domenica 27 ottobre 2024

Sorrento. Prova a sedare rissa, 18enne pestato I genitori: l'hanno quasi ammazzato

di Massimiliano D'Esposito - Il Mattino 

Sorrento - Uno sguardo di troppo e scatta il pestaggio. Stavolta il branco non è entrato in azione in una periferia degradata ma nel cuore di una Sorrento ancora invasa dai turisti. E i protagonisti sono tutti del posto, sia la vittima che gli aggressori, anche se questi ultimi sono ancora in fase di identificazione. Sulle loro tracce ci sono i carabinieri ai quali i familiari del ragazzo finito in ospedale hanno sporto denuncia. I fatti risalgono ad alcuni giorni fa. È una tranquilla serata di ottobre quando due giovani sorseggiano un drink seduti ai tavolini di un bar di via degli Aranci. Poco più in là un gruppo di coetanei. Tra loro anche la ex fidanzata di uno dei primi due. Scappa qualche occhiata che viene intercettata. Si innesca uno scambio di battute e minacce. Nessuno arretra e scoppia il parapiglia. La bilancia pende verso la comitiva più numerosa. La vittima predestinata dovrebbe essere l'ex fidanzato della ragazza contesa. Ma interviene l'amico che si frappone tra lui e gli altri sperando di evitare la rissa. È solo un'illusione. Nel giro di pochi istanti si trova ad essere il bersaglio di una gragnola di pugni e calci. Un'aggressione senza pietà. Solo quando è sanguinante a terra il branco si allontana. Il malcapitato viene soccorso e trasportato al vicino presidio sanitario di Sorrento.

 

Ma le sue condizioni sono considerate gravi dai medici tanto che si dispone dell'immediato trasferimento all'Ospedale del Mare di Napoli. Ha un'emorragia oculare a causa della quale rischiare di perdere un occhio, una frattura mandibolare, fratture allo zigomo, escoriazioni e lesioni varie. Deve essere sottoposto ad un intervento maxillofacciale. Tra l'altro il 18enne è anche un soggetto fragile. I genitori temono per le ricadute a livello psichico. «Oltre ai traumi provocati dal pestaggio che sono ben visibili, ci sono quelli interni, dell'inconscio, che potrebbero manifestarsi anche in un secondo momento - spiega la mamma del ragazzo -. Non sappiamo spiegarci come in nove o dieci si siano potuti scagliare con tale ferocia nei confronti di un proprio coetaneo lasciandolo mezzo morto a terra». I familiari del giovane hanno sporto denuncia ai carabinieri di Sorrento e le indagini sono in corso per risalire agli autori del pestaggio. I militari del maggiore Ivan Iannucci stanno acquisendo tutti gli elementi utili per arrivare all'identificazione dei componenti del branco.

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