lunedì 24 febbraio 2014

Relitti all’ingresso del Palasport? Li ha lasciati...l’amministrazione

L’opposizione aveva chiesto risposte alla giunta Cinque: il Comune sblocca 5mila € per smaltire i natanti distrutti 

Fonte: José Astarita da Metropolis 

Vico Equense - Risolto il mistero dei relitti lasciati all’esterno del palazzo dello sport di via Madonelle: li ha depositati il Comune di Vico Equense, in attesa di smaltirli presso un apposito sito di stoccaggio. Le barche furono rimosse su mandato dell’amministrazione la scorsa estate al borgo di Seiano. Un modo come un altro per ripulire il litorale mozzafiato di Vico Equense e liberare gli arenili da barche distrutte e abbandonate all’aria aperta. Il caso della discarica all’esterno del palazzetto dello sport giunge quindi a conclusione dopo settimane di infuocate polemiche e attacchi all’operato dell’ente municipale di via Filangieri guidato dal sindaco Gennaro Cinque. I residenti della frazione dove sorge il Pala Madonnelle era insorta. E nella sua battaglia ha potuto contare sul decisivo apporto del gruppo consiliare di minoranza di «In Movimento per Vico» che aveva presentato una sfilza di interrogazioni per la giunta. «Di chi sono quelle barche? Perché stanno li?», questi alcuni dei quesiti che sono stati rivolti direttamente a sindaco e assessori. La risposta? Non c’è stata in consiglio comunale, ma è arrivata da un documento. Da una determina dirigenziale pubblicata pochi giorni fa sull’albo pretorio del Comune di Vico Equense dove vengono sbloccate le risorse economiche per la ditta che si dovrà occupare di rimuovere le barche dall’area esterna del centro sportivo di via Madonnelle. Insomma, una vicenda lunga diversi mesi. Prima della scorsa estate si era provveduto alla pulizia del molo di approdo di Marina d’Equa e degli arenili circostanti e di quelli di Marina di Vico.
 
Questa operazione ha richiesto lo sgombero dalle spiagge dei natanti, dalle reti e da altro materiale abbandonato. Il Comune di Vico Equense aveva anche provveduto ad avvisare i proprietari che, qualora il materiale presente sugli arenili e sui pontili non fosse stato rimosso entro un termine prefissato, avrebbe provveduto direttamente con addebito successivo delle spese. Una volta rimosse, le imbarcazioni erano state sistemate nel piazzale antistante la struttura sportiva di via Madonnelle in attesa di smaltimento. La location e il protrarsi del tempo ha portato la minoranza a sbottare prima di Natale. Un book fotografico pubblicato sul profilo del gruppo del social network Facebook aveva spinto l’ente locale di via Filangieri a ripulire l’area in questione. In attesa di disporre l’eliminazione dei natanti il Comune aveva preso tempo. Dopo aver constatato che le barche non sono state rivendicate da nessuno e lo stato penoso in cui versano, con somma urgenza, si è deciso di individuare una società che provvedesse allo smaltimento definitivo. Un’accelerata decisa che ha portato l’ente municipale di via Filangieri a chiamare direttamente, come consentito dalla legge, una società che opera nel settore. A «prendersi cura» dei natanti sarà la ditta Sea. Costo dell’operazione mille euro. In pratica un niente tenendo in considerazione il tourbillon di voci e richieste di chiarimenti che si stanno susseguendo dal dicembre scorso. La querelle che ha visto protagoniste le barche lasciate al Pala Madonnelle ha fine. Uno slargo che finalmente potrà essere destinato ad altri fini da parte della maggioranza.

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