mercoledì 19 novembre 2025

Cene, mascotte, comizi a domicilio la fantasia per battere l'astensione

di Alessio Gemma - La Repubblica Napoli

Napoli - Un volantino da supermercato. La videocamera si muove seguendo la voce fuori capo: chele di granchio, polpo verace, filetto di sarago, tutto questo da Surgelati Mr. Pinguì". Poi a sorpresa spunta il classico santino, logo di Fratelli d'Italia: "E a capo di tutto ci sta lui: in prima linea, sempre al tuo fianco, Marco Nonno, come il pesce spada di Sasà. Votiamolo". Le fritture erano già entrate di diritto nella politica campana. Ma qui siamo alla paranza contro il pesce spada. Bestiario politico a parte, a questo giro il marketing elettorale si è sbizzarrito. Evoluzione dei tempi social? Adeguamento forzato piuttosto: Meta ha bloccato a ottobre la possibilità di sponsorizzare i contenuti. Che voleva dire investire soldi per moltiplicare like e visualizzazioni sui social. Niente da fare, direttiva dall'alto. Con campagna elettorale alle porte. Complice la buriana annunciata della fuga dalle urne, è scattato l'allarme: che fare? Per reazione è come se si fosse rientrati nella realtà: ma caricandola. Eccome. E allora scorrendo a ritroso reel, foto, ricordi, trovi di tutto: mascotte, van personalizzati, comizi a domicilio, in barca o sull'altare, tormentoni, scaramanzie varie. Effetto iperreale, basato su un precetto al contrario: indurre in tentazione l'elettore. Massimiliano Manfredi, candidato del Pd, apre la sua vetrinetta: "Questa è la mia collezione di Funko pop di Star Trek, speriamo che la forza sia con noi". Era ottobre, molto prima dei cappellini rossi con la scritta Make Naples Great Again indossati da Gennaro Sangiuliano, capolista di Fratelli d'Italia. L'ex ministro della Cultura ha rivelato in un incontro elettorale che Eike Schmidt, il direttore di Capodimonte, preferiva Chicago e per convincerlo gli avrebbe detto: "A Napoli trovi gli spaghetti con le vongole, in America no".

 

A proposito di prelibatezze, capitolo a parte. Lucia Fortini, candidata di "A testa alta", ha invitato tutti a una cena di sostegno, con "degustazione vini e cucina, contributo minimo 250 euro". Dimmi dove mangi e ti dico di che partito sei: Martina Lago, con i maggiorenti di Forza Italia, ai tavoli di Crazy pizza, il locale di Briatore sul lungomare; Maria Rosaria Boccia invece ha detto sì a Stefano Bandecchi davanti al forno de "La Figlia del presidente" tra i vicoli dei Decumani; Armando Cesaro per Casa riformista da Nennella a Chiaia. Ai caselli autostradali dell'A3 i volantini per i berlusconiani si distribuiscono come "i biscotti di Castellammare". I santini? Evergreen ma con le varianti: Raffaele Pisacane di Fdi col camice bianco e stetoscopio al collo. Sul manifesto vince lui: Antonio Demitry, lista Avanti, indice puntato come Zio Sam: "Una sola persona può cambiare il futuro. Tu! ". Tipo I want you. Massimo Pelliccia, candidato Fi, ha preso a prestito l'hit: "Non è politica, è anema e core". Occhio alle performance: Dante Santoro della Lega si è inventato i comizi a domicilio, il suo collega salviniano Severino Nappi lo becchi col microfono su un tv privata che fa lui le interviste sulla Circumvesuviana. Titolo della trasmissione: "Senza filtri". Palapartenope gremito per Bruna Fiola del Pd, con i cantanti Rosario Miraggio, il rap di Mr. Hyde e le tammorre. Riti apotropaici immancabili: Giovanni Zannini, ex deluchiano in Fi, stringe un ferro di cavallo, chiude gli occhi e si fa cospargere di sale. C'è chi punta più in alto: almeno tre preti avvistati al fianco di candidati tra Acerra, Marcianise e Casoria. È la prima delle Regionali su tiktok: 20 per cento degli oltre 900 candidati sul social. Pasquale Di Fenza, altro ex deluchiano in Fi, ha arruolato Rita De Crescenzo, quella delle gite trash a Roccaraso. Più dei manifesti si vedono i bus e i camion con i cartelloni giganti: le cosiddette "vele". Angelo Pisani, lista Cirielli, si è fatto personalizzare un van nero col suo nome. Chilometraggio alto per Roberto Fico, candidato presidente del centrosinistra: una novantina di tappe totalizzate. Da Cannalonga con la fiera della Frecagnola, passando per Montella fino a Morra De Sanctis, 1085 abitanti. La strategia social di Edmondo Cirielli, aspirante governatore del centrodestra, ha pagato di più. Ecco i dati elaborati dalla società Arcadia in un mese: su Instagram, 77 post per Cirielli, 53.550 interazioni, 3165 nuovi follower; 59 post di Fico, 19145 interazioni, 1941 nuovi follower. Su tiktok lieve rivincita di Fico. Il format di Cirielli? Foto di mattina "motivazionale", post a ora di pranzo e di sera video emotional. Costo medio per una campagna di questo tipo: 40 mila euro. Fico è andato low budget, giurano dallo staff. Persino il quartier generale di via Galileo Ferraris: offerto gratis da Gennaro Coppola, produttore tv, finito nella lista 5 Stelle. In passato una collaborazione con Sergio De Gregorio, quello di "Italiani nel mondo" e dei soldi ricevuti da Berlusconi. L'avesse scoperto la destra, altra polemica tipo la barca di Fico. Gli sarà rimasta sul gozzo.

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