Una parte significativa dei giovani si sente non ascoltata dalla politica, portando a un disinteresse che si traduce in assenza dalle urne. L'astensionismo è considerato il "vero nemico" del cambiamento, poiché finisce per penalizzare chi propone un'alternativa e favorire lo status quo. La bassa affluenza rischia di delegittimare il risultato elettorale, affidando la guida della Regione a una minoranza attiva di votanti. Per contrastare questa tendenza, diverse voci sottolineano l'importanza di un voto d'opinione e di attivismo, che coinvolga la società civile organizzata, le associazioni e i comitati giovanili, per ripristinare la democrazia partecipativa e far sentire la voce di chi si è allontanato dalle urne. In definitiva, la sfida principale di queste elezioni regionali non è solo chi vincerà tra i candidati, ma quanti Campani decideranno di esercitare il loro diritto di voto, dimostrando che il cambiamento è possibile e necessario attraverso la partecipazione democratica.
domenica 23 novembre 2025
Elezioni regionali in Campania: l’astensionismo, il vero avversario delle urne
L'ombra dell'astensionismo si profila come il "convitato di pietra" delle elezioni regionali in Campania, un fenomeno che, purtroppo, non rappresenta una novità nel panorama politico italiano, ma che in questa tornata elettorale sembra pesare in modo particolarmente significativo. Con le urne aperte il 23 e 24 novembre, l'affluenza alle ore 12 ha già mostrato un calo rispetto alle precedenti elezioni regionali del 2020, confermando le preoccupazioni degli analisti e dei partiti politici. Le elezioni del 2020 avevano visto un'affluenza definitiva del 55,53%, un dato in leggero aumento rispetto al 51,93% del 2015. Tuttavia, i dati parziali attuali indicano una tendenza al ribasso, che potrebbe portare a un nuovo record negativo. Questo calo è un indicatore lampante della crescente distanza tra i cittadini e la politica, un disimpegno che attraversa tutte le fasce d'età ma che è particolarmente evidente tra i giovani, che spesso guardano alla politica con disinteresse. Le ragioni dietro l'astensionismo in Campania sono molteplici e complesse. Molti elettori esprimono una generale sfiducia nei confronti della classe politica, percepita come incapace di risolvere i problemi reali del territorio, come la sanità, il lavoro e i trasporti. La campagna elettorale si concentra spesso sulle figure dei leader piuttosto che sulle proposte programmatiche, trasformando il dibattito in una "narrazione" che non coinvolge l'elettorato sulle questioni concrete. La sensazione che le diverse opzioni politiche non offrano un reale cambiamento contribuisce al senso di inutilità del voto.
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