martedì 20 aprile 2010
Della Rasa è incapace di intendere e di volere
Non era in grado di intendere e volere Andrea Della Rasa, il primo ufficiale di macchina della nave portacontainer "Paxi C" accusato di avere ucciso a coltellate, il 5 novembre 2008, il comandante della nave, Mario Castaldi, durante la navigazione al largo di Finisterre, in Spagna. L'uomo era afflitto da un "disturbo delirante in disturbo di personalità paranoide", dunque non sapeva quello che faceva e attualmente è da considerarsi una persona "socialmente pericolosa". Lo hanno stabilito i consulenti nominati dal gup del tribunale di Genova Vincenzo Papillo, Enzo Bosco e Rossana Rosso, per dirimere la questione tra la difesa (avvocati Paolo Costa e Vincenzo Lagomarsino) e la pubblica accusa (pm Sabrina Monteverde) che avevano presentato perizie psichiatriche di segno diametralmente opposto. La superperizia del gup da' ragione ai difensori che dall'inizio hanno sostenuto che il primo ufficiale e' gravemente malato e ha bisogno di cure. Giovedì a Genova si chiuderà l'udienza preliminare del processo a Della Rasa. I difensori con ogni probabilità chiederanno il rito abbreviato. La barbara uccisione del Comandante, originario di Piano di Sorrento, destò molto scalpore in città. Come tutti i marittimi anche Mario Castaldi quando non navigava alternava la pace casalinga ad intere giornate trascorse in compagnia di amici.
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