Vico Equense - Con una popolazione che si attesta poco sopra i 21.000 residenti, la città di Vico Equense si trova a fronteggiare una sfida finanziaria non indifferente: recuperare 1 milione e 290 mila euro di Tassa sui Rifiuti (TARI) non versata. I dati ufficiali indicano la presenza di 1.202 posizioni aperte per il recupero crediti, un numero che accende un faro sulla questione dell'evasione fiscale locale. L'ammontare di quasi 1,3 milioni di euro rappresenta una somma significativa per le casse di un comune di queste dimensioni. In un bilancio comunale che deve garantire servizi essenziali come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, la manutenzione delle infrastrutture e l'assistenza sociale, ogni euro non incassato crea un buco finanziario che deve essere coperto. La rilevanza della cifra non è solo economica, ma anche sociale: la mancata entrata da parte dei morosi grava, di fatto, sulle spalle dei cittadini onesti e delle attività commerciali che pagano regolarmente la tassa. La legge italiana prevede che il costo totale del servizio di gestione dei rifiuti sia coperto interamente dalla TARI; pertanto, se alcuni non pagano, la tariffa per gli altri rischia di aumentare per coprire il deficit. L'amministrazione comunale, nell'ottica di garantire un bilancio solido e scongiurare aumenti delle tariffe TARI per l'intera collettività, ha avviato le procedure per il recupero coattivo delle somme dovute. L'identificazione di 1.202 posizioni aperte dimostra un'azione mirata da parte degli uffici tributari.

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