di Padre Gian Franco Scarpitta
Vico Eqeunse - Sebbene altri abbiano egregiamente già provveduto a rendere partecipe la popolazione vicana di siffatto evento, anche a me sovviene rivolgere a tutti il caloroso invito a prendere parte alla manifestazione de “Le Pacchianelle”, che come tutti gli anni, il 6 Gennaio allieterà le nostre strade cittadine con la suggestiva sfilata di personaggi presepiali in stile ‘700 napoletano.
Anche se ormai risiedo in provincia di Napoli da diversi anni, non sono originario di queste parti; non ho ancora ben assimilato tradizioni, usi, costumi propri della Penisola Sorrentina e delle zone antistanti, tuttavia nelle Pacchianelle ho potuto individuare l’insieme dei valori e dei sentimenti di tutto il popolo di Vico Equense, che viene rappresentato con particolare caricatura umana nell’identità di ciascuno dei figuranti e soprattutto nell’attitudine di queste “contadine e contadinelle” che, con eleganza mista a determinazione, recano doni a Gesù Bambino durante la sfilata presepiale. La presenza di semplici persone che recano doni al Divino Fanciullo mentre procede il corteo del presepe itinerante, e che come tradizione radicata esprimono anche un atto di grande devozione al Convento di San Vito a cui ogni oggetto viene destinato, è espressione dello zelo e dell’abnegazione con cui ogni vicano si industria per dare il meglio di se stesso alla propria terra nel suo lavoro quotidiano.
Pastori, contadini, pescatori, allevatori sono tutti il riflesso dei valori di impegno e di edificazione che si fomentano in questa striscia di terra che intercorre fra il mare e i monti e racchiudono sentimenti e prospettive di un popolo che lotta per la vita ma che allo stesso tempo comunica gioia e speranza mostrando la sua capacità di produrre e di donare.
Il tutto ovviamente non senza che risalti il vero protagonista di questo avvenimento: il Dio Bambino rappresentato giacente nel tronetto appositamente ammannito. Come già a Betlemme migliaia di anni or sono, anche adesso, silente e concentrato nella sua culla, continua ad affascinare e a raccogliere attorno a sé tantissima gente, non importa di quale cultura o estrazione sociale. Tutti quanti ci concentriamo su di lui, che viene condotto a braccio da un gruppo di pescatori, accompagnato da contadini e pastori e salutato dalle transenne sia da nobili che da proletari. E tutti quanti ci ritroviamo in coloro che a lui recano doni, per l’appunto espressione della nostra pietà e della nostra cultura di zelanti cittadini di un popolo attento e impegnato. E’ al Verbo della Vita che dobbiamo adesso il prodigio di poter esprimere la nostra vita di tutti i giorni in una sfilata che corona il tempo di Natale con tanto colore e tanto folklore. E’ a lui che consacriamo la nostra gioia, il dolore, i patimenti e le prospettive di cittadini vicani
Siamo tutti invitati allora a prendere parte a questo grande evento che ci viene riproposto tutti gli anni con consolidato entusiasmo e per il quale personalmente sono in dovere di ringraziare quanti, in un modo o nell’altro, ne consentono la realizzazione, in primo luogo il Comune di Vico Equense, che non ci fa mai mancare il suo appoggio e il suo sostegno, la Fondazione del Banco di Napoli per il suo prezioso contributo, l’Azienda Turismo e in particolar modo tutti i collaboratori e i membri dell’Associazione Amici delle Pacchianelle, che si adoperano con grande impegno e senso di responsabilità affinchè ogni particolare venga accuratamente messo in atto.
Arrivederci al 6 Gennaio ore 15.00.
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