorrento nella penisola sorrentina e l'importanza che la sua coltivazione ha rivestito per le popolazioni del luogo; l'eliminazione dei riferimenti relativi al tipo di legno dei pali da utilizzare per la costruzione del pergolato); l'etichettatura (possibilità di commercializzare il Limone di Sorrento alla stato sfuso). (Asca)

I centristi criticano Sindaco e maggioranza

Vico Equense - La maggioranza vacilla. Durante la seduta del consiglio comunale di venerdì scorso il centro destra si divide e decide di rinviare l'approvazione della manovra finanziaria, lo scontro è rimandato a lunedì 3 maggio quando l'assemblea cittadina si riunirà di nuovo. “Nella nostra città – scrivono in un documento Nello Davino e Franco Cuomo consiglieri comunali eletti con l'UDC - da qualche tempo a questa parte la mancata osservanza delle più sane ed elementari regole della Buona Politica ha determinato una gestione poco democratica della cosa pubblica. Ciò deriva innanzitutto dal fatto che la volontà degli elettori è stata calpestata perchè da circa un anno quel progetto che fu alla base della vittoria politica del 2006 è stato troncato inspiegabilmente. I Cittadini, che avevano indicato con il loro voto le persone dalle quali volevano essere governati ed amministrati e che confidavano nel rispetto dei patti elettorali, si sono sentiti derubati e indignati ma soprattutto hanno subito le conseguenze di tale incomprensibile comportamento che sono state del tutto negative. Infatti vi è stato un rallentamento dell'azione amministrativa, una confusione nella gestione dell'azienda comunale, un lassismo nel controllo della Città con aumento del disordine e della insicurezza. Il privilegiarsi delle attività del settore Lavori Pubblici, trascurando tutte le altre esigenze della Città, ha provocato enormi disagi. La Programmazione si è fermata. Una idea di Progresso e Sviluppo della Città nel suo complesso appare abbandonata. La Vico Equense che negli anni scorsi era stata capace di portare la propria immagine ai livelli primari in Penisola Sorrentina e nella Regione è stata mortificata: l'immagine è sbiadita. In questa situazione non è possibile continuare. Non è possibile in questo momento ed in presenza di tale disagio politico per noi aderire alla richiesta di fiducia che ci viene chiesta sul bilancio comunale. Chiediamo pertanto alla amministrazione in carica di avviare immediatamente una revisione del quadro politico e gestionale secondo i principi della rappresentatività e della pari dignità delle forze politiche che furono protagoniste della elezione di questo sindaco e di questo consiglio comunale. Questo al fine di ottenere il necessario e non più derogabile rilancio della azione amministrativa con l'obiettivo di raggiungere i risultati previsti nel programma elettorale non ancora compiuti. Nella attesa di un positivo riscontro riteniamo di non partecipare alla odierna seduta di consiglio comunale.”

La destra moderna...

E la prima apparizione pubblica dopo il plateale scontro con Silvio Berlusconi nella direzione nazionale del partito. Gianfranco Fini, intervenendo alla trasmissione In mezz'ora di Lucia Annunziata, rivendica in toto la sua battaglia interna: "Non mi sono pentito di avere alzato il dito - dice - io rappresento la destra moderna, che non ha la bava alla bocca e dialoga con gli avversari". Poi respinge al mittente l'idea di elezioni anticipate: chi ne parla è "irresponsabile", perché andando al voto "si esporrebbe l'Italia a un rischio enorme".

“Insegniamo ai giovani la Resistenza”

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De Luca vuole il Pd “catalano”

"Decidiamo qui in autonomia, senza aspettare i leader da Roma"

Un partito “catalano” con forte autonomia programmatica sul territorio, sganciato dai gruppi dirigenti nazionali. E questa la ricetta di Vincenzo De Luca, capo dell’opposizione di centrosinistra in consiglio regionale, per rilanciare il Pd in Campania. La proposta è stata lanciata a Caserta proprio nel giorno, 25 aprile, in cui si celebra la Resistenza. «Non voglio più aspettare le decisioni di Bersani, D’Alema o Veltroni. Saremo noi, d’ora in poi, a decidere il da farsi. E se loro vogliono, ci corrono dietro da Roma, altrimenti andiamo per la nostra strada». Messaggio forte e chiaro, applauditissimo nella sala stracolma di militanti del Pd. De Luca ha parlato di un partito nazionale a pezzi, autoreferenziale e incapace di dialogare con la gente. «Il comitato nazionale è stato più drammatico di quanto non abbia saputo esprimere Bersani. Il Pd è ridotto ad un partito regionale, cancellato in tutto il nord. E questo consoliderà equilibri di potere — è stato il ragionamento di De Luca— le cui conseguenze si faranno sentire nei prossimi quindici anni. Siamo fuori dal senso comune della gente. È talmente bassa la credibilità del gruppo dirigente che nessuno ci ascolta. Da quindici anni ci sono 40 dirigenti che girano di qua e di là, ma sono sempre gli stessi. Parlano un linguaggio che è sconosciuto al 90% della popolazione italiana. E non possiamo nemmeno più vantarci di avere dalla nostra “la buona amministrazione”. Abbiamo perso il comune di Bologna perché al sindaco piaceva “il pelo”. Questa è la verità». Ma è sul piano regionale che De Luca lancia la sua sfida. «Diciamocela tutta: Abbiamo perso perché abbiamo pagato il fallimento drammatico del governo regionale in questi dieci anni. Se c’è chi pensa che dopo le elezioni si ritorna al passato e si comincia di nuovo la quadriglia, ha sbagliato di grosso. Perché ora si volta pagina e si cambia tutto. Avrebbero solo dovuto chiedere scusa ai cittadini della Campania per i disastri combinati» (di Raffaele Sardo da la Repubblica Napoli)

Piazza Casale, lavori troppo lenti: protestano i commercianti

La replica dell’assessore Tito: si preoccupino del degrado di cui sono responsabili le passate amministrazioni

Meta
- Non accenna a scemare la polemica sui lavori di restyling di piazza Casale che ormai si protraggono dallo scorso novembre. Nelle passate settimane, molti residenti e commercianti avevano lamentato la durata eccessiva e le modalità di realizzazione dell’intervento colpevoli di aver messo in ginocchio gli esercizi commerciali e compromesso irrimediabilmente la vivibilità della zona. Adesso, a gettare benzina sul fuoco è Domenico Di Prisco, vice-presidente di Vivimeta, il gruppo civico, presieduto da Teodoro Anastasio, che tra i vari obiettivi persegue anche quello di sollecitare l’amministrazione comunale affinché garantisca un livello adeguato di vivibilità ai cittadini metesi. «I commercianti che continuano a lamentare la durata eccessiva dei lavori – dice Di Prisco – sono gli stessi che hanno più volte sollecitato l’interruzione dell’intervento, prima in concomitanza delle festività natalizie e poi in occasione della Settimana Santa: le proteste per la durata eccessiva del restyling, perciò, mi sembrano assolutamente fuori luogo». E non finisce qui: secondo Di Prisco, infatti, «è ridicolo pensare che i lavori possano ridurre il volume di affari degli esercizi commerciali insediati nella piazza e nelle strade limitrofe: il restyling della zona non potrà che vivacizzare l’intera area, migliorando la qualità della vita dei cittadini e favorendo di conseguenza gli stessi commercianti, che ne riceveranno un importante ritorno in termini economici». Intanto, nella polemica interviene anche Giuseppe Tito, assessore al Corso pubblico e principale promotore dell’intervento di restyling di piazza Casale: «Piuttosto che lamentarsi – dice - i commercianti e i residenti dovrebbero riflettere sull’incuria e sul degrado in cui la zona è piombata nel corso degli ultimi vent’anni a causa dell’inerzia delle amministrazioni». Infine, una considerazione sulla fontana in via di realizzazione che i commercianti hanno già duramente criticato nel timore che essa possa sottrarre spazio per la sosta delle automobili, incidendo così negativamente sulle loro attività. (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

Una promozione europea per Punta Campanella

Massa Lubrense - Arriva un nuovo riconoscimento internazionale al lavoro svolto dal Consorzio del Parco marino di Punta Campanella: dopo la Bandiera blu della FEE per gli anni 2008 e 2009 al comune di Massa Lubrense, l’unico in provincia di Napoli, arriva infatti per l’ente gestore dell’area marina protetta della Costiera la promozione a far parte dell’ASPIM, il protocollo relativo all’elenco delle «Aree Specialmente Protette per la Biodiversità nel Mediterraneo». Messa sotto esame da una speciale commissione dell’Unione Europea istituita nel 1999 in seguito ad una convenzione del 1995 firmata a Barcellona, l’Area di Punta Campanella è stata, dal giugno scorso ai primi del 2010 analizzata da particolari studiosi dell’eco-sistema marino, i quali per diversi mesi hanno monitorato la salute dei fondali marini della zona da Marina di Puolo, al confine tra Massa Lubrense e Sorrento, alla Baia di Jeranto per il Golfo di Napoli, e poi fino agli isolotti de Li Galli, i mitici scogli delle Sirene, ed a Punta Germano, nel braccio di mare compreso tra Marina del Cantone, Sant’Agnello, Vico Equense e Positano, nel Golfo di Salerno. In particolare, attraverso la compilazione di elenchi faunistici distinti per classi e gruppi di specie e la registrazione dei vegetali presenti nell’ambiente marino, è stato verificato il costante mantenimento d’un elevato grado di biodiversità ambientale. Infatti, secondo le specifiche competenze, una equipe di studiosi ha campionato, raccolto e classificato gli animali ed i vegetali presenti nell’area con i risultati delle indagini e delle analisi. E i risultati, come affermano il direttore del parco Antonino Miccio e Raffaele Di Palma di Legambiente, sono stati più che lusinghieri tanto che Punta Campanella è stata riconosciuta come «area Aspim», una sigla internazionale per la tutela delle acque marine che in Italia annovera pochi altri parchi marini tra i quali, Miramare a Trieste e Portofino a Genova. «Questo pregevole risultato conferma l’ottimo lavoro svolto dal consorzio di gestione del Parco marino – dichiara il presidente Davide Gargiulo -. Speriamo che quest’ennesimo riconoscimento, che arriva dopo le due Bandiere Blu conseguite negli scorsi anni, serva a placare inutili e strumentali polemiche intorno all’Area di Punta Campanella che è, invece, sempre molto apprezzata per le sue qualità ambientali e progettuali dagli organismi internazionali. Continueremo a lavorare in sinergia con altri enti per raggiungere risultati ancora più importanti». (Gennaro Pappalardo il Mattino)

domenica 25 aprile 2010

Agente-rapinatore, domani interrogatorio dal gip

Piano di Sorrento - Un farmacista coraggioso. Si è messo alle calcagna del poliziotto penitenziario in veste di rapinatore e l’ha seguito per circa 500 metri. Fino a quando l’intervento della polizia non lo ha tolto da una situazione pericolosa. Probabilmente Ciro Arpino, che si era trattenuto pochi secondi davanti alla cassa di fronte a lui, non l’aveva riconosciuto pur girandosi dietro mentre scappava a piedi. E così il colpo è fallito e l’ispettore si trova nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, dove domani risponderà al magistrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia. La sorpresa l’altro ieri pomeriggio è stata più che grande: il rapinatore appena bloccato era un ispettore della polizia penitenziaria, in servizio al carcere di Secondigliano. Un insospettabile che tre poliziotti del commissariato di Sorrento (diretto dal vice questore Antonio Galante) avevano inseguito a piedi intervenendo sulla base di una segnalazione in strada. E ora Arpino, 52enne originario di Vico Equense ma residente a Piano di Sorrento, si trova dietro le sbarre per la prima volta nella sua vita nello scomodo ruolo di detenuto. Naturalmente deve essere considerato innocente fino a un’eventuale condanna definitiva. Ecco la ricostruzione dei fatti, così come sono stati esposti dalla polizia. Poco prima delle 17 di ieri il dirigente del commissariato di Sorrento, un ispettore e un sovrintendente mentre percorrevano via Cassano nel comune di Piano di Sorrento, di ritorno da una lezione sulla legalità tenutasi nella scuola media “Amalfi”nella cittadina, sono stati avvicinati da un automobilista che segnalava che a poco distanza c’erano degli uomini che inseguivano a piedi un fuggitivo. Ovviamente i poliziotti si sono messi subito in moto e sono intervenuti, in piazza Madonna di Roselle sempre a Piano, dove due dipendenti di una farmacia hanno indicato il loro titolare che seguiva a distanza il rapinatore. Il dottor Galante e i suoi collaboratori hanno raggiunto il fuggitivo e lo hanno bloccato. Perquisendolo immediatamente, hanno scoperto che nelle tasche del giubbotto aveva il berretto nero di lana e gli occhiali da sole utilizzati per camuffarsi e 120 euro appena rapinati. (Luigi Sannino il Giornale di Napoli)

Carloni: Ho visitato senza preavviso Opg di Aversa

La senatrice del Pd, Anna Maria Carloni, ha visitato, senza preavviso, l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, sotto i riflettori nei giorni scorsi per la denuncia del Consiglio D’Europa. “Mi sono presentata all’Opg senza preavviso e ho chiesto di visitare la struttura e di incontrare la Direttrice e gli operatori. Ho potuto constatare – racconta Carloni – che non ci sono più, come aveva dichiarato la direttrice Carlotta Giaquinto, i letti di contenimento. Tuttavia ciò non risolve i drammatici problemi peculiari di una struttura come l’Opg del tutto inadeguata a curare persone malate. Perché – spiega la senatrice del Pd e membro della delegazione italiana al Consiglio d’Europa – se è vero che non c’è più nessuno che viene legato ai letti, per gli internati, che sono rinchiusi in ospedale per una valutazione di pericolosità sociale e possono uscire definitivamente solo su decisione del giudice, sentito il parere dei medici, ci sono 4 stanze di isolamento nelle quali sono sedati. Quindi, nonostante abbia potuto constatare che gli internati si fidano degli educatori e della direttrice e hanno con loro un rapporto positivo, il problema si ripresenta in forme diverse, anzi le loro condizioni di salute mentale, con il sovraffollamento tipico delle carceri e in assenza di adeguato personale medico e socio assistenziale, si aggravano perdendo qualsiasi possibilità di recupero”. L’Ospedale Psichiatrico di Aversa ha attualmente 320 internati, di cui due terzi sono definitivi e gli altri provvisori. “Dei 200 definitivi – continua Carloni - ben 80 sono stati valutati dall’equipe dell’Opg non più socialmente pericolosi e quindi in grado di poter sperimentare un percorso in strutture alternative previste dal Dipartimento di Salute mentale, così come d’altronde è scritto nell’allegato C della delibera del Dpcm del 1 aprile 2008 che trasferisce alle Regioni la sanità. Ciò non accade. Tanti internati sperano di poter uscire ma, di proroga in proroga, accade che una volta entrati ad Aversa poi di fatto non si esce più. Non a caso, durante la visita, alcuni di essi mi hanno avvicinata per dirmi tutta la loro sofferenza e la volontà di voler uscire perché, anche dopo la visita, mi è chiaro che gli Opg sono l’ultimo baluardo dei manicomi, aboliti con la legge Basaglia, e vanno superati”. “La Direttrice – spiega Carloni - mi ha ricordato che il Dpcm del 2008 prevedeva tre fasi: la deflazione, la regionalizzazione con macroaree e, infine, la chiusura degli Opg. In realtà – continua la senatrice del Pd – questo processo non è si è mai realizzato. C’è bisogno immediatamente di rafforzare il personale sociosanitario e affrontare tutte quelle carenze strutturali che sono presenti anche nelle carceri. Ma soprattutto – conclude la senatrice Carloni – bisogna procedere concretamente alla chiusura e al superamento degli Opg. Occorrerebbe anzi ragionare su microstrutture regionali, sostenute con personale qualificato, nelle quali finalmente il malato possa sperimentare un percorso valido di recupero ”.

Scuola, sospesi i lavori alla “G. Pascoli”

Vico Equense - Con delibera n° 51 del 9 aprile scorso, l’amministrazione comunale ha rescisso il contratto con l’impresa “Edil G.P.M. srl”, avente ad oggetto il primo lotto dei lavori di ristrutturazione, completamento e messa a norma del plesso scolastico in Via Sconduci. Le motivazioni espresse nell’atto di Giunta parlano di incompatibilità con le “opzioni politiche programmatiche”. La realizzazione del primo lotto, avrebbe creato seri disservizi alle attività didattiche e, al tempo stesso, non sarebbe stato sufficiente ad ovviare alle evidenti carenze dell’edificio scolastico.

Bilancio di previsione 2010

Vico Equense - La nuova seduta del consiglio comunale, per l’approvazione del bilancio di previsione 2010, è prevista per il 3 maggio. Il documento contabile contiene le previsioni di entrata e di spesa relative all'anno di riferimento, è lo strumento di programmazione delle attività del Comune.

Bilancio del Comune di Vico Equense

ENTRATE

SPESE

Il Revisore dei conti

Vico Equense - Tra i punti all’odg del Consiglio Comunale del 3 maggio prossimo vi è la nomina di un revisore dei conti. La normativa vigente individua nel Consiglio Comunale l’organo deputato alla nomina dei componenti del Collegio dei revisori. Si tratta di una stranezza, per non dire di un’anomalia, della legge in quanto si consente al controllato di nominare il proprio controllore. Una buona consuetudine del passato ha comunque fatto sì che l’opposizione esprimesse un nome da inserire nel suddetto collegio. Infatti, le minoranze sono alla ricerca del professionista unitario. Il metodo è sempre lo stesso: riempire la singola “casella” usando il manuale politico "Cencelli". La politica sopra ogni cosa. Nel bene e nel male…

Buon 25 aprile

Politica sociale mobilitazione contro il razzismo

Piano di Sorrento - Costiera ancora mobilitata contro il razzismo dopo il grave episodio di intolleranza verificatosi nel pomeriggio di Pasqua in piazza Cota, dove un uomo ha insultato e tentato di picchiare un ragazzino di colore che aveva litigato con il figlio mentre giocavano nelle strade del centro cittadino. Gennaro Izzo, responsabile dell’ufficio del Piano sociale di zona dell’ambito territoriale Napoli 13, si dice convinto dell’opportunità di un impegno maggiore da parte delle istituzioni e delle associazioni presenti sul territorio nella promozione di un cambiamento culturale: «È necessario un deciso rilancio delle campagne di sensibilizzazione – dice Izzo - e di tutte quelle misure finalizzate a informare e a spingere la popolazione della penisola sorrentina ad un confronto pacato tra persone, culture e valori diversi». Un proposito che si scontra, tuttavia, con una grave scarsità di risorse economiche e umane, oltre che con le profonde resistenze culturali e i pregiudizi che ancora infestano la costiera. Gli operatori del Piano sociale di zona, comunque, non sembrano scoraggiarsi. E anzi, rilanciano: «Nei prossimi giorni – annuncia Gennaro Izzo – avvieremo un percorso di mediazione culturale tra i protagonisti della vicenda di piazza Cota, coinvolgendo i ragazzini e gli adulti interessati affinché possano confrontarsi serenamente su quanto accaduto». Gli operatori del Piano sociale di zona, inoltre, hanno deciso di attivarsi anche per verificare la disponibilità della famiglia del bambino offeso di rimettere la querela sporta contro l’aggressore, per risolvere amichevolmente la questione ed evitare che quest’ultima sfoci in un processo penale. Ma non finisce qui: «Nei nostri programmi figura anche una serie di iniziative di condanna del razzismo e di ogni altra forma di intolleranza – conclude Izzo –, che abbiamo intenzione di avviare in tutte le scuole della costiera, a cominciare da quelle frequentate dai minori coinvolti nella vicenda». Intanto, si mobilita anche l’associazione Pro Loco Terra delle Sirene che, per bocca del suo presidente Domenico Cinque, annuncia: «Abbiamo già provveduto ad avviare una raccolta di firme con l’obiettivo di organizzare una grande manifestazione di piazza per condannare ogni forma di razzismo e di intolleranza: così dimostreremo che quello di Pasqua è un episodio grave ma isolato e che la nostra comunità è aperta a valori imprescindibili di interculturalità e solidarietà sociale». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

Giuseppe Stinga: "Varato il primo provvedimento per decongestionare il traffico"

Sorrento - Lunedì 26 aprile entrerà in vigore l'ordinanza numero 158 del 9 aprile 2010, varata dal sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo, e firmata dal comandante della polizia municipale, Antonio Marcia, che abolisce le aree di sosta e fermata degli autobus turistici per le operazioni di carico e scarico dei passeggeri, attualmente presenti in Corso Italia, nel tratto compreso tra piazza Angelina Lauro e l'ufficio postale, e in viale Caruso, nell'area di stazionamento dei taxi. La nuova area adibita a "meeting point" per gli autobus turistici sarà il parcheggio "Achille Lauro" di via Correale. L'ordinanza prevede inoltre che a partire dalla stessa data, nell'area antistante l'ufficio postale, sarà istituita un'area di sosta a pagamento, con strisce blu, per le autovetture e i ciclomotori a tre e quattro ruote. "Si tratta di un primo provvedimento per decongestionare il traffico nel centro cittadino - spiega il vice sindaco con delega alla Mobilità, Giuseppe Stinga -. La sua entrata in vigore, inizialmente prevista per venerdì 23 aprile, è stata differita a lunedì dal comandante Marcia per farla coincidere con l'istituzione di un servizio di trasporto dei passeggeri all'area portuale di Marina Piccola, con partenza di bus navetta da viale Caruso, e per informare gli operatori turistici del contenuto dell'ordinanza".

sabato 24 aprile 2010

Bassolino sfida governo e De Luca “Così si diffonde l’illegalità”

«Un condono edilizio dal governo amico, la maggioranza di centrodestra comincia proprio male». Dopo diciassette anni Antonio Bassolino torna all’opposizione e il suo primo intervento da ex presidente è proprio sull’annunciato decreto legge del governo che blocca le ruspe in Campania fino a130 giugno 2011. Un intervento contro il governo ma anche contro il capo dell’opposizione in Campania, Vincenzo De Luca, che da giorni si è dichiarato invece favorevole anche se con alcuni paletti precisi come l’esclusione delle aree dissestate e a rischio ambientale. Un decreto che, dunque, spinge Bassolino a lottare su due fronti. Da un lato il centrodestra, che del resto aveva promesso questo provvedimento in campagna elettorale e, dall’altro, il suo storico rivale interno al Partito democratico. Uno scontro che apre ufficialmente le ostilità sulla leadership del centrosinistra in Campania. «Sono sempre stato contrario ai condoni — accusa Bassolino — perché questo tipo di interventi fa capire ai cittadini che le leggi possono essere violate e perché, così, lo Stato assolve i loro comportamenti illegali. Sono atti che diffondono sempre più la cultura dell’illegalità». Concetto condiviso dal deputato Pd Eugenio Mazzarella: «Lo stop alle demolizioni è un favore all’illegalità». Sul piede di guerra Legambiente. «Abbiamo dato mandato ai nostri legali— annuncia il presidente regionale Michele Buonomo — di impugnare il decreto davanti alla Corte costituzionale. Bloccare le ruspe per legge quando per anni, tra il silenzio della politica, si è permesso di tutto è il segnale peggiore che si possa dare ai cittadini onesti. Un ennesimo favore alle betoniere dei clan». Legambiente cita alcune cifre dell’ultimo “Rapporto eco – mafia” dove la Campania è al primo posto nella classifica del cemento illegale con il 67% dei Comuni sciolti da11991 per abusivismo edilizio. Accuse anche dal verde Francesco Borrelli: «In pochi giorni gli ordinativi di cemento e materiali edili sono aumentati del venti per cento». Divisi De Luca e Bassolino. Divisi anche i sindaci. Ischia protesta, Torre del Greco approva. «Dal decreto —rivela Franco Regine, sindaco di Forio del Partito democratico — verrebbero esclusi proprio i casi che riguardano la nostra isola. L’ennesima discriminazione ai danni degli isolani rispetto al resto del territorio della Campania». Di altro avviso il torrese Ciro Borriello del Pdl che nei giorni scorsi aveva incontrato il sostituto procuratore generale presso la Corte di Appello di Napoli, Ugo Ricciardi, e aveva inviato un appello a Berlusconi. «Per me — commenta Borriello — è una grande soddisfazione perché la maggioranza degli ordini di abbattimento interessa le fasce deboli». Soddisfatta anche Mara Carfagna, ministro e consigliere regionale più votato, che su questo decreto aveva giocato buona parte della sua campagna elettorale: «Si avvia un percorso di legalità. Il governo non poteva assistere impassibile al fatto che, con gli abbattimenti, molte donne con bambini, anziani, addirittura disabili, tutti senza un’altra abitazione, venissero lasciati in mezzo a una strada». Linea condivisa dai dirigenti del Pdl. Per il segretario metropolitano Marcello Taglialatela «il decreto non è un nuovo condono ma, piuttosto, un intervento per restituire i diritti negati ai cittadini della nostra regione che furono penalizzati da leggi della giunta Bassolino». D’ accordo il segretario regionale Nicola Cosentino, sottosegretario all’Economia: «Abbiamo tenuto fede agli impegni presi con gli elettori. L’approvazione del decreto, che sospende per quattordici mesi le demolizioni delle abitazioni costruite entro il 31 marzo 2003 e destinate a prima casa, è il segnale che anche in Campania con Caldoro c’è il governo del fare». (di Ottavio Lucarelli da la Repubblica Napoli)

Capone e Apreda verso Udc. Che chiede 3 assessori

Provincia di Napoli - Da quattro a sei consiglieri per chiedere il terzo assessore. Questo potrebbe essere nelle prossime settimane il destino dell'Udc alla Provincia di Napoli, secondo indiscrezioni raccolte dal VELINO. I consiglieri Donato Capone, eletto nell'Udeur ma iscritto al gruppo misto nell'ambito della maggioranza di centrodestra, e Raffaele Apreda (foto) del Centro per la Libertà sarebbero orientati, infatti, al passaggio nelle fila dell'Unione di Centro. Nel partito guidato da Ciriaco De Mita a livello regionale, i due troverebbero la loro collocazione più idonea rispetto alle convinzioni politiche personali e avrebbero maggiore visibilità e agibilità politica. Ma, soprattutto, l'Udc sarebbe ancor più legittimato nei confronti del presidente Luigi Cesaro a chiedere un terzo assessorato oltre a Ferrara e Palumbo. Il gruppo si amplierebbe, infatti, il peso politico aumenterebbe fino a rappresentare quasi la metà del primo partito di maggioranza, il Pdl che ne vanta 13 di consiglieri. I cambi di casacca non avverrebbero, comunque, prima della composizione della giunta regionale da parte di Caldoro che in queste ore sta facendo i conti con l'Udc, le sue richieste in base ai consensi ottenuti soprattutto nei territori in provincia del capoluogo. (Il Velino/Il Velino Campania)

Fiorentino: “La città non mi ha tradito”

Sorrento - «La mia città non mi ha mai voltato le spalle: nella corsa al consiglio regionale ho ottenuto un ottimo risultato in costiera sorrentina». Risultato che non gli ha permesso, comunque, di proseguire la sua avventura politica a palazzo Santa Lucia. Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento dal 1993 al 1995 e per due mandati consecutivi nel decennio 2000-2010, rompe il silenzio che lo aveva accompagnato all’indomani della competizione che lo aveva visto candidato al Consiglio regionale per il Pdl. «Gli incalliti detrattori – sottolinea – parlano inopportunamente di tradimento dell’elettorato di Sorrento nei miei confronti. Non è così che stanno le cose. Considerando la modalità di voto, con la necessità di scrivere il cognome e il nome sulla scheda elettorale, sono molto soddisfatto del consenso accordatomi. Se si fosse votato mettendo una croce, avrei raccolto il doppio delle preferenze. Raffrontando, poi, i risultati ottenuti dai sindaci candidati al Consiglio regionale io godo di una delle percentuali più alte. Di certo, se dovessi tornare indietro non farei errori di inesperienza legata ad una tornata regionale: mi dedicherei di più a fare campagna elettorale sul mio territorio…». Fiorentino offre una chiave di lettura anche sull’esito delle elezioni comunali: «Chi parla di tradimento – prosegue l’ex primo cittadino di Sorrento – mente, sapendo di mentire. Non lo dico io, ma i fatti: la netta affermazione riportata dagli assessori uscenti della Giunta che presiedevo è la dimostrazione che l’elettorato non ha affatto giudicato male la mia amministrazione. Tutt’altro: l’ha premiata. Anche chi non è stato eletto in Consiglio comunale, è riuscito comunque ad aumentare, o addirittura a raddoppiare, le preferenze. Ovviamente questa considerazione non vuole in alcun modo sminuire gli eccezionali meriti del sindaco Cuomo, che ha condotto una campagna elettorale matura: ha mantenuto un profilo pacato, anche quando i toni iniziavano a diventare incandescenti. D’altronde, le sue qualità caratteriali e umane sono davvero uniche». E ora cosa farà Marco Fiorentino? «Ora – conclude - ho la possibilità di dedicarmi alla famiglia e alla cura degli interessi della mia azienda alberghiera. La politica? È una passione che non tradisco. Ma una delle regole della politica è anche il rispetto dei tempi. Questo è il tempo della riflessione e della pausa…». (Giuseppe Damiano il Mattino)

Collegamenti via ai lavori lungo la strada centro – collina

Vico Equense - Ripreso in questi giorni dopo la pausa invernale il programma di messa in sicurezza di via Raffaele Bosco, l’arteria lunga oltre venti chilometri che collega il centro urbano con la gran parte delle frazioni collinari. In azione a Moiano, la più popolosa frazione della zona alta, gli automezzi che stanno «scarnificando» la strada, rimuovendo il consunto manto di asfalto che sarà sostituito da un nuovo tappetino a elevato contenuto basaltico del tipo usato su percorsi molto trafficati. Entro giugno saranno poi effettuati numerosi lotti che dalla zona alta arriveranno al centro urbano lungo la direttiva Moiano-Vico mentre sul versante Moiano-Seiano in questa fase non sarà ripavimentato il tratto tra l’abitato di Fornacelli in quanto sullo stesso dovrà essere installata la rete della metanizzazione Da mesi su via Bosco, anche a causa di lavori per le condotte del gas e per quelli relativi alle fogne bianche in esecuzione in tratti di più ridotta lunghezza, sono posizionati segnali stradali (a Bonea addirittura uno striscione) che allertano gli automobilisti e gli scooteristi dello stato di dissesto dell’arteria. Su di essi senza mezzi termini si legge la scritta «strada dissestata» a conferma di uno stato di pericolosità notevole che si unisce alle già croniche carenze strutturali di un’arteria costruita a lotti oltre un secolo fa e progettata per sostenere ridotti volumi di traffico e non quelli attuali che interessano circa i due terzi della popolazione cittadina. A causa di buche e dossi, numerosi in questi ultimi mesi sono stati i danni ad autovetture e mezzi a due ruote con richieste di risarcimento danni». Per gran parte della popolazione vicana - dice il sindaco Gennaro Cinque - si tratta di avere ancora un po’ di pazienza poi restituiremo loro una strada più sicura e funzionale che non necessiterà in futuro di interventi nei sottoservizi, causa di frequenti lavori in corso, essendo in corso anche la predisposizione all’interramento delle linee elettriche e al posizionamento della linea Adsl, fattore di sviluppo quest’ultimo per la zona alta del Comune fortemente penalizzata da carenze nell’offerta telefonica». Attualmente il cantiere per la metanizzazione è in azione a Pietrapiano, mentre sono ancora da fissare le date di chiusura notturna della strada sia a Pietrapiano che a Bonea per la costruzione di due voluminosi pozzetti per la raccolta delle acque piovane che in presenza di forti precipitazioni costituiscono uno vero pericolo riversando su via Bosco dalle stradine circostante caratterizzate da forti pendenze. (Umberto Celentano il Mattino)

Pianta organica negli ospedali rischio assistenza

Sorrento - A rischio l’assistenza ai malati ricoverati presso gli ospedali della penisola sorrentina, strutture costantemente in affanno a causa della carenza di personale. Un problema che da anni continua ad attanagliare sia il presidio Santa Maria della Misericordia di Sorrento, che il De Luca e Rossano di Vico Equense ormai da anni e che nel tempo è diventata sempre più difficile a causa dei trasferimenti di personale per mobilità e pensionamenti. Tutte le unità operative sono costrette a fare i conti con l’emergenza legata all’organico insufficiente. I numeri sono chiari. Tra i due nosocomi mancano dodici medici. Si tratta di cinque rianimatori, due ortopedici, due radiologi, un chirurgo e due biologi. Camici bianchi che dovrebbero essere suddivisi tra entrambe le strutture sanitarie. Emergenza resa ancora più grave dal mancato rinnovo dei contratti con i medici esterni convenzionati. Con l’entrata in servizio della nuova Tac dell’ospedale di Sorrento inoltre, si verificheranno ulteriori problemi. L’apparecchiatura infatti, è previsto che possa essere utilizzata anche per l’attività ambulatoriale esterna, per cui necessiterebbe di ulteriore personale medico e tecnico per poter essere utilizzata appieno. Anche la situazione relativa agli infermieri, inoltre, non è migliore. Tra l’ospedale di Sorrento e quello di Vico Equense mancano 28 paramedici, numero destinato a lievitare fino alle 42 unità se non si provvede alla stabilizzazione dei precari, operazione che al momento non sembra essere in cantiere. Proprio ieri mattina, presso gli uffici del presidio di Sorrento, c’è stato un incontro per discutere della questione relativa alla carenza di personale tra il direttore sanitario, Nicola Vitiello, tutti i responsabili delle diverse unità operative dei due nosocomi e anche con i rappresentanti delle diverse sigle sindacali. Alla fine è stato predisposto un documento inoltrato ai dirigenti dell’Asl Napoli 3-sud e ai responsabili sanitari regionali. La missiva, oltre a porre l’accento sulle carenze di organico, evidenzia anche che con l’approssimarsi della stagione estiva e il conseguente aumento nel numero dei ricoveri legato alla presenza sul territorio di milioni di turisti, rischia di provocare il collasso delle strutture che potrebbero essere impossibilitate a offrire l’adeguata assistenza a tutti i degenti. In pratica si ipotizza l’interruzione del servizio o quantomeno una drastica riduzione delle attività rispetto a quanto dispone la legge regionale numero 16 del 2008 che disciplina proprio la razionalizzazione dell’offerta sanitaria in Campania. A dimostrazione dei problemi che vive la sanità pubblica in penisola sorrentina basti pensare che già tre anni fa è stato necessario provvedere all’accorpamento di alcuni reparti in entrambi gli ospedali presenti sul territorio, con conseguente riduzione dei posti letto disponibili. Alla base della decisione della dirigenza sanitaria vi era, allora come oggi, sempre la carenza di personale. Una situazione ancora in attesa di soluzione. Ma non è solo la mancanza di medici e infermieri a creare problemi. Nelle ultime settimane, in diversi momenti, si è reso necessario anche provvedere al ricovero di pazienti sulle barelle nei corridoi delle diverse unità operative. Situazione decisamente inusuale per i presidi della penisola sorrentina e legata soprattutto alla volontà dei degenti di rifiutare il trasferimento presso altre strutture sanitarie della regione. Un disagio per gli utenti che riguarda molte branchie della emdicina e quasi tutto gli ospedali della provincia a sud di Napoli. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)

Chicago Tribune: Springsteen ricorda la bisnonna emigrata da Vico Equense

Everyone knows he was born in the USA, but it was Bruce Springsteen's European immigrant roots - and his family's 110-year American dream - that were celebrated on Thursday. Accompanied by his proud mother and aunts - the women who "provided me with place" and "filled my family and all of my work with great meaning" - the rocker from New Jersey received an Ellis Island Family Heritage Award. The Statue of Liberty-Ellis Island Foundation, Inc. presents the award to immigrants or their descendants "who have made a major contribution to the American experience." Springsteen's maternal great-grandmother, Raffaela Zerilli, arrived at Ellis Island from Vico Equense, Italy, on Oct. 3, 1900, with five kids in tow. TRADUZIONE: Tutti sappiamo che è nato negli Usa, ma ad essere festeggiate giovedì scorso sono state le origini europee di Bruce Springsteen e le speranze della sua famiglia in America dal 1900. Accompagnato da sua madre, orgogliosissima, e dalla zia, “le donne che mi hanno cresciuto e che hanno dato senso a tutti i miei lavori”, il rocker del New Jersey ha ricevuto il premio Ellis Island Family Heritage, con qui la fondazione della “Statua della Libertà”, celebra tutti coloro che hanno contribuito a far crescere l'America. La bisnonna del Boss, Raffaela Zerilli, arrivo a Ellis Island da Vico Equense il 3 ottobre del 1900 con cinque figli al seguito. La storia di immigrazione del Boss è nota, come la sua sensibilità verso le minoranze e i ceti sociali più svantaggiati. Cìò che non era noto era che nelle vene del rocker più sanguigno d'America scorre sangue napoletano o, per meglio dire, della penisola sorrentina. A ricordare la storia di emigrazione della bisnonna di Springsteen è il Chicago Tribune che, nella sezione esteri, dedica un ampio articolo alla cerimonia tenutasi poche ore fa a New York e dove sono stati celebrati oltre al cantante anche il banchiere Peter G. Peterson, il presidente e amministratore delegato dell'Avon Andrea Jung, e la stella del basket Dikembe Mutombo. Tutte storie simili, fatte di addii, di partenze e di valige scarne e cariche di speranze. Tutte storie che raccontano dei pochi che hanno avuto grande successo, il Boss è il caso più eclatante, ma che fanno riflettere sul numero elevatissimo di persone che hanno contribuito a creare l'America di oggi. Un contributo, forse, dimenticato per troppo tempo e che solo ora sembra si stia radicando nella cultura e nella società Usa. Un tributo all'immigrazione “positiva”, che dovrebbe essere utile spunto di riflessione in tutti quei paesi oggi si ritrovano ad essere meta di immigrazione e non più solo patria di emigranti. Il Boss, comunque, ha voluto ricordare l'avventura affrontata dalla bisnonna in varie canzoni, proprio per tributarle quel coraggio e quella forza di volontà che si sono dimostrate determinanti per la sua stessa carriera. "I docked at Ellis Island in a city of light and spires," their famous descendant later wrote in his song "American Land," a story not unlike their own. They joined her husband, Raffaele, in Manhattan's West Village. One of those kids, Antonio, grew up and married Adela Sorrentino. Their youngest daughter, Adele, went on to marry Irish-American Douglas Springsteen. The Springsteens raised their three kids in New Jersey. One of them was a son. When Bruce was 16, his mom borrowed money to buy him a guitar — an event he later chronicled in a tender tribute, "The Wish." (“Sono approdato a Ellis Island, in una città di luci e guglie”, ha scritto il Boss in una delle sue canzoni più famosi “American Land”, una storia non tanto lontana da quella dei suoi parenti. Raffaela si uni con suo marito Raffaele nel West Village di Manhattan. Uno dei figli, Antonio, sposò Adele Sorrentino. La loro figlia più giovane, Adele, si sposò a sua volta con un cittadino americano di origine irlandese: Douglas Springsteen. Douglas e Adele crebbero i loro figli nel New Jersey e quando Bruce aveva 16 anni, la madre chiese un prestito per acquistargli una chitarra. Un evento centrale nella vita del Boss, a cui successivamente tributerà la canzone “The Wish” - Il desiderio). Oggi, che il Boss è uno degli artisti più noti del mondo, con all'attivo oltre 120 milioni di dischi venduti, Springsteen ricorda con sempre maggiore forza le sue origini di “immigrato”, seppur di terza generazione, tributando un gran numero di canzoni a chi continua a fare sacrifici immani per continuare a sognare e sperare in un futuro migliore. Adele Springsteen married into poverty and "held our family together under just great, great, great difficulty," said her son. "Thank you, Mom. I love you very much." (…). "These fabulous women, they are my living connection to my heritage, to Ellis Island," said Springsteen. "They have personified for me the tough optimism and the work ethic of first-generation-born American citizens," he added. "They lifted my spirit. I think they put the rock and roll in me" (Adele Springsteen si sposò in condizioni di estrema povertà – ha affermato con emozione il cantante parlando alla cerimonia di giovedì –, mantenendo unita la famiglia con grande, grandissima difficoltà. Grazie mamma, ti voglio tanto bene (…). Queste donne favolose (anche le zie e le nonne, ndt) sono la mia connessione vivente con la mia eredità, con Ellis Island. Loro hanno impersonificato per me il pensiero dell'ottimismo e il lavoro etico della prima generazione di figli di immigrati nati in America”). (Francesco Maria Cirillo Il Velino/Il Velino Campania)

Agente di polizia penitenziaria arrestato per rapina in farmacia

Meta - Un agente di polizia penitenziaria, Ciro Arpino, 52enne originario di Vico Equense, ieri pomeriggio è stato arrestato per il reato di rapina aggravata dai poliziotti del commissariato di Sorrento. Poco prima delle 17.00 di ieri, il dirigente del commissariato, Antonio Galante, ed altri due poliziotti, mentre percorrevano via Cassano, nel Comune Piano di Sorrento, di ritorno da una lezione sulla legalità tenutasi in una scuola media “Amalfi”, sono stati avvicinati da un automobilista che segnalava poco distante degli uomini inseguirne un altro. Prontamente i poliziotti sono intervenuti, in piazza Madonna di Roselle, due dipendenti della farmacia hanno indicato il farmacista mentre seguiva il rapinatore, descrivendolo dettagliatamente e precisando che l’uomo era armato di pistola. I poliziotti a questo punto hanno raggiunto il rapinatore ed in tutta sicurezza lo hanno bloccato. L’uomo nelle tasche del giubbino aveva il berretto nero di lana e gli occhiali da sole utilizzati per camuffarsi, i 120 euro che erano appena rapinati, nella tasca dei pantaloni il suo tesserino di riconoscimento quale ispettore della Polizia Penitenziaria e nella cintola dei pantaloni la pistola d’ordinanza Beretta 92fs con caricatore e cartucce. I poliziotti hanno accertato che poco prima il rapinatore aveva fatto irruzione all’interno della farmacia di Meta di Sorrento in Via Angelo Cosenza, minacciando il titolare ed i dipendenti con la pistola si è fatto consegnare quanto in cassa 120 euro. Le vittime hanno riconosciuto il rapinatore, che è stato dunque immediatamente rinchiuso nel carcere di Santa Maria Capua Vetere.

Pasticceria ed emozioni

Vico Equense - Weekend all'insegna di dolci «Emozioni di primavera», preziose ricette di prelibata pasticceria che saranno svelate da uno dei dieci componenti campani dell'Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani. L'appuntamento è per oggi con Gennaro Volpe alle Axidie di Seiano per conoscere i segreti per realizzare una bavarese al cioccolato bianco e la gelatina ai frutti di bosco, una crema leggera alla vaniglia. Le lezioni si articolano nell'arco dell'intera giornata (10-13 e 15-17) con pause caffè, degustazioni dei dolci preparati, brindisi con i vini Grotta del Sole e limoncello Villa Massa. A tutti gli iscritti sarà regalato un grembiule in silicone della Pavoni Italia, leader internazionale di stampi al silicone per dolci, e una confenzione di caffè Lavazza.

Biodiversità

L’evento, giunto alla terza edizione, è in programma a Pompei dal 23 al 25 aprile

Non solo degustazioni a Sapori & Saperi 2010, ma spazio anche agli approfondimenti sui temi d’attualità legati al mondo dell’alimentazione: domani, sabato 24 aprile alle ore 10, presso la sala conferenze “Marianna De Fusco” è previsto il convegno “Biomondo” che affronterà il tema della biodiversità sotto vari punti di vista, da quello alimentare a quello etico, da quello energetico a quello della territorialità. Le tematiche in esame saranno affrontate grazie all’apporto di esperti del settore, studiosi e docenti universitari provenienti dall’Università Federico II di Napoli, dalla Seconda Università di Napoli, dall’Università degli studi di Salerno, dall’Istituto per il Risparmio Energetico, dalle istituzioni (Regione Campania e Con.s.d.a.bi.) e dal mondo dell’impresa.
All’interno dello spazio fieristico, inoltre, presso lo stand dell’Arga Campania (l’associazione che riunisce i giornalisti specializzati nel settore agroalimentare) sarà possibile trovare libri e pubblicazioni specifiche interamente dedicate al mondo dell’enogastronomia, con ricette, recensioni su vini e prodotti tipici, consigli e itinerari di viaggio alla scoperta del gusto, in Campania e non solo. Tra gli stand, inoltre, prosegue il viaggio nel gusto con gli assaggi guidati di prodotti tipici, come formaggi, salumi, vini, liquori, pasta, oli, miele e dolci. Domani e domenica 25 aprile è prevista una degustazione di primi piatti, preparati dagli chef del Pompei Resort e realizzati rigorosamente e interamente con prodotti campani: dalla pasta di Gragnano, ai sughi preparati con pomodori San Marzano, all’olio della penisola sorrentina, dalla mozzarella di bufala campana, alle spezie degli orticoltori campani. “Sapori & Saperi” è la kermesse enogastronomica in programma fino al 25 aprile a Pompei, dove i sapori e le ricchezze della terra si sposano con i tesori della storia e della fede, in un viaggio affascinante tra i percorsi del gusto e della qualità.

Bassolino, addio alla Regione con promessa: «Vedrete, le belle stagioni ritorneranno»

Regione Campania - Non c’è emozione, né nostalgia. L’addio alla Regione di Antonio Bassolino non ricorda neanche lontanamente manzoniani saluti. Sarà che la caduta degli dèi preoccupa più i semidèi che gli dèi stessi. Bassolino, tanto per marcare il territorio, conclude il suo intervento con una frase che apre ai classici scenari per il dopo-Iervolino: «Come diciamo a Napoli, le belle stagioni possono ritornare». Pausa: «Magari con forze più fresche, ma io continuerò a lavorare per questo». Per l’ex governatore, il centrodestra campano è rappresentato dalla Provincia: «Qualcuno può occuparsi della Provincia? Fare un minimo di opposizione degna di questo nome? Dire come stanno veramente le cose?». Dal nuovo governo regionale pro-condoni e anti-San Carlo: «Vedrete che differenza c’è tra chi vuole condonare qualsiasi cosa, nelle zone più belle della nostra regione». E sul Massimo napoletano: «Una pupilla gloriosa. Noi seguiamo con attenzione la vicenda. Abbiamo investito 65 milioni di euro per il restauro più grande che sia stato mai realizzato. A questa città spetta un teatro di serie A». Ci sono quasi tutti i protagonisti dei sedici anni e mezzo (non si dica diciassette, per carità) bassoliniani. A cominciare da Mauro Calise, cappello a larghe tese calato sul viso, il suo portavoce che per la prima volta prende la parola, Mario Bologna, il direttore del Madre, Eduardo Cicelyn, il fidato Marino. Le giunte e gli assessori che si sono avvicendati, da Valiante, a Cascetta, ai fratelli Santangelo, Cundari, Nappi, Allodi, Forlenza, Marone, Cozzolino, Buffardi, Aita, Alois, Bocchino, Furfaro. Mancano gli ex, scontato. Mancano Angelo Montemarano e Isaia Sales. Il segretario del Pd, Enzo Amendola, passa e se ne va. C’è un fastidioso vociare durante gli interventi di Bologna e Valiante. Cala il silenzio quando parla «’o sindaco». Bassolino ripercorre politicamente i due mandati a Palazzo San Giacomo e i due a Santa Lucia: «Noi vincevamo quando altrove si perdeva. Poi si è scatenato un fuoco potente, avversario e amico. Un folle e suicida fuoco amico. Vi sarà tempo di una valutazione vera, ma basta con le campagne elettorali contro noi stessi come è avvenuto in questi anni. Discontinuità e cambiare tutto (slogan di Luigi Nicolais e Vincenzo De Luca, ndr) sono solo parole propagandistiche». Parla e parte dalla cultura. Classica e moderna, dal rovesciamento dello stereotipo Napoli, pizza e mandolino. Dal Pan e dal Madre. «Tutto questo lo sottolineo— spiega — perché questa visione colta si scontrerà con i condoni, con i tentativi di restaurazione e di ritorno a prima del ’93 che ci sono nel centrodestra e non solo». Poi il nuovo meridionalismo, il partito del Sud, la Lega. «Chi comanda oggi con Berlusconi — dice — è la Lega. Che è forte perché ha organizzato un partito sul territorio, con gli amministratori. Nella Lega sindaci e amministratori sono i benvenuti, non sono il nemico. Nel ’96, quando il Sud era virtuoso noi sindaci tentammo, ma non trovammo voce né una sponda in un nuovo partito. La Lega è forte perché ha un’identità, mentre la nostra identità non ha mai trovato un partito in cui crescere. Se il Pd e la sinistra vogliono uscire dalla crisi, devono ripartire dal basso». E ancora: «Dal Sud ci sono spinte e più la Lega cresce più aumenteranno queste spinte. Si parla di partito del Sud. Io non credo sia la strada giusta, ma tra il partito del Sud e l’attuale situazione c’è un mare da solcare. Non possiamo essere burocrati, dobbiamo essere curiosi. È tempo di rimboccarsi le maniche anche per me che ho vinto quattro volte e non ho mai dato lo sfizio al centrodestra di battermi». E conclude: «Lo dobbiamo fare nel modo giusto. Non dobbiamo invecchiare dentro, come Pietro Ingrao che continua a torturarmi. Ognuno di noi deve avere un ruolo. Io lo avrò con la mia fondazione. Perché siamo entrati a San Giacomo e Santa Lucia lindi e puliti e siamo usciti lindi e puliti». Nella sala della Stazione marittima c’è una sola sigla, Sudd. (di Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno)