Vico Equense - Sabato prossimo saranno 120 anni esatti dalla nascita di Antonio Asturi. Per l’occasione la famiglia ha donato al Museo intitolato al pittore in piazzale Giancarlo Siani a Vico Equense un ritratto in bronzo realizzato da Michele Attanasio negli anni '70. Sulla targa è scritto: “Laura Asturi, insieme ai figli Saverio e Marianna e al compianto marito Severino Orlando, donano questa scultura del papà Antonio Asturi al Museo a lui dedicato.” Pittore autodidatta, si è dedicato all’arte fin dalla prima infanzia, fu impegnato in numerosissime mostre, esponendo soprattutto a Roma, Milano, Trento e Napoli. Le serie difficoltà della famiglia non gli hanno mai consentito di frequentare scuole superiori, ma ha coltivato la sua passione per la pittura con ogni mezzo, utilizzando qualsiasi materiale per rappresentare quello che colpiva la sua vista. É stato il conte Girolamo Giusso, passeggiando per le stradine di Vico Equense, a notarlo mentre ritraeva con molta bravura gli scorci di paesaggio e a fornirgli la sua prima scatola di colori, aiutandolo nelle sue necessità. Il Museo Aperto Antonio Asturi (MAAAM) è stato inaugurato il 20 maggio 2016, all’interno della nuova Casa comunale, a trent’anni dalla morte del pittore. All’interno un’istallazione permanente di circa 40 opere dell’artista donate dagli eredi Gregorio e Anna Asturi. Il Museo si sviluppa secondo le tematiche più care ad Asturi: dai paesaggi vicani, alle marine, le maternità e le famose carrozzelle. Il ricordo dei suoi viaggi è impresso nelle opere del periodo francese e spagnolo presenti nella collezione insieme alla tematica forse più cara al maestro: “le cose viste” in cui preferì usare pochi toni cromatici.
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