di Fiorangela d'Amora - Il Mattino
Vico Equense/Castellammare - Da otto anni la Funivia del Faito continua a macinare record. La stagione 2024 si chiude domani, portando in dote 107mila passeggeri che dal 30 marzo scorso hanno scelto di salire nella storica "panarella". In otto minuti da Castellammare a quota millecento metri, l'impianto di risalita - unico nel suo genere perché si affaccia sul Golfo di Napoli - ha incantato anche quest'anno centinaia di turisti che passano dal clima estivo al fresco della montagna. L'Eav, che gestisce la funivia, aveva già prorogato la fine della stagione di qualche settimana visto il clima mite e l'attenzione che anche in inverno riscuote «un costante afflusso di turisti - scrive la direzione dell'Ente Autonomo Volturno - sia nei giorni infrasettimanali che nel fine settimana» che fa della funivia un fiore all'occhiello del sistema di trasporto regionale. Da quando nel 2016 fu riaperta dopo quattro anni di inattività, l'attenzione verso il Faito e la funivia è stata sempre altissima. Una riscoperta che ha garantito collegamenti regolari e spesso anche prolungati fino a mezzanotte. Non si contano le sere durante le quali gli addetti hanno dovuto lavorare ben oltre l'orario di chiusura per garantire la discesa a Castellammare di tantissimi viaggiatori portati in cima. Un successo che quest'anno si è confermato e non soltanto nei canonici giorni di festa e di maggiore richiamo come la Pasqua e Ferragosto. Nelle torride serate estive salire con la suggestione delle luci della città e il buio del bosco sottostante è un fascino ulteriore che in molti hanno voluto vivere.
Così come nel mese di ottobre in tanti hanno approfittato della funivia per salire in montagna e raccogliere castagne tra i boschi. Nel 2012 la funivia chiuse i battenti rispecchiando il momento di crisi dell'intero Faito lentamente abbandonato da residenti e turisti, anche dopo la scomparsa della piccola Angela Celentano. Dopo quattro anni il nuovo inizio che segnò anche la rinascita della montagna che lentamente si sta ripopolando, grazie anche all'implementazione di una nuova illuminazione, del rifacimento delle strade, e delle attività di ristorazione che in questi anni hanno resistito anche al buio e alla crisi. L'impianto, ammodernato e regolarmente collaudato negli anni, risale al lontano 24 agosto del 1952, quando per la prima volta la "panarella" fece sognare stabiesi e non negli anni del boom economico. Ora per Castellammare gli occhi restano puntati sulle opere che Eav deve inaugurare, come la nuova stazione di Stabia Scavi «di prossima apertura» come annunciato dal presidente della commissione regionale trasporti Luca Cascone che ha aggiunto: «In accordo con la nuova amministrazione, entro fine 2024 convocheremo la conferenza di servizi per le nuove opere su Castellammare Centro». La stessa stazione dalla quale parte la funivia e dove la città vorrebbe realizzare un'ascensore che colleghi il centro con l'area collinare delle Nuove Terme.
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