L’opposizione aveva chiesto risposte alla giunta Cinque:
il Comune sblocca 5mila € per smaltire i natanti distrutti
Fonte: José Astarita da Metropolis
Vico Equense - Risolto il
mistero dei relitti lasciati
all’esterno del palazzo dello
sport di via Madonelle:
li ha depositati il Comune
di Vico Equense, in attesa
di smaltirli presso un apposito
sito di stoccaggio.
Le barche furono rimosse
su mandato dell’amministrazione
la scorsa estate al
borgo di Seiano. Un modo
come un altro per ripulire
il litorale mozzafiato di
Vico Equense e liberare gli
arenili da barche distrutte e
abbandonate all’aria aperta.
Il caso della discarica
all’esterno del palazzetto
dello sport giunge quindi a
conclusione dopo settimane
di infuocate polemiche e
attacchi all’operato dell’ente
municipale di via Filangieri
guidato dal sindaco
Gennaro Cinque.
I residenti della frazione
dove sorge il Pala Madonnelle
era insorta. E nella
sua battaglia ha potuto
contare sul decisivo apporto
del gruppo consiliare di
minoranza di «In Movimento
per Vico» che aveva
presentato una sfilza di interrogazioni
per la giunta.
«Di chi sono quelle barche?
Perché stanno li?», questi
alcuni dei quesiti che sono
stati rivolti direttamente
a sindaco e assessori. La
risposta? Non c’è stata in
consiglio comunale, ma è
arrivata da un documento.
Da una determina dirigenziale
pubblicata pochi giorni
fa sull’albo pretorio del
Comune di Vico Equense
dove vengono sbloccate le
risorse economiche per la
ditta che si dovrà occupare
di rimuovere le barche
dall’area esterna del centro
sportivo di via Madonnelle.
Insomma, una vicenda
lunga diversi mesi. Prima
della scorsa estate si era
provveduto alla pulizia del
molo di approdo di Marina
d’Equa e degli arenili circostanti
e di quelli di Marina
di Vico.
Questa operazione
ha richiesto lo sgombero
dalle spiagge dei natanti,
dalle reti e da altro materiale
abbandonato. Il Comune
di Vico Equense aveva anche
provveduto ad avvisare
i proprietari che, qualora
il materiale presente sugli
arenili e sui pontili non fosse
stato rimosso entro un
termine prefissato, avrebbe
provveduto direttamente
con addebito successivo
delle spese. Una volta rimosse,
le imbarcazioni erano
state sistemate nel piazzale
antistante la struttura
sportiva di via Madonnelle
in attesa di smaltimento. La
location e il protrarsi del
tempo ha portato la minoranza
a sbottare prima di
Natale. Un book fotografico
pubblicato sul profilo
del gruppo del social
network Facebook aveva
spinto l’ente locale di via
Filangieri a ripulire l’area
in questione. In attesa di
disporre l’eliminazione dei
natanti il Comune aveva
preso tempo.
Dopo aver constatato che
le barche non sono state rivendicate
da nessuno e lo
stato penoso in cui versano,
con somma urgenza, si
è deciso di individuare una
società che provvedesse
allo smaltimento definitivo.
Un’accelerata decisa che ha
portato l’ente municipale
di via Filangieri a chiamare
direttamente, come consentito
dalla legge, una società
che opera nel settore.
A «prendersi cura» dei natanti
sarà la ditta Sea. Costo
dell’operazione mille euro.
In pratica un niente tenendo
in considerazione il tourbillon
di voci e richieste di
chiarimenti che si stanno
susseguendo dal dicembre
scorso. La querelle che ha
visto protagoniste le barche
lasciate al Pala Madonnelle
ha fine. Uno slargo che finalmente
potrà essere destinato
ad altri fini da parte
della maggioranza.
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