venerdì 2 settembre 2011

Manovre e manovratori economici

Il prof. Enzo Esposito in riferimento alla manovra economica del Governo, ci segnala una sua lettera pubblicata su un quotidiano nazionale, in margine alla vexata quaestio dell´utilizzo del cosiddetto tesoretto:

"Qualcuno dice che le tasse sono belle ed è vero ". Sono come il biglietto d´ingresso alla grande famiglia che è lo stato. Con esse si acquista il diritto di cittadinanza e con esso il diritto di usufruire dei servizi che esso organizza, di cura della salute, di protezione, di difesa. Purtroppo ci sono i portoghesi che usufruiscono dei diritti, viaggiano su questa specie di barcone che è l´Italia, occupano magari i posti migliori e non pagano il biglietto o fanno in modo di risparmiare usando trucchi. E non c´è un cane di controllore che controlli come dovrebbe, avendo tutti gli strumenti per farlo. Vuoi vedere che è d´accordo con i ladri?Il prestatore d´opera sa che oltre a pagare le tasse come tutti, deve anche pagare l´assicurazione per la pensione e per gli eventuali infortuni. incomincia ad avere qualche dubbio sulla bellezza di questi contributi quando viene a sapere certe cose e cioè: 1) che gli tolgono qualcosa dallo stipendio per darglielo quando andrà in pensione come trattamento di fine rapporto e che quel risparmio se lo tiene il datore di lavoro; è come un prestito obbligatorio senza interessi e senza neanche dirgli grazie; 2) che la trattenuta per la pensione va in un monte da cui si attingono le pensioni di chi non lavora più; il monte è sufficiente ma si fanno continue minacce di cambiare le regole per fare più soldi; 3) che la trattenuta per l´assicurazione infortuni è molto superiore alle previsione di spesa, tanto da costituire una riserva che va oltre quanto stabilito per legge; 4) che questo tesoro o tesoretto che dir si voglia non è usato per compensare il contributo degli agricoltori che pagano meno, hanno più infortuni e quindi ricevono di più (i soliti portoghesi) e neanche si pensa a restituirlo in qualche modo a quelli che pagano in più. per esempio, agli artigiani che se contraessero l´assicurazione con società private risparmierebbero bei soldi. Fior di economisti discute come usarlo, come se fosse roba loro. Infatti, dicono che il tesoretto è utile in questo periodo di crisi. il governo lo piazza nel suo bilancio per tappare buchi; dice che lo fa perché deve rientrare nei parametri di Maastricht; poi scoppia il terremoto all´aquila e decide che una parte del tesoretto serve per la ricostruzione ma chissà perché questa ricostruzione non si fa; finanzia con quel fondo una società privata come il san raphael di Milano e rifiuta di finanziare altre opere pubbliche di interesse generale come il polo pediatrico di acerra, che poteva costituire un polo di eccellenza per il mediterraneo. Vai a capire come stanno le cose. Il prestatore d´opera si sente a volte come un extracomunitario salito sul battello chiamato stato italiano zeppo di viaggiatori di frodo (i soli ad avere il salvagente), che nella tempesta rischia di affondare perché guidato da gente inesperta e poco raccomandabile. E si chiede: sono belle le tasse sempre e comunque? E quelli che riscuotono come sono? e noi che le paghiamo, chi siamo veramente?" (enzoesposito28@yahoo.it) 29 agosto 2011.

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