Due appuntamenti per celebrarne la figura e l'opera. A lui sarà intitolata la piazzetta di Casarlano
Sorrento - Venne eletto l'1 dicembre 1946, primo sindaco dopo la parentesi fascista e del Comune unico della "Grande Sorrento". Ora l'amministrazione comunale, su proposta del Rotary Club di Sorrento, intitolerà il piazzale di Casarlano ad Agostino Schisano, dedicandogli una due giorni di commemorazioni. Si parte venerdì 5 aprile, alle ore 18, presso la sala consiliare del Palazzo Comunale con un incontro aperto dai saluti del sindaco Massimo Coppola, del presidente del Rotary Club Sorrento, Alfredo Ciccodicola e del past president, Paolo De Gennaro. Seguiranno gli interventi di Massimo Berti e Alessandra Schisano, nipoti di Agostino Schisano, Donato Sarno, dirigente del V Dipartimento del Comune di Sorrento, e Rossella Di Leva, consigliere comunale, moderati dal giornalista Antonino Siniscalchi. Il giorno seguente, alle ore 11, la cerimonia di intitolazione del largo belvedere di Casarlano. Nato a Sorrento nel 1900, Agostino Schisano fu un apprezzato medico, tanto da raggiungere l’incarico di primario di chirurgia presso l’Ospedale Dei Pellegrini di Napoli. Durante il suoi due mandati, durati fino al 1958, venne inaugurata la stazione della Circumvesuviana, alla presenza del presidente del Consiglio dei ministri, Alcide De Gasperi, e furono realizzate numerose opere pubbliche, tra le quali strade interne e di collegamento. In particolare fu inaugurata, nel 1955, la strada tra i Colli di San Pietro e Sant’Agata sui due Golfi, denominata via Nastro Azzurro, ancora oggi arteria fondamentale per la mobilità della costiera sorrentina e parte della statale 145 Sorrentina. Si impegnò, anche attraverso il governo centrale, nella realizzazione di edifici scolastici e dell’acquedotto. Agostino Schisano viene ricordato anche per il primo rapporto di scambio interculturale in Campania sottoscritto nel lontano 1956 con l’allora sindaco della città francese di Saint Germain en Laye, piccolo centro che sorge alle porte di Parigi. Madrina della cerimonia fu Sophia Loren.
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