domenica 14 luglio 2024

La giunta ancora in alto mare Lattari, scontro sul presidente

di Fiorangela d'Amora - Il Mattino

Castellammare di Stabia - Proclamazione degli eletti, giunta tecnica e non più politica, nuovo presidente del Parco dei Monti Lattari. Nelle ultime ore il sindaco Luigi Vicinanza è impegnato e attaccato su più fronti anche dalla sua stessa maggioranza. Inizia in salita per il neo primo cittadino che ha trascorso il fine settimana meditando sui nomi dei suoi assessori. Le indicazioni politiche hanno deluso, spesso non si è andati oltre il proprio naso, altre non hanno unito lasciando inalterate le correnti e le divisioni e così se le consultazioni sono interrotte, non può dirsi per le telefonate fatte dal primo cittadino a diversi professionisti stabiesi. Sondare la disponibilità della preside Fabiola Toricco, del professore universitario Giovani Talarico (esperto di acque), è il segnale chiaro del cambio di rotta intrapreso da Vicinanza che ricorda, a chi lo incalza sui ritardi, che appena venerdì è avvenuta la proclamazione degli eletti. 

LA NOMINA 

E in effetti proprio dai suoi consiglieri arriva la prima stoccata, una richiesta chiara di intervento per una decisione che riguarda il territorio ma presa nelle stanze della Regione. È il caso della nomina dell'imprenditore Enzo Peluso nuovo presidente del Parco regionale dei Monti Lattari. Se il suo predecessore, Tristano dello Joio, poteva vantare natali stabiesi e competenze nel settore, lo stesso non può dirsi per Peluso che arriva da Palma Campania dove svolge la professione di assicuratore.

 

La delibera della giunta regionale che ha ratificato la nomina ha aperto la strada a dubbi e polemiche, in primis del consigliere di maggioranza Maurizio Apuzzo che ha scritto una lettera aperta al sindaco. «Non abbiamo niente contro la persona - spiega l'esponente di Base Popolare Democratici Progressisti - ma ad una prima lettura della notizia abbiamo pensato che la stampa, per errore, avesse confuso i parchi. La scelta fatta, infatti, appare, a nostro giudizio, come l'ennesimo e gratuito sgarbo nei confronti di un vasto territorio che ha competenze ed energie alle quali era doveroso far riferimento per svolgere questo compito decisivo e delicato per la tutela, la messa in sicurezza il rilancio della montagna e lo sviluppo di diverse attività, non ultime quelle legate al turismo». 

LA POLEMICA 

Una nomina che prolunga la campagna elettorale in vista delle regionali del 2025, e che apre dubbi e riflessioni secondo i rappresentanti della lista ispirata dall'ex sindaco Salvatore Vozza. «Ci domandiamo se la scelta fatta dal presidente De Luca sia sostenuta da particolari competenze o esperienze, su quali criteri è stata fatta. Hanno coinvolto e consultato i sindaci? Il sindaco non pensa che sarebbe giusto e utile, anche insieme agli altri sindaci, rappresentare i limiti di questa decisione assunta dalla Regione insieme alla richiesta di una correzione? Lei stesso durante la proclamazione ha ribadito la necessità che si porti rispetto alla città». Contraria alla nomina di Peluso anche l'associazione Agorà. «Il presidente della Regione ha trasformato ancora una volta Castellammare in una boutique dove andare a spendere a costo zero per fare omaggi graditi ai suoi seguaci. E domandiamo al Pd, che sembra abbia rinunciato in modo indecoroso quale forza politica che tanto consenso ha riscosso in città, al ruolo di guida della coalizione di centrosinistra e di difensore delle prerogative politiche della Grande Stabia, che fine abbia fatto la verve di alcuni suoi esponenti che ambivano al ruolo di primo cittadino sfidando i vari potentati che da sempre condizionano le scelte politiche cittadine». E sempre sulla nomina di Peluso si scaglia anche la minoranza. «Mi chiedo quali competenze e soprattutto quali conoscenze avrà del nostro territorio Peluso - scrive Antonio Alfano di Stabia al Centro -. Un altro debito elettorale che il presidente De Luca paga a discapito degli interessi locali».

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