di Fiorangela d'Amora ad Il Mattino
Sant'Antonio Abate - «Identificheremo le targhe dei motorini e delle auto coinvolte, non tollereremo il protrarsi di comportamenti irresponsabili». Il sindaco gentile di Sant'Antonio Abate, Ilaria Abagnale veste i panni dello sceriffo e ammonisce pubblicamente i giovani che da qualche tempo hanno reso il nuovo Parco Urbano che si trova nell'area Con.San, un circuito per gare di moto e auto fino a tarda notte. Il lungo vialone che costeggia lo spazio pubblico di recente inaugurato è anche un centro abitato, un quartiere popolare che di notte si trasforma in un circuito illegale. Sindaco hanno perso la tranquillità i suoi concittadini? «Purtroppo assistiamo a comportamenti irresponsabili che minacciano seriamente la sicurezza dei nostri bambini, adolescenti e animali da compagnia che tranquillamente godono del parco aperto al pubblico». Lei ha pubblicato anche una foto delle gare di motorini. «Sì, certo per far capire a chi trasgredisce che possiamo identificarli e l'ho anche detto chiaramente, gli eccessi di velocità in motorino registrati nel perimetro del Parco della Gentilezza, non saranno più tollerati». Un'ammonizione pubblica. «Un avvertimento, poi passeremo alle multe». Non avete pensato ad una vigilanza notturna? «Il parco è già vigilato dalle 23 fino alle 3 di notte, ma evidentemente non basta. Ho incontrato i residenti per trovare soluzioni condivise». Cosa avete deciso? «Abbiamo eliminato l'opzione di installare dei dissuasori il sobbalzo dei veicoli sopra gli stessi avrebbe disturbato la quiete notturna. Non posso tollerare che la spensieratezza di alcuni metta a repentaglio la vita e l'incolumità di tutti, seguiranno altre azioni sicuramente».
Gli schiamazzi si registrano anche all'interno del parco dove ci sono le giostrine libere e un campo di calcio, eppure c'è un divieto per l'utilizzo. «Sì, il campetto multisport non è utilizzabile oltre le ore 22:30. Purtroppo sono tanti i giovani che trasgrediscono l'ordinanza sindacale. Il mio invito è quello di adottare seriamente un comportamento più responsabile e rispettoso. Il Parco della Gentilezza è uno spazio condiviso, un luogo di serenità e svago per la nostra comunità. Non possiamo permettere che ne siano minati il valore e la bellezza». Ha già identificato qualche abitudinario notturno? «Non ancora ma posso dire con certezza che chiunque violi le regole e metta a repentaglio la sicurezza altrui sarà severamente punito. La legge si applica a tutti, senza eccezioni». Il suo avvertimento formale ha trovato il consenso dei residenti di Con.San che però lamentavano anche la presenza di monopattini e bici elettriche tra i vialetti del parco giochi. «Sì, infatti, ma su questo siamo già intervenuti con le multe. Tutti coloro che hanno fatto accesso con mezzi elettrici sono stati identificati anche attraverso le telecamere di video sorveglianza». Lei ha inaugurato il Parco della Gentilezza assieme al sindaco Gaetano Manfredi, da qualche mese è il cuore pulsante delle attività sportive e culturali della sua cittadina. È delusa per l'investimento fatto? «Affatto, si tratta di un progetto che la comunità di Sant'Antonio Abate inseguiva da oltre vent'anni e che abbiamo realizzato in tre anni di intenso lavoro, grazie anche al contributo decisivo di Città Metropolitana. È il cuore verde di Sant'Antonio Abate, pensato e realizzato per i nostri ragazzi che di giorno lo vivono proprio come avevamo pensato». Lo sa che da sindaco gentile ora qualcuno potrebbe definirla anche sindaco sceriffo? «Non voglio essere uno sceriffo, anzi l'obiettivo è semplicemente quello di diffondere messaggi di gentilezza. Con le associazioni del territorio stiamo cercando di rendere a misura di famiglie e bambini il Parco della Gentilezza, grazie ad una serie di iniziative volte alla diffusione delle regole del buon vivere civile da cui è nato il nostro parco per ispirare i fruitori ad intraprendere la strada giusta da percorrere. Partendo dall'educazione civica e stradale. Allo stesso modo in cui i segnali stradali ci indicano stop, zone di pericolo, incroci, precedenze, abbiamo segnali nella vita che ci possono fare cambiare direzione e prendere scelte buone per il nostro futuro. Questo vale per i bambini come anche per gli adulti».
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