Vico Equense - Il presidio domenicale davanti all'ospedale "De Luca e Rossano" non è solo una manifestazione di dissenso locale, ma l'emblema di una battaglia politica più ampia che infiamma la penisola sorrentina: il diritto all'assistenza sanitaria di base. Da oltre cinque anni, la chiusura del pronto soccorso rappresenta una ferita aperta per i cittadini, che si sentono abbandonati dalle istituzioni regionali, nonostante il territorio sia stato ufficialmente riconosciuto come "zona disagiata". Il Comitato per la Tutela dei Diritti dei Cittadini guida la mobilitazione, riprendendo con forza i sit-in settimanali per chiedere la riapertura di un servizio essenziale, la cui assenza mette a rischio la vita dei residenti e dei numerosi turisti che affollano la zona. La protesta ha assunto una connotazione marcatamente politica, puntando il dito contro le scelte della Regione Campania. I manifestanti e alcuni esponenti politici, come l'onorevole Francesco Emilio Borrelli, criticano aspramente la mancanza di volontà politica nel ripristinare il servizio di emergenza, nonostante le evidenti necessità del territorio. Viene sottolineato come la sanità pubblica nella zona sia ormai nel caos, con i presidi ospedalieri di Sorrento e Castellammare di Stabia che rimangono gli unici punti di riferimento, spesso insufficienti a gestire l'afflusso di pazienti, soprattutto durante i periodi di alta stagione turistica.
La contraddizione principale su cui verte la polemica è l'ufficialità dello status di "zona disagiata" per Vico Equense, a cui non ha fatto seguito l'adeguamento delle infrastrutture sanitarie. La popolazione locale percepisce questa situazione come un'ingiustizia e un segnale di disinteresse da parte delle autorità centrali. La presenza di consiglieri regionali e deputati che, a detta dei manifestanti, non riescono a ottenere un cambio di rotta da Napoli, alimenta ulteriormente il malcontento e la sfiducia. Mentre il comitato annuncia che la mobilitazione non si fermerà, la questione ospedaliera si inserisce a pieno titolo nel dibattito politico locale e regionale. La sanità pubblica si conferma terreno di scontro ideologico, dove le promesse di efficienza e le denunce di carenze strutturali si intrecciano. La battaglia di Vico Equense per il suo ospedale è, in sintesi, la lotta di una comunità che rivendica il proprio diritto fondamentale alla salute, chiedendo risposte concrete e immediate alla politica campana.

Nessun commento:
Posta un commento