mercoledì 10 dicembre 2025

Voucher Cloud e Cybersecurity: Vico Equense rischia l'ennesima esclusione

L'accusa del PD: "Danno e beffa, colpa dell'operatore unico non accreditato" 

Vico Equense - Si riaccende la polemica a Vico Equense sull'accesso ai fondi governativi per l'innovazione digitale. Il recente lancio del voucher per Partite IVA e imprese da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), volto a incentivare l'adozione di servizi cloud e la cybersecurity, rischia di trasformarsi nell'ennesima occasione mancata per il tessuto imprenditoriale locale. Il timore, sollevato con forza dal circolo locale del Partito Democratico, è che si ripeta lo scenario già visto in passato con i voucher per la connettività in fibra ottica: Vico Equense unico comune d'Italia tagliato fuori dai benefici. La radice del problema, secondo il PD, rimane invariata. Negli anni scorsi, famiglie e imprese vicane non hanno potuto beneficiare degli incentivi statali a causa di un ostacolo burocratico-gestionale specifico: l'unico operatore di rete in fibra presente sul territorio non risulterebbe accreditato presso Infratel Italia (società pubblica del ministero delle imprese e made in Italy), poiché non soddisferebbe i requisiti tecnici, economici e di idoneità professionale richiesti. Una situazione che ha generato, nelle parole del PD, un doppio disagio: oltre al "danno" di dover sottostare a tariffe di mercato più alte in assenza di concorrenza, si aggiunge la "beffa" della totale esclusione dagli incentivi pubblici destinati proprio a superare il digital divide.

 

Ora, con i nuovi fondi destinati a cloud e sicurezza informatica, il copione potrebbe ripetersi. La possibilità per le imprese di Vico Equense di accedere a queste risorse dipende ancora una volta dall'accreditamento degli operatori e dalla compatibilità delle infrastrutture esistenti con i bandi ministeriali gestiti tramite Infratel. Il circolo del PD lancia quindi l'allarme alle istituzioni locali e nazionali: "È inaccettabile che la nostra città rimanga indietro sull'innovazione per un problema di accreditamento di un singolo gestore." La vicenda mette in luce le criticità di un sistema che, pur volendo incentivare la modernizzazione digitale dell'intero Paese, si scontra con specificità locali che rischiano di creare cittadini e imprese di serie A e di serie B. La palla passa ora agli enti competenti per assicurare che anche Vico Equense possa beneficiare delle opportunità offerte dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dai fondi ministeriali.

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