Foto di Franco Romano |
Sorrento - La costiera rimane fedele alle sue tradizioni in vista della festa religiosa del suo santo patrono, quella del 14 febbraio. Infatti, la celebrazione principale di Sant’Antonino, festeggiato anche nella prima domenica di maggio, nel solco di una secolare ritualità, è già iniziata il 5 febbraio, quando a mezzogiorno il “campanone” della basilica ha suonato a distesa l’inizio dei festeggiamenti, con i vespri serali e l'omelia del rettore della basilica del Gesù vecchio di Napoli, Alfonso Punzo. Il suono del “campanone”, per i sorrentini, ha un valore particolare: apre il cuore ad una svolta perché fa ritenere che l’inverno è ormai al termine e si va verso la nuova stagione turistica. Così, coltivando questi pensieri, i fedeli di Sorrento e degli altri comuni della costiera si recheranno venerdì in visita al santo e la sua basilica sarà ancora una volta, il 14 febbraio, il punto di riferimento per tutta la comunità della penisola sorrentina. Giovedì, nella vigilia della festa, sarà esposta nelle prime ore del mattino la statua d’argento del santo sull’altare maggiore della basilica. E alle 9.30, sull’altare del succorpo o cripta, dove il santo fu sepolto e sono custodite le sue reliquie, sarà celebrata una messa con la tradizionale esposizione del Santissimo Sacramento per ricordare che Sant’Antonino era venerato anche per l’espulsione del demonio dal corpo di quanti ne erano impossessati.
Alle 11.30 la statua sarà portata in processione nella piazza antistante la basilica e nel pomeriggio alle ore 18 ci sarà la celebrazione dei vespri solenni, officiati dall’arcivescovo, monsignor Francesco Alfano, con il capitolo della Cattedrale, alla presenza del sindaco Giuseppe Cuomo e della giunta: tutti ad ascoltare il panegirico del santo che ogni anno segna la conclusione della novena. Venerdì, nel giorno della festa, alle 9 la processione con la statua d’argento, portata a spalle dagli uomini di mare di Marina Piccola, in visita alla Cattedrale dove ad attenderla ci saranno l’arcivescovo con il Capitolo della Cattedrale, le confraternite, autorità civili e militari. Dopo gli onori religiosi, la statua, in processione solenne, sarà riportata nella basilica dove l’arcivescovo celebrerà l’eucarestia. Anche quest’anno la festa sarà caratterizzata dall’iniziativa voluta dal rettore della basilica, don Luigi Di Prisco: l’esecuzione assoluta del nuovo inno a Sant’Antonino, composto dal poeta Salvatore Cangiani con musica di don Angelo Castellano. L’inno sarà eseguito dal Coro dei Pueri et Juvenes Cantores della Cattedrale e dal coro di recente formazione della basilica di Sant’Antonino. Il nuovo inno ripercorre l’ultrasecolare presenza del patrono di Sorrento nella vita della città attraverso i suoi miracoli, immortalati negli affreschi della basilica che, grazie a un magistrale lavoro di restauro tutt’ora in corso, stanno tornando al loro antico splendore.
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