mercoledì 26 febbraio 2014
Allarme amianto in Costiera
Penisola sorrentina - Il dossier messo a punto dal Wwf della penisola sorrentina ha portato alla luce nuovamente il caso degli sversamenti
abusivi di amianto nelle oasi verdi della penisola sorrentina. A Sorrento cumulo di Eternit a via Campitiello. Appena pochi giorni fa altri rinvenimenti di decine di lastre di eternit abbandonate ai margini della via Raffaele Bosco in località Ticciano, a Vico Equense ed in località Casanocillo, a Piano di Sorrento, senza dimenticare la querelle legata al ritrovamento dello stesso materiale addirittura sul Monte Faito. Oltre alla pericolosità di questo materiale, esiste il problema, di chi abbandona questo genere (ma anche altro) di rifiuti nelle campagne infischiandosene della salute pubblica. Potremmo criticare all'infinito il servizio di igiene urbana ma se è proprio lo scarso senso civico che peggiora i nostri ambienti allora saranno sempre battaglie perse in partenza. “Il problema dell’Amianto è un problema serio – dichiara Claudio d’Esposito Presidente del WWF Penisola Sorrentina – anche se troppo spesso è preso sotto gamba dagli stessi cittadini, che sottovalutano l’enorme pericolo costituito dalle fibre di asbesto, capaci, se inalate, di causare gravi e mortali patologie. L’amianto è ovunque. È stato il materiale più usato per decenni e qualcuno, in tutta ignoranza, stenta ancora a credere che le sue invisibili fibre possano essere realmente letali!!! Molte persone non esitano a maneggiare tali materiali con disinvoltura e a disfarsene abbandonandoli al suolo, ai margini delle strade, nelle campagne, nei rivi e nei boschi, nella convinzione di essere più furbi degli altri. La verità è che i costi di smaltimento, tra pratiche, recupero e conferimento negli appositi siti, sono notevoli e anche per una sola tegola di amianto raggiungono migliaia di euro!!! Riteniamo sia auspicabile e razionale che le amministrazioni comunali e gli enti regionali preposti organizzino quanto prima un servizio pubblico di raccolta e smaltimento di piccole quantità di tali materiali. Tale iniziativa è già una realtà da molti anni in Lombardia e di recente anche in Sicilia dove la regione pagherà per la rimozione e bonifica dei siti contaminati con amianto. Di sicuro non si risolverà in toto il problema ma sarebbe un importante passo avanti, e tante persone non avrebbero più “l’alibi” per disperdere tale materiale nell’ambiente.”
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