giovedì 12 giugno 2014

Ecomostro, il Tar insiste: va abbattuto

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Nessuno stop al provvedimento di demolizione dell’ecomostro di Alimuri emanato dal Comune di Vico Equense. Il Tar Campania ha rigettato la richiesta di sospensiva presentata dalla società Sica ed emetterà sentenza breve. «Ora il provvedimento è operativo ed eseguibile – spiega Antonio Elefante, assessore ai lavori pubblici del Comune di Vico Equense – E’ stata, inoltre, convocata per il 7 luglio la conferenza di servizi per l’approvazione del progetto definitivo di demolizione con l’assunzione di tutti i pareri ambientali e di sicurezza. Tra i vari enti, all’incontro parteciperanno, infatti, la Soprintendenza ai beni architettonici e paesaggistici, l’Anas, l’Autorità di bacino, la Capitaneria di porto, il Wwf. Lo step successivo sarà la gara per le operazioni di demolizione». Il manufatto che deturpa da 50 anni il paesaggio della costiera ha i giorni contati. Il progetto di abbattimento preparato dal Comune di Vico Equense richiede un costo complessivo di 530mila euro e prevede varie fasi. Prima di demolire l’area sarà necessario un intervento di bonifica del costone per contenere la caduta di massi durante le attività di cantiere. A supporto del progetto stilato sarà presentata, infatti, un’adeguata relazione geologica sullo stato dei luoghi; a fornirla sarà un tecnico, nominato dall’Amministrazione pochi giorni fa. Fase successiva sarà la demolizione attraverso l’utilizzo di specifici macchinari che prevedono manovre a distanza. In ultimo gli interventi di frantumazione dei resti, lo smaltimento dei materiali di risulta, la recinzione dell’area. «Alla conferenza abbiamo invitato anche il Wwf - aggiunge Antonio Elefante - per un parere relativo al ripristino dell’area. All’ecomostro di Alimuri restano pochi mesi di vita. Stiamo procedendo rapidamente. La legge dice che in presenza di un immobile in area di inedificabilità l’ente può provvedere direttamente alla sua demolizione: non abbiamo, dunque, avuto bisogno di “ordinarla” al privato. Pertanto l’iter è stato molto più veloce». Tutto procede secondo i piani.
 
Il Comune di Vico Equense qualche mese fa, infatti, aveva annunciato di aver finalmente trovato la strada giusta per arrivare all’abbattimento del manufatto ed ha cominciato a percorrerla senza freni. «Dopo un’accurata ricerca presso gli archivi della Soprintendenza – spiega il sindaco Gennaro Cinque – l’assessore Elefante ha trovato l’autorizzazione concessa all’epoca ai proprietari. L’ha confrontata con il rilievo effettuato sul luogo nel 2010 dai tecnici della Procura di Torre Annunziata ed è emerso che ci sono delle difformità e che pertanto l’immobile è del tutto illegittimo. Con questo nuovo presupposto è stato possibile seguire un percorso molto più veloce rispetto a quello che varie volte si è tentato di intraprendere». Una demolizione che, questa volta, non ha contropartite. «In passato si è parlato della costruzione di un albergo di pari cubatura – conclude il sindaco Gennaro Cinque – legato all’abbattimento. Oggi non è più così. Non siamo vincolati a dover costruire altrove né a cercare altri tipi di accordi con i proprietari. Il presupposto di base è cambiato: il manufatto è illegittimo e pertanto può essere abbattuto».

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