venerdì 21 novembre 2025

"La cultura e l'arte vivono a Vico anche per te amale!"

Vico Equense - I lavori di restyling per il poggio di via Monsignor Natale, villetta Palmizio, sono quasi terminati. Quella piazzetta, oltre ad essere stata oggetto di polemiche, è uno spazio di grande valore storico e sociale. Le sue ringhiere risalgono al 1931, e sono state tolte per essere restaurate. A breve saranno rimesse, poiché rappresentano una parte della memoria e dell’identità del paese. Ma in quella piazzetta c’era anche altro, che è stato cancellato per fare posto a qualcosa di nuovo. Non si trattava di un'opera d'arte monumentale o di un reperto archeologico, ma di una semplice eppure profonda targa in maioliche, che recitava: "La cultura e l'arte vivono a Vico anche per te amale!". Questa frase, voluta dall'ex sindaco Tommaso de' Gennaro, non era solo un monito o un invito, ma una vera e propria dichiarazione d'intenti che mirava a risvegliare il senso di appartenenza e la cura per il patrimonio culturale e artistico della città in ogni cittadino e visitatore. La scelta della maiolica, un materiale che affonda le radici nella tradizione artigianale campana e sorrentina, non fu casuale. Evocava un legame profondo con il territorio, con le sue cromie e con la storia locale. La targa stessa diventava quindi un pezzo di quell'arte e di quella cultura che esortava ad amare. “Dopo quasi 40 anni che questa scritta fu posta li – si legge in un post sui social di Giorgia de’ Gennaro -, ancora oggi nei ricordi di molti mi viene raccontato con emozione e nostalgia la cura del bello che animava mio padre anche attraverso il decoro del paese con queste semplici e dolci maioliche. Ebbene questa di certo è una storia che io non dimentico e che la rimozione compiuta per il new look, non potrà cancellare dai ricordi di chi l’ha conosciuta. Ma il ricordo tenderà a scomparire, mi auguro o meglio auguro a chi non ne potrà godere, sarà per qualcosa di ancora più bello e capace di indentificare un luogo e rispettarne l’identità” conclude Giorgia de’ Gennaro. Tommaso de' Gennaro, nel suo ruolo di primo cittadino, ha voluto lasciare un segno tangibile di una visione politica che poneva la cultura e l'identità locale al centro dello sviluppo della comunità. La targa rappresentava la volontà di unire l'amministrazione pubblica e il singolo individuo in un patto di cura reciproca: la città offre la sua bellezza e la sua storia, e in cambio chiede amore e rispetto.

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