Vico Equense - 508 mila euro dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza). Un nuovo regalo per il territorio di Vico Equense per un progetto relativo all’asse di finanziamento “Futura, la scuola di domani”, destinato all’immobile di Pietrapiano. Questa struttura negli anni è stata oggetto di polemiche e tensioni, un argomento che ha viaggiato sempre sul filo del rasoio. L’Amministrazione precedente, quella di Andrea Buonocore, inserì l’edificio, non utilizzato più a fini didattici, nel piano delle alienazioni comunali 2019-2021, prevedendone la vendita per poco meno di un milione di euro. L’iniziativa non piacque a molti residenti, e non solo a loro, i quali avviarono una raccolta di firme per chiedere al sindaco di fare un passo indietro. “Oggi apprendo – spiega il consigliere comunale del Pd, Giuseppe Alvino - con grande piacere sia il passo indietro dell'amministrazione circa la vendita dell'edificio di Pietrapiano che, soprattutto, la notizia del finanziamento per la realizzazione di un asilo nido; e in particolare sono felice di aver dato, già nel 2018, insieme al Pd di Vico Equense un piccolo contributo alla realizzazione di questo progetto. Quando nel 2018 – aggiunge Alvino - chiedevamo all'amministrazione di partecipare al bando regionale per la realizzazione di un asilo nido nell'edificio di Pietrapiano ci fu detto a varie riprese che questo tipo di strutture vanno realizzate al centro di Vico Equense, che l'edificio di Pietrapiano non era adatto e che doveva essere venduto: infatti fu cambiata la destinazione d’uso e inserito nel piano triennale delle alienazioni”. A schierarsi contro la vendita dell’immobile che per anni è stato adibito a scuola, poi in centro sociale/culturale per giovani e anziani, infine ad asilo nido, ci fu anche l’ex consigliere comunale dell’allora maggioranza, Marilisa Di Guida. “Sono felice – commenta - che oggi qualcun'altro ci ha visto quello che ci vedevo io e pochi altri. Un'opportunità per la frazione e l'intero territorio. Un servizio per le famiglie. Un asilo nido non è solo un luogo di crescita sano per i più piccoli, è anche conciliazione dei tempi famiglia/lavoro, è opportunità per le madri lavoratrici e padri lavoratori, è un alleggerimento per i nonni che quotidianamente si fanno in quatto per sopperire alla carenza di servizi a sostegno delle famiglie”.
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