Paino di Sorrento - Tutto è avvenuto lì, quasi 50 giorni fa. A Torre Suda, frazione costiera di Racale, comune in
provincia di Lecce, nella calda e soleggiata mattina del 30 agosto. È da lì che un’auto è partita
velocemente, sgommando, portando via il piccolo Ethan alla sua mamma Claudia Ciampa. Alla
guida il padre, l’ex compagno statunitense di Claudia, Eric Howard Nichols, che si è diretto verso
una località ancora oggi segreta, probabilmente americana. Dopo quasi 50 giorni, mentre
proseguono le indagini per sottrazione internazionale di minore che vedono coinvolte anche Interpol
e Farnesina, stavolta è la comunità di Racale che vuole far sentire la sua vicinanza a mamma
Claudia e accendere i riflettori su un tema di cui si parla troppo poco. «Ethan, a soli 6 mesi, è il
bimbo più piccolo che sia mai stato sottratto alla madre ma non va dimenticato che ogni anno
vengono sottratti ai genitori italiani 400 bambini» ripete spesso l’avvocato Gian Ettore Gassani,
presidente dell’Ami, Associazione Avvocati Matrimonialisti Italiani e difensore di Claudia.
Così, domenica 20 ottobre, dalle ore 16.15, venti artisti si ritroveranno nel Giardino Costiero di
Torre Suda, frazione costiera di Racale, per allestire “La passeggiata artistica del ritorno e del
perdono” organizzata da amici e familiari della mamma con il patrocinio dell’amministrazione
comunale e del sindaco Antonio Salsetti. Attori, musicisti, performer, poeti si alterneranno lungo un
percorso che prevede 8 momenti di riflessione sul tema della sottrazione internazionale dei bambini
tramite canzoni, poesie ed esibizioni che successivamente lasceranno spazio alla testimonianza di
Claudia Ciampa. Successivamente partirà una fiaccolata, che terminerà in località “Lo Scalo”, dalla
forte valenza simbolica. «Sarà per me un momento molto emozionante - racconta Claudia - visto
che torno a Torre Suda per la prima volta dopo che Ethan mi è stato sottratto proprio lì. Inoltre quel
luogo, per me, è il posto del cuore, è il posto della mia infanzia e delle mie radici, dove la mia
famiglia è radicata da oltre 50 anni. Là sono cresciuta io, là ho sempre portato i miei figli e là avevo
portato Ethan a fare i suoi primi bagnetti a mare.
Purtroppo, il padre mi ha impedito di continuare
questa tradizione di famiglia che per me è sempre stata un rito. Colgo l’occasione di ringraziare
tutta la comunità che mi sarà vicino domenica, l’amministrazione comunale e tutti gli organizzatori
che hanno lavorato da settimane con grande impegno per la migliore riuscita dell’evento, a partire
da mia sorella Ilaria Ciampa, mio nipote Emanuele Balsamo e i miei amici Antonella e Alessandro
Santantonio». Lo slogan scelto come motto della manifestazione è “Possiamo sbagliare. Dobbiamo
rimediare. Sappiamo perdonare”. Tre concetti che invitano alla conciliazione, all’evitare guerre,
all’abbassamento dei toni e alla ricomposizione dei dissidi nell’ottica del bene supremo per il
piccolo Ethan che ormai, ad 8 mesi, deve poter tornare al più presto dalla sua mamma, da cui è stato
già allontanato da quasi 2 mesi, in maniera brusca, in piena fase di allattamento. «Abbiamo voluto
allestire un evento dai toni delicati, senza atti di accusa, ma che piuttosto invita al ritorno, al tornare
sui propri passi, da qualsiasi punto di vista. Crediamo fortemente che in una situazione già così
drammatica non siano necessarie altre ferite e altre lacerazioni rispetto a quelle che questo gesto
sconsiderato ha già inferto alla mamma e al neonato. Siamo molto contenti che tanti altri artisti
abbiano sposato la nostra causa, per invogliare alla riflessione su un argomento di cui non si parla
abbastanza: insieme saremo una sola voce» concludono gli organizzatori.
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